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Hemishofen

Com. SH, distr. Stein; (dopo il 1100: Hammingeshoven). Villaggio sul Reno situato ai piedi del Wolkensteinerberg, il cui territorio di estende verso nord fino all'Herrentisch. Pop: 327 ab. nel 1850, 376 nel 1900, 307 nel 1950, 271 nel 1970, 377 nel 2000.

La necropoli hallstattiana

Sul limite orientale della bassa valle della Biber, ai piedi dello Schienerberg, sorge un gruppo di tumuli hallstattiani, che attualmente è solo parzialmente visibile, ma un tempo era ben riconoscibile perché posto lungo un importante asse di transito. Il primo a segnalare i tumuli fu Ferdinand Keller (1836). Opere di scavo furono svolte da Johann Conrad Fehrlin (1846, 1856), dal pastore rif. Julius Müller (1874-75) e da Ferdinand Schalch (1894). Nel 1912-13 Joseph von Sury e Bertram Böschenstein effettuarono ulteriori scavi (senza autorizzazione). Vaste ricerche sul sito furono compiute nel 1943 da Walter Ulrich Guyan; altre indagini parziali risalgono agli anni 1967 e 1978.

La necropoli comprendeva almeno 35 tumuli. Sono attestate tombe a incinerazione e a inumazione dell'VIII-VI sec. a. C., ma anche sepolture successive risalenti al primo periodo di La Tène (V-IV sec. a.C.). Accanto alle persone, inumate nel loro costume, sono stati rinvenuti molti monili (fibbie, anelli, braccialetti, cinture), oggetti d'uso (coltelli, utensili da toeletta) e parti d'arma (frammento di spada in ferro, punta di lancia). In genere il corredo comprendeva anche vasi di ceramica contenenti cibi e probabilmente bevande. La ceramica, molto variegata, spec. nelle tombe più antiche è riccamente ornata di incisioni, di stampigliature e di pitture rossonere nello stile di Alb-Salem, mentre i vasi dei sepolcri più recenti sono meno decorati. Poiché le circostanze precise dei ritrovamenti sono documentate solo in rarissimi casi e i corredi rimasti sono incompleti, non è possibile ricostruire l'abbigliamento dei defunti né individuare il loro status sociale; finora non è stato localizzato il villaggio hallstattiano legato alla necropoli.

Il comune

Il convento di S. Giorgio a Stein am Rhein e i signori von Hohenklingen, titolari anche della bassa e alta giurisdizione, figuravano fra i maggiori proprietari di terre a H. Nel 1359 gli Asburgo acquistarono la metà dei diritti di bassa giustizia, ma nel 1362 li cedettero in pegno ai venditori; nel 1457 i diritti signorili su H. furono acquisiti da Stein am Rhein e nel 1484 H. finì sotto la protezione di Zurigo. Dal 1803 la località appartiene al cant. di Sciaffusa. Sul piano ecclesiastico ha sempre formato con Stein am Rhein la parrocchia di Stein-H. La scuola, costruita nel 1660, dapprima fu utilizzata soprattutto dai rif. di Ramsen, che non avevano diritto di praticare la nuova fede nel loro com., ma dal 1784 accolse solo fanciulli di H. Il nuovo edificio scolastico, risalente agli anni 1831-32, oggi ospita le classi elementari. L'1.5.1800 l'ala destra dell'armata franc. del Reno attraversò con 30'000 uomini il fiume a valle del villaggio. Nel 1875 venne eretto a monte di H. il ponte ferroviario della linea Etzwilen-Singen (oggi in uso solo come raccordo industriale), affiancato dal 1980 da un ponte stradale. Dal 1846 al 1863 fu in funzione una fabbrica che produceva surrogato di caffè derivato da radici di cicoria. Alla metà del XX sec. prese avvio la trasformazione di H. da villaggio contadino a com. residenziale.

Riferimenti bibliografici

  • W. U. Guyan, Das Grabhügelfeld im Sankert bei Hemishofen, 1951
  • G. Lüscher, «Unterlunkhofen und die hallstattzeitliche Grabkeramik in der Schweiz», in Antiqua, 24, 1993, 192-194
  • H. Tanner, Hemishofen, 1998
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Suggerimento di citazione

Hermann Tanner; Markus Höneisen: "Hemishofen", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 05.12.2007(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001286/2007-12-05/, consultato il 10.06.2023.