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Liestalcomune

Com. BL, capoluogo del distr. omonimo e capitale del cant. di Basilea Campagna; (1225: Liestal). La prima menz. della località non risale al 1189, come ritenuto erroneamente in passato sulla base di un documento falsificato. La città vecchia è situata su uno sperone roccioso tra l'Ergolz e l'Orisbach e tra Basilea e i diversi valichi verso il Giura (Hauenstein). La struttura urbanistica a raggiera si caratterizza per un'ampia via principale (strada del mercato) e due vie laterali. Nel XVIII sec. si svilupparono davanti alle porte superiore e inferiore piccoli sobborghi, mentre già nel XVII sec. si era formato, lungo un canale, il quartiere artigianale di Gestadeck. Sede delle autorità cant., ricopre funzioni di capoluogo grazie alla sua ubicazione al centro della bassa valle dell'Ergolz e quale centro amministrativo e di servizi.

Struttura demografica del comune di Liestal

AnnoAbitanti168017981837
14974501 2361 5752 642
     
Anno18501870a18881900191019301950197019902000
Abitanti3 0323 8634 8505 4036 0726 6988 44912 50012 85312 930
Percentuale rispetto alla popolazione cantonaleb5,7%6,4%7,1%6,6%7,1%6,6%7,1%5,7%5,2%5,0%
Lingua          
tedesco  4 8025 2705 8666 5148 04110 12510 36810 759
francese  386511289126174154122
italiano  45778832441 623971660
altre  6111612385781 3601 389
Religione, confessione          
riformata2 7013 3214 0014 6605 1115 6136 8507 9247 0305 995
cattolicac3314957166918991 0101 4954 3164 0393 641
altre 571335262751042601 7843 294
di cui della comunità ebraica  84525533241798
di cui delle comunità islamiche       44522699
di cui senza appartenenzad       749421 644
Nazionalità          
svizzeri2 8343 5994 4434 9225 4206 1587 9239 7679 8829 688
stranieri1982744074816525405262 7332 9713 242

a Abitanti: popolazione residente; religione e nazionalità: popolazione "presente".

b Secondo la situazione territoriale del 2000.

c Compresi i cattolico-cristiani dal 1888 al 1930; dal 1950 cattolico-romani.

d Non appartenenti né a una confessione né a un gruppo religioso.

Struttura demografica del comune di Liestal -  Autore; censimenti federali

Epoca romana

La villa romana di Munzach nel giugno del 1954 durante gli scavi archeologici (Archäologie und Museum Baselland, Liestal).
La villa romana di Munzach nel giugno del 1954 durante gli scavi archeologici (Archäologie und Museum Baselland, Liestal). […]

A L. e nei suoi dintorni sono localizzati resti di importanti costruzioni antiche: la villa romana Munzach, un acquedotto, parti di una strada romana e un castrum tardoromano, che probabilmente occupava la superficie dell'odierno cimitero. L'acquedotto iniziava presso l'Ergolz al di sotto di Lausen e si estendeva fino alla parte meridionale della città di Augusta Raurica, distante 6,5 km. Verosimilmente venne costruito agli inizi del I sec. d.C. e rimase in funzione fino al III sec., permettendo l'inaugurazione delle cosiddette terme centrali di Augusta Raurica nella seconda metà del I sec. Parte delle condutture sono visibili e accessibili nella Heidenlochstrasse e nell'Oberer Burghaldenweg.

Tracce dello strato portante in ghiaia della strada romana sono state rinvenute lungo la Burgstrasse e la Langhagstrasse. Da lì la strada, riconoscibile come sentiero di campagna leggermente rialzato dopo il ponte di Steinenbrüggli (passaggio sopra la Frenke), conduceva verso Bad Bubendorf. Non è più possibile allo stato attuale stabilire se anche il ponte sia di origine romana. La nuova analisi effettuata nel 1988 dei reperti ritrovati nel 1948 durante gli scavi nella chiesa attesta che un insediamento romano di forma ancora sconosciuta, situato sullo sperone roccioso nell'area della chiesa cittadina di S. Martino (VII/VIII sec.), sopravvisse alla crisi del tardo III sec. Il quadrilatero di case (pressoché quadrato) attorno alla chiesa, con i suoi accessi a distanza regolare e in posizione centrale, ricorda fortemente un piccolo castrum tardoromano (IV sec.), simile a quelli di Irgenhausen e Schaan. È possibile ipotizzare, ma non ancora dimostrare, una colonizzazione ininterrotta dall'epoca tardoromana.

