Veduta aerea di Altdorf. Incisione di L. Wagner, 1884 (Zentralbibliothek Zürich, Graphische Sammlung und Fotoarchiv).
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Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
Comune del canton Uri. Il villaggio è situato a sud del lago di Uri (lago dei Quattro Cantoni) e sulla riva orientale della piana della Reuss, lungo l'asse di transito del passo del San Gottardo. Su di un terrazzo collinare che domina la ripida zona forestale del Bannwald si trova l'insediamento sparso di Eggberge. Capoluogo cantonale, sede delle autorità e degli uffici cantonali, Altdorf è un antico borgo e, attualmente, il cuore industriale della piana della Reuss. Menzionato già nel XIII secolo (Alttorf nel 1223), in alcuni testi topografici e relazioni di viaggio del XVI-XIX secolo figura talvolta il toponimo Uri.
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
Boschi golenali e aree paludose limitavano il terreno che si prestava alle coltivazioni. Altdorf rimase al margine dei traffici fino a quando, nel tardo Medioevo, si svilupparono i trasporti sul San Gottardo. Un ago in bronzo e utensili in ferro, risalenti all'età del Bronzo e molto probabilmente al tardo periodo di La Tène, sono stati rinvenuti nel Bannwald, sopra il convento dei cappuccini. Alla popolazione galloromana si mescolò dal VII secolo una componente alemanna, attestata per la prima volta (670/680 ca.) dalla tomba di un cavaliere armato nella parrocchiale di S. Martino. Da allora prese il via un lungo processo di bonifica dei terreni paludosi che permise di aumentare progressivamente gli spazi disponibili alla coltivazione, inizialmente piccoli, sia nei pressi del villaggio sia sulla piana della Reuss.
Dal basso Medioevo all'Elvetica
Insediamento ed economia
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
Al più tardi nella seconda metà del XIII secolo le coltivazioni in pianura raggiunsero la riva della Reuss. Accanto al nucleo principale di Altdorf sono menzionate le frazioni di Utzingen (1277), Hartolfingen, Magigen e Untereien (1284). La colonizzazione di Eggberge potrebbe risalire già al XIV secolo, quando si sfruttavano intensamente soprattutto i terreni fertili del Matt a ovest e a sud di Altdorf, mentre gran parte delle terre poste sulle rive della Reuss era sfruttata come bene comune. Fino al XVII secolo conobbe una forte immigrazione, in particolare di Walser provenienti da Bosco/Gurin.
Nell'agricoltura dominava l'economia mista, basata sulla campicoltura e sull'allevamento. Nel tardo Medioevo l'allevamento bovino prevaleva su quello di piccoli capi di bestiame e sulla coltivazione di cereali; si praticava inoltre la coltivazione della vite, di alberi da frutto e noci, di canapa e verdura nonché la pesca. Probabilmente attorno al 1522 la comunità di Altdorf poté acquisire il diritto esclusivo d'uso di gran parte dei beni comuni che si trovavano nei pressi del villaggio. Il bosco demaniale (Bannwald) veniva utilizzato in forma collettiva, per il fabbisogno locale; il bando su alcune sue parti, applicato già nel XIV e poi, più severamente, nel XVII secolo, serviva a proteggere da cadute di sassi e valanghe.
Il villaggio si sviluppò a partire da due nuclei: la chiesa di S. Martino, edificata nell'alto Medioevo, attorno alla quale sorsero le case cappellaniche, vicinissime alla sala e alla torre Im Winterberg, probabilmente prima sede amministrativa del Fraumünster; poco più a est, lo spiazzo (Gebreite) che si suppone sia stato il luogo in cui originariamente si teneva il mercato, e che racchiudeva il tiglio del giudizio (menzionato per la prima volta nel 1257), il palazzo del Consiglio (menzionato nel 1407) e la piccola torre (Türmli). La strada che saliva dal porto di Flüelen e si biforcava, all'altezza del palazzo del Consiglio, nella Schmiedgasse (menzionata nel 1437) e nell'Hellgasse (menzionata nel 1508) conferì al villaggio la sua caratteristica struttura tripartita. Nel XVI-XVIII secolo famiglie di magistrati e di ufficiali mercenari si stabilirono fuori dal nucleo, sulle strade per Flüelen, Bürglen e Schattdorf. Il villaggio fu distrutto tre volte da grandi incendi (1400, 1693, 1799). Dopo quello del 1693 il comune fece allargare e correggere le strade, ma gli edifici furono quasi tutti ricostruiti in legno, talvolta con tetti in scandole appesantiti da pietre; fu solo in seguito all'incendio del 1799 che le autorità comunali imposero la ricostruzione in pietra e con tetti in coppi.
