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Root

Particolare del retablo dell'altare di Nostra Signora del Rosario nella chiesa parrocchiale di S. Martino a Root. Attribuito a Johannes Brandenberg, 1715 ca. (Denkmalpflege und Archäologie des Kantons Luzern; fotografia Ben Huggler).
Particolare del retablo dell'altare di Nostra Signora del Rosario nella chiesa parrocchiale di S. Martino a Root. Attribuito a Johannes Brandenberg, 1715 ca. (Denkmalpflege und Archäologie des Kantons Luzern; fotografia Ben Huggler). […]

Comune del canton Lucerna, circoscrizione elettorale Luzern-Land, aggregatosi nel 2025 con Honau. Oltre all'omonimo villaggio strada sulla riva destra della Reuss nella valle della Ron, il comune comprende una parte dell'insediamento industriale di Perlen. Prima attestazione: Rota (1236). Popolazione: ca. 140 abitanti nel 1456, ca. 330 nel 1695, ca. 1010 nel 1784, 646 nel 1798, 1044 nel 1850, 952 nel 1870, 1516 nel 1900, 2095 nel 1950, 3625 nel 2000, 4498 nel 2010, 5293 nel 2020.

Root: carta di situazione 2025 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2025 DSS.
Root: carta di situazione 2025 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2025 DSS.

Nel 1306 gli Asburgo erano titolari dell'alta giustizia del baliaggio di Root. Dopo la guerra di Sempach (1386) e con la cosiddetta pace ventennale (1394), Root fu separato dal baliaggio asburgico di Meienberg; subordinato a un balivo lucernese (1392), venne in seguito assegnato al baliaggio di Habsburg (dopo il 1406). Rimasto a fianco delle autorità durante la guerra dei contadini del 1653, Root ottenne un registro e un vessillo di baliaggio e privilegi doganali e fiscali, che però perse nel 1712, quando fu al centro di una nuova rivolta contadina. Il comune di Root, sorto nel 1798 dalla parrocchia omonima, dapprima integrato nel distretto di Lucerna (Distrikt durante l'Elvetica, Amt dal 1803; distretto Luzern-Land, 1913-1995), dal 2013 fa parte della circoscrizione elettorale Luzern-Land. Dierikon si separò da Root nel 1800, Gisikon e Honau nel 1814.

All'inizio del XIII secolo la chiesa di S. Martino passò probabilmente dai von Lenzburg ai discendenti di Otto von Staufen, conte palatino di Borgogna. Nel 1253 Alix di Borgogna e suo marito Hugues de Chalon lasciarono Root in legato all'abbazia cistercense di Hauterive; gli altri diritti a Root furono ereditati dai conti von Kyburg. Prima del 1306 il diritto di patronato passò, grazie a una eredità, agli Asburgo, che nel 1396 lo cedettero al capitolo di Zofingen; nel 1478 fu venduto al capitolo di Lucerna, che nel 1932 lasciò i diritti di collazione alla parrocchia. La prima chiesa parrocchiale con ossario, costruita attorno al 1425 e ristrutturata nel 1595-1596, si trovava dove in seguito sorse la casa parrocchiale in stile barocco. La nuova chiesa, eretta altrove tra il 1707 e il 1708, fu più volte risistemata e ampliata (1819-1822, 1886-1887 e XX secolo). Nel 1936 Unterperlen passò dalla parrocchia di Root a quella di Buchrain. Nel 1669 i parrocchiani istituirono una prebenda scolastica ecclesiastica e una scuola invernale. Dal 1836 Root fu sede, in alternanza con Meggen, della scuola secondaria del distretto di Lucerna e dal 1854 della valle della Ron; dal 1966 dispose di un centro scolastico secondario.

A Root veniva praticato l'avvicendamento delle colture (campicoltura); vi erano inoltre delle corti (Steckhöfe). Attorno al 1500 è attestata la viticoltura. I beni comuni furono suddivisi verso il 1576. In linea di massima, durante l'ancien régime i diritti d'uso erano organizzati sulla base del diritto personale; attorno al 1800 il pieno uso dei beni comuni era limitato a quattro famiglie (Arnet, Gunz, Petermann, Schiffmann). In virtù di contratti d'uso del 1590 e 1697, nel XVIII secolo si formò una comunità autonoma dei dimoranti. Dopo lunghi conflitti per la distribuzione dei beni, fino al XIX secolo inoltrato si impose il diritto reale (secondo cui il diritto d'uso era legato a una casa o a un fondo). La prima taverna nel villaggio è attestata nel 1423 (alberghi). Nel 1471 furono ammessi un mulino e una fucina (artigianato del metallo); dal XVII secolo a Root si trovava il più grande mulino della valle della Ron. Root aveva l'obbligo di manutenzione delle opere fluviali della Reuss, su cui era in funzione anche un traghetto. L'estrazione di arenaria, praticata probabilmente già nel XVI secolo, visse un periodo di fioritura nel XIX secolo (dal 1838 secolo dei tagliapietre, industria della pietra). Piccole fabbriche protoindustriali (protoindustrializzazione) lavoravano per mercanti-imprenditori di seta cittadini (Verlagssystem), determinando sin dall'ancien régime un effetto di agglomerazione (agglomerato urbano). L'ampliamento della strada cantonale (1849) e il collegamento alla ferrovia (1864) promossero l'artigianato e l'industria, e specialmente la Holzstoff- und Papier-Fabrik Perlen (carta) aperta nel 1872 nell'insediamento industriale di Perlen (colonie operaie); a Root si stabilirono inoltre temporaneamente una fabbrica di lastre di cemento, un calzaturificio (industria delle calzature), una centrale a gas e una fabbrica di lime (metallurgia e siderurgia). Già nel 1920 la struttura occupazionale era fortemente orientata verso l'industria e l'artigianato. Negli anni 1970 e dopo l'inaugurazione dell'A14 (1986) Root attirò attività artigianali e pendolari e si orientò progressivamente verso Zugo. Nel 2000 il 69% della popolazione attiva locale erano pendolari in uscita, quelli in entrata corrispondevano al 73% delle persone attive a Root. Nel 2005 il comune disponeva di un variegato settore artigianale e dei servizi: il 54% dei posti di lavoro era offerto dal secondario e il 42% dal terziario.

Riferimenti bibliografici

Completato dalla redazione

 

Scheda informativa
Prima/e menzione/i
1236: Rota
Classificazione
Entità politiche / Comune

Suggerimento di citazione

Waltraud Hörsch: "Root", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 06.05.2025(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/000628/2025-05-06/, consultato il 14.05.2025.