Dall'alto Medioevo fino alla costituzione del cantone di Basilea Campagna

Il periodo fino al passaggio sotto il dominio della città di Basilea (1400)

Le aree dell'antica villa romana di Munzach, della chiesa cittadina e del palazzo governativo (sperone roccioso tra l'Ergolz e l'Orisbach) devono aver ospitato abitati altomedievali. Un insediamento artigianale per la lavorazione del ferro nel Röserntal anteriore, oggetto di studio nel 1991-92 e nel 2002, ha fornito indicazioni sulla vita quotidiana nel IX-XII sec.

Prospetto della città di Liestal. Veduta a volo d'uccello da nord, veduta frontale e pianta. Acquerello di Jakob Meyer, 1663 ca. (Staatsarchiv Basel-Landschaft, KP 5003 0250).
Prospetto della città di Liestal. Veduta a volo d'uccello da nord, veduta frontale e pianta. Acquerello di Jakob Meyer, 1663 ca. (Staatsarchiv Basel-Landschaft, KP 5003 0250). […]

Probabilmente anteriore alla prima menz. di L. nel 1225, la corte (Freihof) esente da oneri signorili, circondata da un fossato, dovrebbe aver formato, insieme alla chiesa, il nucleo da cui si sviluppò la cittadina. I suoi fondatori effettuarono una scelta accorta, dal profilo economico e dei traffici, nell'individuarne il luogo dell'ubicazione prima del bivio per i due passi dell'Hauenstein. Lo sperone roccioso offriva protezione e permetteva lo sfruttamento della forza idrica all'interno delle mura (mulino cittadino) senza la necessità di particolari infrastrutture. Sotto il conte Hartmann von Frohburg L. fu elevata al rango di città (1240 ca.). Già in precedenza, nei pressi della confluenza tra la Frenke e l'Ergolz era stato promosso un mercato (forse esistente già nell'alto ME), come attesta il toponimo Altmarkt. Nel XIII sec. i conti von Frohburg trasferirono il mercato nella zona della chiesa di S. Martino, dove già si trovava il granaio. La fortificazione del nucleo, avvenuta entro la metà del XIII sec., e la garanzia di sicurezza che ne derivò attrassero la pop. dei vicini abitati di Munzach e Lausen-Bettenach, che furono di conseguenza abbandonati. Uno scoltetto è attestato dal 1277. La località è menz. come municipium nel 1275 e come civitas nel 1288; i suoi ab. vennero definiti cittadini la prima volta nel 1295.

Già nel 1265 ca., L. passò dai von Frohburg alla linea cadetta dei von Homberg, che si estinse in linea maschile con Hermann nel 1303. Sua sorella Ida, moglie del conte Friedrich von Toggenburg, vendette nel 1305 L. al vescovo di Basilea, a cui in seguito spettò la nomina dello scoltetto. Nel 1323 il vescovo diede in pegno L. per un certo periodo al cavaliere Ulrich von Ramstein, e nel 1374 per un anno al duca Leopoldo d'Austria. Appena ricostruita dopo il terremoto del 1356, la cittadina venne conquistata da quest'ultimo nel 1381 e data alle fiamme. Il costante indebitamento della diocesi portò alla vendita delle signorie di L., Homberg e Waldenburg alla città di Basilea (1400).