Il borgo prima dell'incendio del 1799, vignetta tratta da un certificato di apprendista del 1785. Acquaforte di Karl Alois Triner (Zentralbibliothek Zürich, Graphische Sammlung und Fotoarchiv).
Dal XIII secolo sono attestate ad Altdorf numerose attività manuali e artigiane; l'ordinamento delle professioni del 1553 cita 32 mestieri, ma resta ignota l'eventuale esistenza di un sistema corporativo sul modello cittadino. Costruito al più tardi all'inizio del XIV secolo, il canale (Dorfbach) forniva acqua per uso domestico e degli artigiani, azionava le ruote di mulini, segherie ecc., e serviva per l'eliminazione delle acque di scarico.
A partire da una data imprecisata, Altdorf fu un luogo pubblico di mercato, senza privilegi particolari rispetto agli altri villaggi urani. Nel XV secolo sono attestati fiere e mercati settimanali regolari, che rifornivano la regione di prodotti indigeni e importati. Il mercato era di notevole importanza anche perché fungeva da stazione commerciale intermedia per prodotti quali il vino, il bestiame, il formaggio, le granaglie e il sale, che venivano trasportati attraverso il San Gottardo; grazie a questa via di transito, a partire dal tardo Medioevo anche il trasporto su battelli (navigazione) e su bestie da soma (someggiatura) ebbe importanza crescente, così come, per alcune famiglie di ufficiali (imprenditori militari), il servizio mercenario all'estero.
Società comunale, vita ecclesiastica e culturale
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
Con la donazione del Pagellus Uroniae da parte di Ludovico il Germanico (853), gli abitanti di Altdorf divennero tributari della decima al Fraumünster di Zurigo. Una parte della popolazione possedeva terre proprie, altri vivevano in terre soggette a tributi a favore di conventi o di ecclesiastici. Nel XIII secolo sono documentate anche famiglie nobili che risiedevano ad Altdorf o vi avevano ministeriali e proprietà fondiarie (von Rapperswil, von Utzi(n)gen, d'Asuel, Schauensee, de la Tour e von Attinghausen); già nel XIII-XIV secolo, tuttavia, la maggior parte di queste famiglie non risulta più attestata a Uri. Ancora nel XIII secolo diversi diritti di proprietà fondiaria detenuti da nobili passarono a conventi (per esempio a Wettingen); i maiores e gli Ammann delle signorie fondiarie ecclesiastiche ricoprivano un ruolo di spicco sul piano economico e sociale. Il riscatto dei diritti fondiari ecclesiastici da parte del Paese di Uri (1359) e il passaggio dei diritti di decima dal Fraumünster ad Altdorf (1428) favorirono l'equiparazione di status fra i parrocchiani, giuridicamente avvantaggiati rispetto ai semplici dimoranti nel tardo Medioevo e agli inizi dell'età moderna. Nel corso del XVI e XVII secolo si sviluppò un gruppo sempre più chiuso di famiglie urane attive nel servizio mercenario e detentrici delle cariche pubbliche, che a partire dal XVII secolo furono praticamente tutte residenti ad Altdorf e dominarono la vita politica, economica e culturale del paese.
