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Oberägeri

Parte interna dell'anta destra dell'altare maggiore della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo a Oberägeri. Tempera su legno realizzata nel 1493 ca. dal Maestro dell'altare di Oberägeri (Museo nazionale svizzero, Zurigo).
Parte interna dell'anta destra dell'altare maggiore della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo a Oberägeri. Tempera su legno realizzata nel 1493 ca. dal Maestro dell'altare di Oberägeri (Museo nazionale svizzero, Zurigo). […]

Com. ZG; (1150 ca.: Agregia; 1538: Ober Egere). Posto nella parte orientale della valle prealpina in cui si trova il lago di Ägeri (724 m), comprende il villaggio omonimo, le frazioni Morgarten/Hauptsee e Alosen (897 m) e numerose fattorie sparse. Pop: 789 ab. nel 1660 (1413 nell'intero com. di Ägeri), 871 (1519) nel 1743, 1332 (2238) nel 1798, 1807 nel 1850, 1891 nel 1900, 2453 nel 1950, 4740 nel 2000. Sono stati rinvenuti attrezzi in selce del Mesolitico a Gulm, diversi reperti isolati dell'età del Bronzo e di epoca romana e una tomba alemanna del VII sec. La prima chiesa parrocchiale risale apparentemente all'876 ca. Un prete secolare è menz. la prima volta nel 1219. La chiesa e ampie parti della valle di Ägeri appartenevano probabilmente alla curtis regia di Cham, acquisita nell'858 dal Fraumünster di Zurigo. Gli ab. della curtis ancora nel XIV sec. si definivano nel loro diritto curtense (che data del 1407, ma che sicuramente è più antico per quanto riguarda i suoi contenuti) servi del Fraumünster, anche se i possedimenti di quest'ultimo non erano più rilevanti. Espressione di quella dipendenza era la tassa sulla pesca della trota rossa (Rötelzins) versata a Zurigo dalla pop. della valle fino al 1838 come indennizzo per l'esonero dal dazio. Nel XIV sec. i diritti signorili e di baliaggio spettavano agli Asburgo, il cui baliaggio di Zugo comprendeva la valle di Ägeri. Principale signore fondiario e giurisdizionale era l'abbazia di Einsiedeln con la sua corte (Dinghof) a Neuheim, da cui dipendevano anche i servi ecclesiastici della valle di Ägeri. L'abbazia era entrata in possesso di beni nella valle già nel X e XI sec. Nel XIII o all'inizio del XIV sec. acquisì i diritti di patronato sulla chiesa parrocchiale di Ägeri.

Le prime indicazioni relative a una comunità di ab. della valle di Ägeri risalgono alla seconda metà del XIV sec. Nel 1352 i valligiani stipularono, insieme agli altri ab. dell'Äusseres Amt e alla città di Zugo, il patto con i Conf. Nel 1380 uscirono vittoriosi da una disputa sulle decime che li oppose al prevosto del Grossmünster di Zurigo, il quale li aveva scomunicati nel 1370. Altri riscatti ebbero luogo nel XV sec., per esempio nel 1421, quando la valle divenne contitolare (con la città di Zurigo) del pescatico nel lago di Ägeri. Nel 1431 il com. regolamentò con un'apposita carta (Seebrief) i diritti di pesca.

Il riscatto dalla giurisdizione ecclesiastica di Einsiedeln riuscì solo nel 1679. Un precedente tentativo (1464) si era rivelato infruttuoso a causa dell'opposizione di Svitto. Con l'affare di Zugo (1404) la politica svittese di rafforzamento della sua sfera d'influenza nella valle di Ägeri attraverso patti di comborghesia fallì; i rapporti economici e sociali tra la valle e Svitto rimasero tuttavia stretti. Un usciere di Ägeri è attestato la prima volta nel 1417. Il palazzo com., costruito intorno al 1500 e documentato con certezza nel 1518, fu demolito nel 1830. Fino alla fine del XV sec. Ägeri godeva evidentemente di una posizione spec. nel cant. conf. di Zugo, poiché, con una sola eccezione, tutti gli Ammänner dell'Äusseres Amt provenivano da lì.