Riforma ed esercizio della sovranità fino al 1654

Per un certo tempo i nuovi signori definirono L. come castello, e non città; la carica di scoltetto venne in seguito ricoperta da un cittadino di Basilea. Si verificarono inoltre conflitti con gli stessi signori di Basilea perché uomini di L. combatterono al fianco dei Conf. nella battaglia di San Giacomo sulla Birsa (1444) e nelle guerre di Borgogna (1476, 1477) e perché fornirono vettovaglie alle truppe conf. in procinto di partecipare alla battaglia di Dornach, nel quadro della guerra di Svevia (1499). Nel 1501 i rappresentanti di L. perorarono con entusiasmo l'adesione di Basilea alla Conf. Dal 1520 fu attivo a L. il prete secolare Stephan Stör, che si impegnò per un rinnovamento spirituale ed ebbe anche un ruolo attivo nella guerra dei contadini del 1525. Il suo successore Johannes Brunwiler, che non assunse posizioni nette sulle istanze riformistiche, con l'introduzione della Riforma da parte del Consiglio di Basilea (1529) divenne il primo pastore rif. di L. Già prima della diffusione della nuova fede e fino al 1763, vale a dire due anni prima della demolizione della chiesa parrocchiale di Munzach, gli ecclesiastici di quest'ultima località agivano anche come diaconi nella chiesa cittadina di L.

La partecipazione alla guerra dei contadini del 1653 ebbe quale conseguenza aspre umiliazioni: L. fu disarmata dalle autorità basilesi, che inoltre confiscarono l'argenteria del Consiglio, distrussero il sigillo cittadino, abolirono i privilegi e degradarono i cittadini di L. a sudditi ordinari. Per un anno L. e tutta la campagna basilese vennero sottoposti allo stato di emergenza. Con il rinnovo dell'omaggio nel settembre del 1654 e la contemporanea entrata in vigore del nuovo ordinamento cant., lo stato di emergenza e l'occupazione militare cessarono. Il nuovo ordinamento mirava all'eliminazione o alla limitazione del massimo numero possibile di vecchi diritti particolari. Ciò si manifestò in un giuramento di fedeltà più restrittivo e nella riduzione dell'autonomia amministrativa: per 20 anni il potere venne esercitato da un solo scoltetto di Basilea, equiparando così tale carica a quella del balivo. Solo dal 1673 vi fu di nuovo un secondo scoltetto, in maniera tale che un cittadino basilese e uno di L. si alternassero nell'esercizio della carica. Il Consiglio di L. venne sostituito da un tribunale e da assessori.

La fondazione della prima scuola risale probabilmente al XIII/XIV sec.; l'attestazione più remota risale però al 1492. L'ist., elevato al rango di Deputatenschule (cioè di scuola statale finanziata con gli introiti delle proprietà ecclesiastico-scolastiche) nel 1536, fino al 1767 venne diretto dal pastore di Lausen. Dal 1759 l'ordinamento scolastico per la campagna basilese garantì l'accesso alla scuola anche agli alunni di condizioni economiche modeste, a cui veniva pagata la retta scolastica. Nel 1820 a L. venne istituita la prima scuola reale della campagna basilese.

Probabilmente poco dopo la fondazione della città venne aperto un ospedale nei pressi della porta superiore, che rimase attivo in quella ubicazione fino al 1813. Non è chiaro se la fondazione del lazzaretto (chiamato anche ospedale inferiore), forse da far risalire a esponenti della nobiltà, sia legata alla peste, che nel 1349 aveva mietuto alcune vittime anche a L. La struttura, in seguito utilizzata soprattutto per la cura dei lebbrosi e situata a mezz'ora di cammino a nord della città lungo la strada per Basilea, venne ricostruita nel 1766-69.

Gli artigiani di Liestal, la caduta dell'ancien régime e la divisione del cantone

Singoli settori dell'artigianato rurale al più tardi dagli anni 1580-90 diedero vita a corporazioni organizzate su base locale. Nel XVIII sec. le variegate attività artigianali e commerciali presenti a L. dipendevano in parte dal traffico di transito. Nel 1774 erano attestati dieci sarti, 29 calzolai, tre produttori di guanti, sette fabbricanti di calze, cinque valigiai, nove tessitori di lino e quattro tessitori di lana. Come i 17 bottai e i sei tornitori, costoro lavoravano per gli allora 1500 ab. di L. ma anche per la pop. dei dintorni. Modesto fu invece il numero dei telai: nel 1770 furono otto (ma nel 1786 se ne contarono comunque 44). La maggior parte degli ab. affiancava alle attività commerciali o artigianali anche un poco di agricoltura e viticoltura.