La testimonianza cristiana più antica è la prima parrocchiale di S. Martino (670/680 ca.). Assieme ad Altdorf, facevano parte della parrocchia Erstfeld, Attinghausen e tutte le località sul lago di Uri. Con la donazione dell'853, senza dubbio anche S. Martino – con benefici e diritti di decima – passò al Fraumünster; il diritto di patronato spettava alla badessa, che nel 1244 ottenne dal vescovo di Costanza la piena incorporazione. Oltre al beneficiario e al prete secolare (i cui nomi sono noti a partire dal 1225), già nel XIII secolo sono attestati anche vicari. Nel 1317 fu fondata la prebenda della Madonna o dei celebranti la prima messa. Nel 1428 la nomina del parroco passò dal Fraumünster ai parrocchiani, che nel 1525, con la rinuncia volontaria del Consiglio zurighese al diritto di collazione (rimasto all'abbazia), acquisirono di fatto il diritto di patronato. Grazie ad altre donazioni, nel periodo 1548-1785 furono istituite nove prebende familiari. Dalla parrocchia di Altdorf si separarono, dal 1387, nove parrocchie filiali.
La Riforma cattolica ebbe ad Altdorf un suo caposaldo, grazie all'influsso esercitato dal cardinale Carlo Borromeo; nel 1581 fu fondato il convento cappuccino (cappuccini), nel 1677 quello francescano della S. Croce superiore (francescani). La religiosità barocca favorì la nascita di numerose confraternite religiose; un gruppo mistico di devozione, creazione originale del luogo, fu nel XVII secolo la Vita devota Altorfensis o Devotio Michelina. Fra il 1542 e il 1731 otto nunzi papali e due ministri di Spagna elessero Altdorf a loro residenza. Nei confronti del clero, i parrocchiani manifestarono un atteggiamento di netta difesa delle prerogative dello Stato.
La prima chiesa (forse a navata unica) di S. Martino lasciò il posto nel IX/X secolo a un secondo edificio a tre navate, che a sua volta fu sostituito, probabilmente già nel XIV secolo, da una imponente costruzione gotica. All'inizio del XVII secolo l'edificio fu ristrutturato in stile rinascimentale e protobarocco; dopo l'incendio del 1799 la chiesa venne ricostruita in stile neoclassico. Altri edifici religiosi di Altdorf sono la cappella di S. Giacomo (1570), l'ossario (1596), la cappella Zwyer (1599), la cappella di S. Carlo alla S. Croce superiore (consacrata nel 1615 ca.); dopo la peste del 1629, venne costruita la cappella alla S. Croce inferiore e, nel 1657, quella del Monte degli Ulivi.
Già nel corso del XV secolo si formarono società e confraternite dal carattere simile a quello delle corporazioni, alcune delle quali avevano diramazioni anche in altri villaggi; in qualche caso, sono tuttora esistenti. Johannes Bürgler è il primo maestro di scuola di cui si ha menzione (1472); il primo regolamento scolastico è del 1579. La scuola di Altdorf, in cui si insegnava anche il latino, accoglieva allievi da tutto il cantone; organizzava tra l'altro spettacoli teatrali, fra cui (almeno fin dal 1512) il tradizionale Urner Spiel vom Tell. Dal 1697/1704 le ragazze potevano frequentare la scuola conventuale delle francescane. Il livello culturale delle famiglie politicamente dominanti dal XVI secolo in poi è ben esemplificata dalla residenza tardogotica della famiglia Jauch (con frontone a gradini, 1550 ca.) e dalla casa, riccamente arredata, Im Eselmätteli (XVII/XVIII secolo); espressione della cultura religiosa è il tesoro della chiesa di S. Martino, cui contribuirono con le loro opere diversi orafi di Altdorf.
Statuti comunali, istituzioni locali e vita politica
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
La comunità degli abitanti (comune) di Altdorf è attestata per la prima volta nel 1366, a proposito dell'approvazione di antichi diritti d'uso e di bando nel Bannwald; essa si rafforzò notevolmente grazie ai diritti ceduti dal Fraumünster (1428). Verbali e regolamenti, tramandati fin dal 1522, consentirono al cancelliere di Altdorf Johann Jakob Püntener di compilare il cosiddetto Dorfbüchlein (1684), da cui risulta che organo supremo di Altdorf era la comunità di villaggio, ossia l'assemblea degli abitanti (dimoranti esclusi), mentre il tribunale locale (poi municipio) era composto da un balivo del villaggio, un tesoriere, altri sei membri, un cancelliere e un usciere. Il buon funzionamento della comunità era assicurato da diversi funzionari, di cui il più importante era l'avogadro ecclesiastico.