Forse già nel tardo ME esisteva, accanto alla comunità per lo sfruttamento dei beni comuni nella parte alta della valle, un'altra comunità nella parte bassa, a cui accenna già il diritto curtense. Ma il diritto di prelazione tuttora vigente, che conferisce ai membri delle antiche fam. il diritto di appartenenza all'una o all'altra delle due comunità a seconda del luogo di residenza, indica comunque uno stretto legame reciproco. Le comunità di sfruttamento furono alla base delle importanti attività di selvicoltura e di allevamento del bestiame e costituirono il nucleo dei futuri com. di O. e di Unterägeri. Nel XVI sec. iniziò il processo di delimitazione delle due comunità che perdurò fino al XIX sec.; all'inizio del XXI sec. le due corporazioni erano ancora i maggiori proprietari fondiari nel com. Nella prima metà del XIX sec. la questione della spartizione e della privatizzazione dei beni comuni fu all'origine di accesi conflitti. La possibilità di cedere terreni comuni per progetti edilizi, introdotta nel 1834, portò alla nascita della nuova frazione di Alosen.

Alla spartizione economica delle parti superiore e inferiore della valle seguì quella ecclesiastica nel 1714, quando la parrocchia di Unterägeri si staccò dall'antica parrocchia valligiana di Ägeri. Sul piano politico la valle, che nel 1684 aveva emanato un ordinamento giur. fondato su statuti com. più antichi, rimase un'unità fino alla separazione di Unterägeri nel 1798.

Dalla fine del XVII sec. si diffuse l'industria a domicilio, per lo più organizzata da mercanti-imprenditori zurighesi del settore tessile, che rivestì importanza fino agli inizi del XX sec. Nel 1850 un terzo della pop. attiva totale e quasi i tre quarti della pop. attiva femminile praticavano il lavoro a domicilio, soprattutto la tessitura di seta. Nel 1905 ancora un quinto della manodopera e quasi la metà delle donne con un'attività lucrativa lavoravano a domicilio.

Mentre Unterägeri nel XIX sec. visse un periodo di forte crescita grazie alla costruzione di due filande, O. - com. difficilmente accessibile, caratterizzato dall'agricoltura e dal piccolo artigianato - subì una stasi, con un aumento della pop. quasi nullo fra il 1850 e il 1900. I settori economici dominanti erano la selvicoltura e l'agricoltura (spec. economia lattiera e allevamento), che nel 1905 occupava ben oltre la metà della pop. attiva e ancora nel 1955 una percentuale di poco inferiore; nel 2005 il primario offriva ancora il 15% dei posti di lavoro nel com. La struttura economica del com. mutò dal 1900 ca. a seguito dello sviluppo del turismo, imperniato soprattutto sulle case di cura e sugli ospizi per fanciulli. Il ramo trasse beneficio dalle buone condizioni climatiche, dal monumento alla battaglia del Morgarten (inaugurato nel 1908, dopo conflitti fra Zugo e Svitto poiché il sito prescelto, al margine meridionale del lago di Ägeri, non corrispondeva al luogo originale dello scontro) e dalla linea tramviaria per Zugo, aperta nel 1913 e sostituita da una linea di autobus nel 1955. L'ist. di cura Ländli (1911) dal 1926 si trasformò in centro dell'omonima ass. diaconale evangelica. L'antica via di pellegrinaggio, percorsa ancora oggi, ebbe un ruolo importante per tutta la valle; dal lago di Zugo varcava il Raten (1077 m) e giungeva a Einsiedeln, passando dal romitaggio di S. Jodoco (occupato fino al 1883). Qui nel 1798 si ebbero scontri - a cui parteciparono anche valligiani locali - contro le truppe franc., e altri nel 1799 tra Francesi e Austriaci durante la seconda guerra di Coalizione. Nel 1943-45 la valle si oppose con successo al progetto di una piazza d'armi dell'artiglieria a Biberbrugg-Rothenthurm, la cui realizzazione avrebbe minacciato l'esistenza del turismo e della corporazione di O.

Negli anni 1960-70 iniziò un forte afflusso di nuovi ab. Fra il 1970 e il 2000 la pop. aumentò di oltre la metà. La costruzione di nuovi quartieri di case unifam. e bifam. modificò sensibilmente l'aspetto originario dell'insediamento; poiché il numero di posti di lavoro per contro crebbe in maniera molto meno marcata, questa evoluzione determinò un incremento della quota di pendolari, che nel solo decennio 1980-90 aumentò di oltre la metà (1139 pendolari nel 1990, contro i 1141 posti di lavoro presenti nel com.). Dei complessivi 1576 pendolari nel 2000, uno su due lavorava a Zugo, Baar o Cham, ma solo uno su dieci a Zurigo.

Riferimenti bibliografici

  • Ägerital - seine Geschichte, 2 voll., 2003
Completato dalla redazione
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Classificazione
Entità politiche / Comune

Suggerimento di citazione

Renato Morosoli: "Oberägeri", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 12.08.2009(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/000792/2009-08-12/, consultato il 18.04.2024.