Verso la fine dell'ancien régime, l'artigianato rurale, liberatosi dai vincoli imposti dalle corporazioni cittadine nel corso del XVIII sec., assunse un ruolo politico determinante nel crollo del vecchio ordine. Nel luglio del 1790 un gruppo di artigiani di L. inviò una petizione a Basilea, con cui pretese tra l'altro l'abolizione della servitù della gleba, richiesta in parte accolta dal Consiglio di Basilea il 27.12.1790. Tra i ca. 150 rivoluzionari che l'1.1.1798 parteciparono a Basilea al banchetto rivoluzionario, importante prodromo della rivoluzione basilese, vi erano anche otto ab. di L. I "quattro punti" elaborati da cittadini di L. (13.1.1798), in cui venivano rivendicati per la pop. della campagna gli stessi diritti e le medesime libertà di cui beneficiavano gli ab. della città, furono accolti dai rappresentanti dei com. Alcuni giorni prima, a L. era stato eretto uno dei primi alberi della libertà in Svizzera. Con la consegna a L. della carta della libertà da parte di una delegazione basilese (22.1.1798), la campagna basilese fu il primo tra i Paesi soggetti della Conf. a ottenere la sospirata libertà e parità giur.

Anche all'epoca della divisione tra campagna e città (1830-33), L. assunse un ruolo di primo piano; gli artigiani diedero un forte contributo al movimento separatista. In seguito alla formazione, nel 1831, del primo governo provvisorio della campagna a L., truppe della città di Basilea tennero sotto tiro la cittadina e la occuparono. Nel 1832 venne decisa la separazione parziale (poi divenuta totale nel 1833) e fondato il semicant. di Basilea Campagna, di cui L. divenne capitale.

Dalla nascita del cantone di Basilea Campagna nel 1833 a oggi

Evoluzione politico-amministrativa e architettonica

La cancelleria del Consiglio di Stato (composto da cinque membri) del nuovo cant. si insediò nel complesso denominato "palazzo governativo", situato nei pressi dell'antica porta inferiore e costruito ex novo nel 1775-79 al posto della curtis e dell'antica fortezza cittadina, cioè nel nucleo urbano originario. Detentore del potere legislativo, il Gran Consiglio (dapprima di 45 membri) si riunì in un primo momento nel palazzo com., prima di prendere possesso dell'apposita sala all'interno del palazzo governativo nel 1837. Nel 1850 Benedikt Stehle, architetto e ispettore edile, ampliò la sede del governo, che per decenni ospitò l'amministrazione cant., una grande sala e locali adibiti a tribunale, archivio, biblioteca e museo. Malgrado la sua crescita quale capitale cant. procedesse a rilento, con la realizzazione dell'ospedale cant. (1852-54, ricostruito nel 1961) lontano dalla città vecchia Stehle diede un inedito tocco monumentale alla località. Nel 1862 entrò in funzione la caserma, che fino alla sua ristrutturazione nel 2004 ha accolto scuole reclute di fanteria; da allora ospita le truppe di trasmissione e di aiuto alla condotta. Dal 1874 L. è una piazza d'armi cant.

Una seduta del Gran Consiglio a Liestal. Caricatura ad acquerello di Jakob Senn, 1836 (Archäologie und Museum Baselland, Liestal).
Una seduta del Gran Consiglio a Liestal. Caricatura ad acquerello di Jakob Senn, 1836 (Archäologie und Museum Baselland, Liestal). […]

Per la prefettura, la cancelleria e la scuola distr. nel 1879-81 Johannes Bay costruì un edificio di rappresentanza (Amtshaus) quale pendant del palazzo governativo. L'edificio scolastico (Orisschulhaus), realizzato da Stehle su incarico del com. presso la piazza della stazione (1853-54), servì, dopo l'acquisto da parte del cant. nel 1914, da tribunale, biblioteca cant., ufficio del lavoro e ufficio della formazione professionale. Il quartiere amministrativo lungo la Rheinstrasse, nato dopo il 1950, ospita la maggior parte degli uffici e dei centri direzionali del cant. Fondata nel 1864, la Banca cant. ebbe la sua prima sede nel palazzo governativo; dal 1873 si trova nella parte iniziale della Rheinstrasse.