L'ospizio dei forestieri, sorto grazie a una donazione del 1437, ricostruito dal comune nel 1551 ca. e dotato di una rendita perpetua destinata alla fornitura di cibo agli indigenti (1584), fungeva da ostello e casa di cura per infermi del luogo e soprattutto viandanti poveri e malati; nel 1636 Altdorf costruì un cronicario (lazzaretti), probabilmente presso la cappella di S. Giacomo. A partire almeno dal XVI secolo i vicini avevano diritto di bagno nelle terme di Moosbad. Quasi tutte le abitazioni attingevano l'acqua potabile da cinque fontane pubbliche, per lo più costruite nella seconda metà del XVI secolo; inoltre vi erano diverse condutture private. Sui beni comuni di Uri (giardini, pascoli chiusi, boschi da legname e boschi protetti dal taglio) Altdorf aveva diritti d'uso speciali; assieme ai comuni di Attinghausen e di Erstfeld, doveva amministrare l'alpeggio destinato alle mucche (Rinderhirte) sul passo della Surenen. A tutela dalle piene della Reuss e dello Schächen vennero creati consorzi di vigilanza sussidiati dal comune, che nominava i responsabili degli argini, mentre alla prevenzione degli incendi provvedeva un corpo di vedette, regolato da un nuovo statuto nel 1631; dopo il grande incendio del 1693 il comune allestì un osservatorio apposito presso il convento dei cappuccini.
Nel Paese di Uri, Altdorf costituiva una circoscrizione e mezza e disponeva pertanto di nove rappresentanti alla Dieta cantonale, composta di 60 membri. In quanto capoluogo, tuttavia, aveva un peso determinante negli organi esecutivi: fra il 1650 e il 1847 le cariche di Uri più importanti furono detenute, praticamente senza eccezioni, da famiglie altolocate di Altdorf. Da tale situazione scaturirono tensioni con la campagna, particolarmente acute prima e durante l'Elvetica; in quel periodo diversi esponenti della vecchia aristocrazia militare e commercianti agiati guardarono con interesse all'ideologia illuminista e simpatizzarono apertamente per la nuova Repubblica.
XIX e XX secolo
Economia e traffici
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
Se il miglioramento delle vie di comunicazione – carrozzabile (1830) e ferrovia del San Gottardo (1882), A2 Flüelen-Erstfeld (1973) – ridusse da un lato l'importanza di Altdorf come luogo di mercato e di tappa sull'asse del San Gottardo, favorì dall'altro lo sviluppo dell'industria.
L'area coltivabile aumentò con l'incanalamento della Reuss (1850-1863) e la bonifica della piana circostante (1919-1924). La foraggicoltura conobbe un'ulteriore espansione: nel 1906 fu creata una cooperativa zootecnica e nel 1919 una casearia; l'assicurazione sul bestiame risale al 1910. Prima dell'arrivo della ferrovia, diverse piccole aziende artigianali, situate lungo il Dorfbach, coprivano il fabbisogno regionale; un grande numero di lavoratrici a domicilio pettinava seta e filava cotone per fabbricanti di altri comuni (soprattutto Gersau). L'entrata in funzione della linea ferroviaria del Gottardo (1882) e della centrale elettrica di Altdorf (1895) aprì la strada all'insediamento di diverse industrie (specialmente del ramo tessile e della lavorazione del legno). La maggior parte di esse ebbe tuttavia vita breve; di più lunga durata furono la Fabbrica federale di munizioni (1895; Impresa svizzera di munizioni, fino al 2007) e la Dätwyler AG (1915), produttrice in particolare di cavi, materiale plastico e tubi d'acciaio. Altre importanti ditte sono la fabbrica di nastri Streiff (dal 1945) e la società in accomandita Merck & Cie KG (dal 1969), attiva in campo chimico e farmaceutico. Due comode carrozzabili, la Axenstrasse (1864) e la strada del passo del Klausen (1900), favorirono lo sviluppo dell'industria alberghiera; la zona di Eggberge è divenuta meta di vacanze e di sport invernali grazie alla costruzione di una funivia (1955). La presenza di negozi al dettaglio, banche, assicurazioni e uffici dell'amministrazione cantonale riflette, come la statistica dei pendolari (nel 1990 54% in entrata, 35% in uscita), l'importanza di Altdorf quale centro regionale di servizi.
