Com. SG, regione Sarganserland; (801-850: de Ripa Vualahastad; 1045: Vualastade; fino al 1952: Wallenstadt; rom.: Riva). Il com., situato al margine orientale del lago omonimo e alle pendici meridionali dei Churfirsten, comprende la cittadina storica di W. e i villaggi di Walenstadtberg, Tscherlach e Berschis. Pop: 1868 ab. nel 1850, 2994 nel 1900, 3349 nel 1950, 4532 nel 2000. Presso il Kleiner Alvier a Berschis è stata rinvenuta un'ascia in pietra del Neolitico. Uno sbarramento preromano sul Reischibe presso W. è attribuito alla pop. retica originaria. Un sito romano sul Sankt Georgenberg presso Berschis lascia supporre l'esistenza di un castrum romano (torre di guardia). La rilevanza di questo insediamento, posto lungo un'importante via di collegamento tra Zurigo e Coira e i passi alpini, è deducibile dal fatto che W. è attestato precocemente come punto di trasbordo dai trasporti lacuali a quelli su strada e come luogo di sosta. L'urbario della Rezia curiense (840 ca.) menziona attività commerciali e di pesca a W.
Fra il 1240 e il 1280 W. ottenne le franchigie e il diritto di mercato; nel 1282 è attestato per la prima volta uno scoltetto. Nel 1303 la bassa giurisdizione dipendeva dalla signoria asburgica di Windegg. Durante i mercati in primavera e in autunno (ciascuno di 14 giorni), l'alta giurisdizione era detenuta dai conti von Werdenberg-Sargans, nel resto dell'anno dagli Asburgo. Questi ultimi nel XIV sec. attribuirono a W. i villaggi di Oberterzen, Mols e Walenstadtberg, i cui ab. erano considerati borghesi esterni di W. In seguito all'arbitrato conf. del 1462, la circoscrizione giudiziaria di W. fu separata dalla signoria asburgica di Windegg e sottoposta quale baliaggio, insieme alle signorie di Freudenberg e Nidberg, alla giurisdizione dei sette cant. conf. (senza Berna). Con l'acquisizione della contea di Sargans nel 1483, l'intera regione venne integrata nel baliaggio di Sargans, amministrato fino al 1798 dai Conf. Il Consiglio cittadino di W. conservò comunque la bassa giurisdizione, mentre l'alta giustizia fu esercitata a Sargans dal balivo conf. Nel 1566 una "grande moria" fece 650 vittime in tre mesi, pari a ca. due terzi degli ab. di W. L'incendio del 1799 distrusse ca. un quarto della cittadina e costò la vita a 35 pompieri. Durante la Repubblica elvetica W. fece parte, con il Sarganserland, del cant. Linth. Alla costituzione del cant. San Gallo nel 1803, W. cedette gli abitati di Oberterzen e Mols a Quarten e acquisì in contropartita i villaggi di Tscherlach e Berschis da Flums. Il nuovo com. politico di W. fece parte fino al 2002 del distr. di Sargans. Da allora appartiene alla circoscrizione elettorale del Sarganserland.
La chiesa di W. è attestata per la prima volta nell'urbario della Rezia curiense. Alcuni scavi documentano tuttavia un edificio di culto più antico, probabilmente di epoca merovingia. Nel 1045 re Enrico III confermò l'appartenenza della chiesa al capitolo di Schänis; presumibilmente quest'ultima passò ancora nell'XI sec. all'abbazia di Pfäfers. I documenti menz. un prete secolare attorno al 1243. La nuova chiesa parrocchiale dei SS. Lucio e Florin fu consacrata nel 1306; la navata e il campanile, risalente all'XI sec., si sono conservati. I diritti di patronato erano detenuti dall'abbazia di Pfäfers. Benché sostenuta dal parroco Balthasar Vögeli e da suo fratello Kaspar Vögeli, scoltetto, nel 1521-26 la Riforma non si affermò. Nel 1523 Quarten, con Murg e Quinten, si separò dalla matrice di W. e divenne una parrocchia autonoma, a cui nel 1568 fu attribuito anche Oberterzen. Nel 1788 Mols si separò dalla parrocchia di W. Nel 1837, quando la soppressione dell'abbazia di Pfäfers (1838) era ormai imminente, fu istituito il com. parrocchiale catt. di W. A seguito dell'immigrazione, nel 1866 venne fondato quello rif. e nel 1903-05 fu costruita la chiesa rif.
I problemi di deflusso delle acque dal lago di W. dalla metà del XVIII sec. causarono frequenti inondazioni, che portarono a un lento impaludamento di W. e dei suoi dintorni e a un aumento delle malattie (malaria). Solo la correzione della Linth (1807-16) abbassò il livello delle acque di quasi 5 m e arrestò questa evoluzione. Nel 1837 comparvero i primi battelli a vapore. L'apertura della strada carrozzabile W.-Kerenzerberg-Mollis nel 1848 provocò tuttavia una forte diminuzione della navigazione lacustre, che si esaurì completamente con l'inaugurazione della linea ferroviaria Sargans-Weesen-Rapperswil (SG) nel 1859. Ne derivò una forte disoccupazione. Nel 1844-48 il com. patriziale di W. sostenne l'emigrazione di 36 fam. (ca. 165 persone) verso l'America del nord. Nel 1858 W. aderì alla corporazione della Seez (istituita nel 1855) per la bonifica della valle omonima. L'industrializzazione prese avvio solo dopo la realizzazione del canale della Seez, inizialmente con una tessitura di stoffe colorate (1862-1991) e con una fabbrica di calce (antesignana della fabbrica di cemento CKU Unterterzen), che pure chiuse i battenti. Nel 1862 sorse la piazza cant. di esercitazione e tiro, ampliata e trasformata nel 1875 nella scuola fed. di tiro di W. Nel 1914 la Conf. acquisì la piazza d'armi, che costituisce un'importante risorsa economica per W. Nel 1877 fu istituita l'azienda idrica di W., nel 1891 l'ospedale cant. di W. e nel 1895 la centrale elettrica del Töbeli. Nel 1909 venne inaugurato il sanatorio per malattie polmonari di Knoblisbühl a Walenstadtberg, trasformato nel 1976 nella clinica sangallese di riabilitazione per malattie alle vie respiratorie e sclerosi multipla e, nel 2011, nella Fondazione cliniche di Valens e Walenstadtberg. Negli anni 1960-70 W. conobbe un periodo di crescita economica, accompagnato da una forte attività edilizia. Accanto alle attività tradizionali (viticoltura, agricoltura, artigianato, piccola industria, centro di istruzione della fanteria), all'inizio del XXI sec. assumeva una crescente importanza il terziario, e in particolare il turismo con la navigazione sul lago di W., moderni impianti sportivi e per il tempo libero e il campeggio ai bordi del lago. W. dispone di un nucleo storico ben conservato con un museo locale e mantiene vive le tradizioni (intagliatori di maschere, carnevale).