L'esecutivo cittadino si trasferì nel 1939 nel nuovo edificio retrostante il palazzo com. Un ampliamento notevole è stato compiuto nel 1995 con l'insediamento nell'immobile all'angolo Salzgasse/Fischmarkt. Fino all'inizio del XXI sec. nel municipio cittadino hanno prevalso i partiti borghesi; solo dal 1987 al 1996 la carica di sindaco è stata ricoperta da un socialista. Nel 2002 è stata accolta la riduzione del numero di municipali da sette a cinque. Il consiglio com. (40 membri), che con l'ordinamento com. del 1972 sostituì l'assemblea com., vede una maggioranza radicale e socialista.

Il com. patriziale possiede 1025 ettari di bosco, terreni e gestisce un casa di cura e per anziani e un'azienda forestale; è inoltre proprietario delle tenute di Sichternhof e Talacker.

Evoluzione urbanistica e infrastrutture

Fino al XIX sec. l'abitato si limitava al nucleo cittadino medievale e al quartiere di Gestadeck. Ancora nel XVIII sec., lungo le strade in uscita dalla porta inferiore e superiore sorsero alcune costruzioni, ad esempio la tenuta di rappresentanza del fabbricante di indiane basilese Samuel Ryhiner (1768). La porta inferiore venne demolita nel 1827-28; lungo la strada per Basilea e davanti alla porta superiore nei decenni successivi si svilupparono i primi quartieri esterni al nucleo medievale. La costruzione della ferrovia negli anni 1850-60 condusse alla nascita di un quartiere della stazione e alla forte perdita di importanza dei collegamenti stradali verso l'Hauenstein. Nuovi quartieri residenziali a sud, est e ovest del vecchio centro si svilupparono solo dal 1900 ca., spesso nei pressi dei maggiori stabilimenti produttivi. Dopo il 1945 vennero edificati anche lo Schleifenberg (versante meridionale) e le alture situate di fronte nonché le parti pianeggianti dell'estremità anteriore della valle della Frenke, del Röserntal e quelle poste a nord verso Frenkendorf e Füllinsdorf. Dalla fine del XX sec. L. forma un tutt'uno con i com. limitrofi della valle dell'Ergolz.

Nel 1854 venne aperta la linea ferroviaria Basilea-L., che nel 1858 raggiunse anche Olten e quindi l'Altopiano. Nel 1880 nacque la ferrovia di Waldenburg (elettrificata nel 1953), una linea a scartamento ridotto che collega L. con il Waldenburgertal. La galleria dell'Adler, inaugurata nel 2001, è stata realizzata nell'ambito del progetto Ferrovia 2000. A L. fanno riferimento diverse linee di bus, collegamenti in precedenza garantiti in parte da diligenze postali (dal 1853 verso Augst risp. Rheinfelden, dal 1854 verso Reigoldswil). La linea verso Reigoldswil, attivata nel 1905, fu il primo servizio di trasporto automobilistico sviz. a ottenere una concessione. L'azienda (dal 1930 Autobus AG Liestal) garantisce anche un collegamento con Basilea dal 1928 e con Lausen, Frenkendorf e Füllinsdorf dal 1976.

Benché L. si trovasse lungo il collegamento postale Basilea-Berna (istituito nel 1583 e garantito da messaggeri a piedi) e in seguito sul tracciato di quello verso Milano, solo durante l'Elvetica (1799) venne aperto un ufficio postale, l'unico della campagna basilese fino alla separazione cant. Il servizio telegrafico venne introdotto nel 1853, quello telefonico nel 1884 (nove abbonati). Nel 1891-92 Hans Auer realizzò un maestoso palazzo delle poste e del telegrafo nei pressi della stazione (oggi centro culturale Palazzo).

Dal ME la fonte della valle dell'Orisbach alimentava tutte le fontane all'interno delle mura cittadine. Le attività artigianali ricavavano la forza idrica da canali artificiali derivati dall'Orisbach, dalla Frenke e dall'Ergolz. La rete idrica per uso domestico risale al 1877. Un'epidemia di tifo causata dalla fonte dell'Oristal provocò 21 vittime nel 1890; a seguito di questo evento, venne captata la fonte di Helgenweid presso Hölstein e furono allestiti impianti per il pompaggio dell'acqua dalle falde freatiche (dal 1913). L'azienda cittadina del gas, attiva dal 1873 al 1926, fino al 1892 garantì anche l'illuminazione stradale; dal 1926 la fornitura del gas (oggi metano) è assicurata dall'officina del gas di Basilea. Lampioni elettrici, alimentati dalle piccole centrali di una fabbrica tessile e di una segheria, entrarono in funzione per la prima volta il 24.12.1892. L'illuminazione della città e di conseguenza l'approvvigionamento elettrico di L. dal 1900 vennero assicurati dall'Elektra Baselland, fondata nel 1898.