Le statistiche sulla distribuzione della popolazione per attività rispecchiano l'evoluzione economica complessiva di Altdorf nel XX secolo: il settore primario, che nel 1930 occupava il 17% della popolazione attiva, nel 1980 era sceso al 3% degli attivi e nel 1990 al 2%. Il settore secondario, che nel 1930 dava lavoro al 53% degli attivi, ne occupava il 52% nel 1980 e il 39% nel 1990. Il terziario, in cui era attivo il 30% della popolazione nel 1930, era salito al 45% nel 1980 e al 59% nel 1990.
Insediamento, società, cultura e formazione
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
L'occupazione francese provocò effetti demografici di lunga durata; il ritorno all'effettivo della popolazione anteriore al 1799 si realizzò solo verso la metà del XIX secolo. In seguito il volume della popolazione crebbe rapidamente, grazie al consolidarsi del settore secondario e al conseguente afflusso di manodopera specialmente dagli altri comuni urani. La costruzione della Ferrovia del Gottardo (1872-1882) richiamò altri immigrati, provenienti soprattutto dall'Italia e dalla Svizzera centrale; l'immigrazione continuò anche dopo la conclusione dei lavori legati alla ferrovia grazie alla progressiva industrializzazione, mentre la popolazione autoctona si attestò su valori stabili.
Sul finire del XIX secolo Altdorf appariva ancora come un borgo in gran parte compatto; nel 1834 comprendeva 153 edifici (per lo più in pietra), nel 1900 351 case (con 665 fuochi) e ca. 250 fabbricati agricoli. Dal 1880 ca. la Bahnhofstrasse e dal 1906 la tramvia per Flüelen collegarono il nucleo con le stazioni ferroviarie. Dopo il 1900 l'attività edilizia lungo le arterie principali si spostò fuori del centro; in epoca più recente sono sorti diversi quartieri residenziali, zone industriali e di deposito (magazzino federale di cereali). Se ancora intorno al 1900 la maggior parte degli abitanti possedeva un'abitazione propria con giardino, in seguito crebbero in misura consistente gli alloggi in affitto; nel 1950 le case erano 701, gli alloggi 1471 e le famiglie 1498. L'agglomerato non presenta separazioni nette fra zone abitative, artigianali e industriali; alla fine del XX secolo nel nucleo si tendeva soprattutto a creare spazio per negozi e uffici, a scapito degli alloggi. Un moderno regolamento edilizio esiste dal 1942, un piano regolatore dal 1975.
Nel 1834 un patrimonio privato di 20'000-30'000 fiorini era considerato importante; quello superiore ai 100'000 costituiva un'eccezione. Le statistiche del 1922 e del 1957 relative alle imposte sui redditi e sulla sostanza chiariscono le condizioni finanziarie delle famiglie, mostrando un lieve calo delle disparità di natura economica e una relativa crescita dei ceti medi. Intorno al 1990 redditi e sostanze dei contribuenti di Altdorf superavano rispettivamente del 22 e del 54%, in media, i corrispondenti valori cantonali.
Corteo mascherato ad Altdorf, 27 febbraio 1927. Film muto, 35 mm, di Willy Leuzinger (Cinémathèque suisse, Collezione Cinema Leuzinger, segnatura 34a; copia di consultazione Memobase ID CS-14_1_1).