Sviluppo economico e sociale

A Niederschönthal, sul confine tra L. e Füllinsdorf, un mulino è menz. già nel XIV sec. Dal XVIII sec. si sviluppò in quell'area un insediamento industriale lungo il canale che comprendeva impianti per la trafilatura e la forgiatura, una fonderia, un'officina di costruzioni in ferro, tessiture, filature e le relative abitazioni. Lungo lo stesso canale nel 1825 ca. Ambrosius Rosenmund diede vita a un'industria tessile dedita alla tintura, al candeggio e alla follatura (dal 1920 Tuch- und Deckenfabrik Schild AG). Nei pressi della Frenke nel 1862 nacque la ditta Schwarz, rilevata nel 1884 da Carl Albert Handschin (in seguito Hanro AG), e nell'Oristal nel 1826 la tessitura fondata da Michael Spinnler. L'industria tessile e dell'abbigliamento, che comprendeva anche fabbriche di nastri di seta e la ditta Köttgen, uno dei primi calzaturifici sviz. (1872), divenne il più importante settore produttivo insieme all'industria metallurgica e meccanica. L'industrializzazione modificò la struttura occupazionale: mentre in precedenza la pop. risultava prevalentemente composta da agricoltori (dediti anche alla frutticoltura e alla viticoltura), artigiani e locandieri, nel 1878 si contavano nove fabbriche con 325 operai. Fino al 1940 L. risultò la località più industrializzata del cant.

Veduta della Tuch- und Deckenfabrik Schild AG. Fotografia di Theodor Strübin, 1945 ca. (Archäologie und Museum Baselland, Liestal).
Veduta della Tuch- und Deckenfabrik Schild AG. Fotografia di Theodor Strübin, 1945 ca. (Archäologie und Museum Baselland, Liestal). […]

Ancora attorno alla metà del XX sec., oltre la metà degli occupati nel secondario lavoravano nell'industria tessile e dell'abbigliamento e nell'industria metallurgica e meccanica, tra l'altro per la fonderia Erzenberg AG (1840), la fonderia Chrétien (1848), l'impresa di macchine agricole e veicoli per enti com. Konrad Peter AG (1894) e la fabbrica di elettrodomestici Prometheus AG (1899). Importanti datori di lavoro divennero pure le aziende chimico-farmaceutiche Knoll AG (1893) e CIS AG (1921), la tipografia Lüdin AG, editrice dell'unico quotidiano del cant. - la Basellandschaftliche Zeitung, che dal settembre del 2006 costituisce un'edizione locale della Mittelland Zeitung - e la fabbrica di birra Ziegelhof, nata nel 1850, l'unico birrificio di medie dimensioni della Svizzera nordoccidentale sopravvissuto fino al XXI sec. (ma rilevato dalla Eichof Getränke AG di Lucerna nel maggio del 2006). Dagli anni 1980-90, il mutamento del contesto economico e processi di risanamento strutturale hanno comportato il trasferimento o la chiusura di quasi tutte le ditte menz. in precedenza. Gli ampi stabilimenti delle industrie tessili e meccaniche vennero destinati ad altri scopi o smantellati; nel 2000 ormai solo poco meno di un terzo della pop. attiva lavorava nel settore secondario (1910: 60%).

Dal 1870 ca. L. fu una rinomata stazione di cura e un'apprezzata tappa intermedia per viaggiatori dell'Europa settentrionale che volevano acclimatarsi prima di proseguire per le Alpi e verso sud. Ad accoglierli vi erano la locanda Falken, trasformata nel 1868-69 in bagno d'acqua salina, e gli stabilimenti Bad Schauenburg (ampliato nel 1869) e Bad Bienenberg (1875-76). Il periodo di fioritura delle strutture di cura e balneari ebbe fine con la prima guerra mondiale.

Cultura, formazione e vita religiosa

Basilea Campagna fu uno dei primi cant. della Svizzera ad allestire (1837) un Museo cant., ubicato dal 1982 nell'ex granaio e arsenale; l'anno successivo venne aperta la Biblioteca cant., che dal 2005 ha sede nel deposito di vini presso la stazione, appositamente trasformato. La Soc. di scienze naturali di Basilea Campagna venne costituita nel 1900, mentre la Soc. di storia di Basilea Campagna nel 1961 (oggi Soc. per la storia culturale regionale di Basilea Campagna). Il Museo dei poeti e della città di L., inaugurato nel 2001, oltre a numerose testimonianze legate alla storia cittadina espone tra l'altro anche documenti dei poeti Georg Herwegh, Josef Viktor Widmann, Carl Spitteler e Hugo Marti, tutti legati in qualche modo alla città di L.

Il Museo dell'armonium, privato, è stato aperto nel 1991. I promotori di eventi culturali, come ad esempio la Soc. orchestrale, la Soc. filodrammatica o l'Org. concertistica di Basilea Campagna non godono di condizioni ideali in ragione della vicinanza della città di Basilea. Il centro culturale Palazzo, aperto nel 1979, espone opere d'arte d'avanguardia.

Dopo la divisione del cant. L. assunse la funzione di centro per la formazione scolastica. La scuola reale, avviata nel 1820, venne trasformata in scuola distr.; furono inoltre aperte la scuola di arti e mestieri (1875, oggi scuola professionale artigianale e industriale di L.), la scuola commerciale di Basilea Campagna (1896), il primo liceo del cant. (1963) e la scuola magistrale cant. (1966, nel 2001 trasformata in alta scuola pedagogica e nel 2006 integrata nel dip. di pedagogia della scuola univ. professionale della Svizzera nordoccidentale). Costituita nel 1966, la scuola di infermieristica psichiatrica assunse nel 1974 la denominazione di scuola per le professioni ospedaliere; dal 2004 ha sede a Münchenstein quale scuola professionale sanitaria. Dal 1933 L. è anche un centro di formazione dell'amministrazione fed. delle dogane.

Alla parrocchia rif. di L. fanno capo gli ab. di L. e quelli del com. limitrofo di Seltisberg. Dopo il 1835 vennero celebrate nuovamente funzioni religiose catt. nel coro della chiesa cittadina rif.; il Gran Consiglio istituì inoltre il com. parrocchiale catt. di L., poi riconosciuto dal vescovo nel 1853. Nel 1866 fu infine consacrata la chiesa catt., dedicata a S. Nicolao della Flüe. Oggi la parrocchia comprende otto com. La chiesa odierna, consacrata nel 1961, venne progettata da Fritz Metzger. Diverse altre comunità cristiane dispongono di luoghi di culto a L., come i metodisti (1862), la Missione pellegrina di S. Chrischona (1900 ca.) e l'Esercito della salvezza (1888). Dal 1957 sul Bienenberg si trova la scuola biblica europea dei mennoniti (oggi centro congressuale e di formazione Bienenberg); i mus. dal 1976 dispongono di uno spazio per la preghiera presso il centro culturale Palazzo. Dal 1871 al 1956 fu presente a L. una comunità isr. (ca. 100 persone nel 1880), che dal 1900 si riuniva in preghiera in un locale al piano superiore della locanda Zur Eintracht. La vicina locanda Falken fino alla prima guerra mondiale fu un luogo di festeggiamenti molto frequentato dalle fam. ebree alsaziane.

Riferimenti bibliografici

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  • AA. VV., Die römische Wasserleitung von Liestal nach Augst, 1997
  • M. Meier, Die Industrialisierung im Kanton Basel-Landschaft, 1997
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  • A. Cueni et al. (a cura di), Liestal - eine neue Heimatkunde, 2004
  • D. Rippmann, Liestal, 2009
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Suggerimento di citazione

Dominik Wunderlin; Jürg Ewald: "Liestal (comune)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 14.01.2010(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001211/2010-01-14/, consultato il 06.12.2024.