[…]
Dopo il 1800, la stratificazione sociale degli abitanti non presentava più confini netti; solo i dimoranti, privi di cittadinanza (soprattutto garzoni e domestiche, ma spesso anche certi artigiani e apprendisti), ebbero ben poche possibilità di ascesa sociale fin verso la fine del secolo. Anche dopo l'Elvetica l'élite era costituita quasi esclusivamente dagli aristocratici militari che sotto l'ancien régime avevano servito all'estero, ancora molto influenti grazie alla concessione di prestiti, ma in gran parte privi di spirito imprenditoriale; verso la metà del XIX secolo essi vennero integrati e gradualmente sostituiti da ricchi spedizionieri, commercianti e albergatori. Posizioni di rilievo furono raggiunte anche da persone con formazione accademica (giuristi, ingegneri, medici), seguite nel XX secolo da industriali e alti funzionari cantonali. Il ceto medio comprendeva funzionari, artigiani benestanti, someggiatori (fino al 1882) e contadini, cui si aggiunsero nel XX secolo dettaglianti e impiegati; quello basso – il più numeroso, con piccoli contadini, braccianti e apprendisti – già nel XVIII secolo era minacciato nelle sue basi di sussistenza da crisi periodiche. Durante l'Elvetica, gli elevati costi dei lunghi acquartieramenti e l'incendio disastroso del 1799 gettarono molti nella miseria: all'inizio del XIX secolo un Urano su sei, e fra loro anche persone di Altdorf, doveva fare ricorso all'assistenza pubblica. Il calo del lavoro a domicilio, le frequenti inondazioni in seguito a piene e l'ammodernamento dei trasporti (a danno di someggiatori e piccoli carrettieri) dopo l'apertura della carrozzabile del San Gottardo (1830) impedirono un miglioramento della situazione fino alla metà del secolo. Nel 1843 gli abitanti indigenti erano 292 (15,3%), nel 1890 ancora 220 (7,5%); solo l'industrializzazione, dopo il 1900, offrì basi che garantivano un'esistenza più sicura ai ceti inferiori.
Associazioni e cooperative assunsero pertanto un ruolo sociale ed economico rilevante. Al 1880 risale la fondazione sia dell'associazione di aiuto ai malati sia della mensa per bambini, mentre nel 1906 fu creata la cooperativa di consumo di Altdorf e dintorni. A queste prime istituzioni fecero seguito la Pro Altdorf, che cercò di tutelare i piccoli artigiani nei confronti dei grossisti (1908), l'ambulatorio cattolico (1913), la cooperativa edilizia Pro Familia (1945) e l'ambulatorio riformato (1958). Associazioni di quartiere si formarono nel Lehn (1783, riorganizzata nel 1888) e nell'Hellgasse (1856).
Edifici scolastici sorsero nel 1811 (Josefsplatz), nel 1915 (Bahnhofstrasse) e dopo la seconda guerra mondiale (nella zona di Hagen e in quella del convento femminile). Dal 1846 al 1974 la scuola maschile fu condotta da marianisti; dal 1862 operano nel comune le suore insegnanti di Menzingen, e nello stesso anno fu introdotta la scuola secondaria. Per iniziativa di ambienti industriali e commerciali furono aperte, rispettivamente nel 1883 e nel 1911, una scuola di perfezionamento industriale e una scuola professionale commerciale. Nel 1906 le scuole medie furono trasferite interamente nell'istituto cantonale Carlo Borromeo, appena fondato.
Anche il clero affiancò alla cura delle anime un forte impegno in campo scolastico e sociale. Nel 1968 fu eretta la cappella di Eggberge, nel 1969 la chiesa dedicata a S. Nicolao della Flüe. I riformati, che ad Altdorf celebrano regolarmente funzioni religiose dal 1911, hanno una chiesa con casa parrocchiale dal 1924; dal 1885 appartengono alla nuova comunità riformata urana e hanno un proprio Consiglio ecclesiale. Dalla seconda metà del XIX secolo sono sorte molte associazioni professionali religiose.
Fra le espressioni artistico-culturali del tardo XIX secolo figurano il monumento di Guglielmo Tell di Richard Kissling (1895) e la società organizzatrice dello spettacolo dedicato a Tell, fondata nel 1898. Un ruolo importante ha avuto, dal 1925, il cinema Leuzinger. La musica (sacra, bandistica e corale) è coltivata attivamente fin dalla prima parte del XIX secolo.
Monumento in bronzo di Guglielmo Tell, inaugurato nel 1895. Fotografia, 1995 (Heinz Dieter Finck).[…]
Sviluppi in ambito politico-amministrativo
Autrice/Autore:
Hans Stadler
Traduzione:
Valerio Ferloni
La separazione tra comune politico, parrocchia e comune patriziale risale al 1913. Poiché il comune di Altdorf era spesso sovrarappresentato nel governo cantonale, la Costituzione urana del 1888 limitò a un massimo di tre i membri dell'esecutivo domiciliati in uno stesso comune. I primi gruppi politici e partiti organizzati presenti ad Altdorf furono la Società del Grütli (1881), il gruppo progressista-democratico (1892, predecessore del Partito radicale democratico, PRD) e le sezioni locali del Partito conservatore (1900/1901, poi Partito popolare democratico, PPD) e del Partito socialista (PS, 1908); fra le prime associazioni economiche e sindacali figurano l'Associazione degli artigiani e dei commercianti di Altdorf e dintorni (1886), le sezioni della Federazione svizzera dei lavoratori metallurgici e orologieri (FLMO, 1916), della Federazione cristiana dei lavoratori del legno e della costruzione (1927), della Federazione cristiana dei lavoratori metallurgici (1932) nonché il Sindacato cristiano del personale dei trasporti Altdorf/Flüelen (1941). La prima tipografia stabile risale solo al 1826. Gli organi di stampa principali sono il Wochenblatt von Uri (apparso nel decennio 1838-1848), il foglio ufficiale di Uri (Amtsblatt des Kantons Uri, dal 1849), l'Urner Wochenblatt(dal 1875), la Gotthard-Post (dal 1892) e l'Alternative (dal 1973). Dal 1867 il municipio ebbe sede nella Schützengasse (dove si trova l'odierna Tellspielhaus); dal 1915 si trova nella piazza che porta il suo nome (Gemeindehausplatz). Dopo l'inaugurazione dell'ospedale cantonale (1872), l'ospizio perse di importanza e nel 1878 venne unito all'istituto di beneficenza per i poveri. Un gruppo di privati creò nel 1805 un ente di assistenza agli indigenti; per loro iniziativa venne costruito nel 1848 un importante edificio di accoglienza, che nel 1853 passò al comune e nel 1982 venne trasformato nella casa di cura e per anziani Rosenberg. La creazione di una rete di approvvigionamento idrico efficiente risale al 1888. La manutenzione obbligatoria degli argini della Reuss e dello Schächen divenne gradualmente di competenza cantonale. Alle opere di protezione contro la caduta di massi nel Bannwald (XIX secolo) hanno fatto seguito, più recentemente, strade e piste forestali. Altdorf dispose del telegrafo dal 1853 e di una prima rete telefonica dal 1884; negli anni 1902-1904 la Confederazione costruì alla Landleutematte un nuovo edificio postale. Il depuratore di Altdorf (con bacino regionale) risale al 1964, quello di Eggberge al 1969. Dal 1978 è in funzione la piscina di Moosbad, parzialmente finanziata con contributi comunali.
Speck, Josef: «Ein latènezeitlicher Hortfund von Altdorf UR», in: Der Geschichtsfreund. Mitteilungen des Historischen Vereins der fünf Orte Luzern, Uri, Schwyz, Unterwalden ob und nid dem Wald und Zug, 139, 1986, pp. 5-22.
Historischer Verein der Fünf Orte (a cura di): Innerschweiz und frühe Eidgenossenschaft. Jubiläumsschrift 700 Jahre Eidgenossenschaft, 2 voll., 1990.
Zurfluh, Kurt: Steinige Pfade. 160 Jahre Urner Wirtschaftsgeschichte [1830-1990], 1990.
Kälin, Urs: Die Urner Magistratenfamilien. Herrschaft, ökonomische Lage und Lebensstil einer ländlichen Oberschicht 1700-1850, 1991.
Stadler, Hans: Geschichte des Landes Uri. Teil 1: Von den Anfängen bis zur frühen Neuzeit, 1993 (20153).
Hans Stadler: "Altdorf (UR)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 15.01.2021(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/000690/2021-01-15/, consultato il 28.04.2025.