Frauenfeld

Comune del canton Turgovia, capoluogo del cantone e dell'omonimo distretto di Frauenfeld. Situato su entrambe le sponde di una doppia ansa della Murg e sull'asse stradale tra Zurigo e Costanza, il comune comprende la città vecchia, i quartieri di Ergaten a ovest e Obere Vorstadt a est, le ex Ortsgemeinden di Langdorf, Kurzdorf, Huben, Herten e Horgenbach, l'insediamento di Murkart nonché dal 1998 l'ex Ortsgemeinde di Gerlikon e le località di Zelgli e Schönenhof, separate da Oberwil. Prima attestazione: Vrowinvelt (1246).

Frauenfeld: carta di situazione 2020 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2020 DSS.
Frauenfeld: carta di situazione 2020 (Geodati: Ufficio federale di statistica, Swisstopo, OpenStreetMap) © 2020 DSS.

Struttura demografica del comune di Frauenfeld

AnnoMedioevo1442
  80-120 lotti113 fuochi contribuenti
   
Anno18501870a18881900191019301950197019902000
Abitanti3 4445 1225 9967 7618 4598 79511 11417 57620 20421 954
Lingua          
tedesco  5 9377 4708 0458 52310 53514 29116 37718 295
italiano  322103271824052 4821 5201 036
altre  278187901748032 3072 623
Religione, confessione          
riformati2 8454 0304 4425 5635 9796 2647 5479 6899 9159 729
cattolicib5991 0791 5192 1882 3792 4753 4727 5588 3928 239
altri 29351010156953291 8973 986
di cui della comunità ebraica  56711121326118
di cui delle comunità islamiche       815141 043
di cui senza confessionec       748021 585
Nazionalità          
svizzeri3 2844 7815 3956 5567 1287 94110 37813 76515 64416 616
stranieri1603576011 2051 3318547363 8114 5605 338

a Abitanti: popolazione residente; religione e nazionalità: popolazione "presente".

b Compresi i cattolico-cristiani dal 1888 e al 1930; dal 1950 cattolico-romani.

c Senza appartenenza ad alcuna confessione o altra comunità religiosa.

Struttura demografica del comune di Frauenfeld -  Autori; censimenti federali

Dalla Protostoria alla fine dell'ancien régime

Le tombe a est di Langdorf, risalenti al periodo di La Tène, sono le più antiche testimonianze di insediamento. La strada romana tra Oberwinterthur e Pfyn attraversava la zona dell'attuale quartiere dell'Allmend. Due villae romane sorgevano a Thalbach e Oberkirch; il successivo abitato sembra si sia sviluppato attorno a quella di Oberkirch. Nell'alto Medioevo sulle sue rovine fu costruito un cimitero e probabilmente non più tardi del IX secolo la chiesa di Oberkirch. Forse già nel IX secolo, in seguito a una donazione reale, ma di sicuro nel XIII secolo, il territorio della futura Frauenfeld appartenne, in quanto parte della corte (Dinghof) di Erchingen (Langdorf e Kurzdorf), ai vasti possedimenti che l'abbazia di Reichenau aveva tra Eschikofen e Gachnang. Composta dalla corte centrale, da oltre 12 poderi, almeno un mulino e probabilmente anche la chiesa a Oberkirch, Erchingen formava un complesso curtense ancora relativamente compatto anche nel XIII secolo. Gli Asburgo vi detennero la bassa giustizia dal 1270.

Dal tardo XII secolo si ebbero nuovi rapporti di potere nel territorio della curtis. A Kurzdorf sorse una chiesa, filiale di Oberkirch; al più tardi alla fine degli anni 1220 sul territorio della futura città di Frauenfeld iniziò la costruzione di un dongione, ancora oggi visibile, che insieme al mulino del castello e a una cappella costituì probabilmente un ulteriore centro signorile. L'insediamento di Frauenfeld si sviluppò gradualmente nelle immediate vicinanze della fortezza, su terreno appartenente a Reichenau, verosimilmente dal secondo terzo del XIII secolo. Nell'area della futura città si stabilirono soprattutto servi provenienti da Reichenau e alcune famiglie nobili di cavalieri, vassalli di Reichenau e poi, in misura sempre più crescente, legati anche ai von Kyburg e agli Asburgo. Un cavaliere vicino ai von Kyburg fu, nel 1246, il primo a collegare il suo nome a quello di Frauenfeld; nei 30 anni successivi sono attestati parecchi cavalieri della cerchia dei von Kyburg che portarono il nome di von Frauenfeld. Non è tuttavia evidente se si trattasse, di volta in volta, di abitanti della fortezza di Frauenfeld, di nobili proprietari di case nell'abitato o di amministratori del baliaggio di Frauenfeld.

Frauenfeld è attestata per la prima volta come città nel 1286 e al più tardi da questo momento risulta integrata nella signoria territoriale asburgica. Il dongione fu in seguito a lungo nelle mani dei cavalieri von Frauenfeld-Wiesendangen. Il contesto politico, sociale ed economico della fondazione della città prima del 1286 non è chiaro: l'esistenza di legami fra i precedenti balivi di Frauenfeld e i von Kyburg, rispettivamente gli Asburgo, non è provata, così come non sono documentati eventuali diritti di signoria dei von Kyburg su Frauenfeld. Resta dunque non verificabile la tradizionale ipotesi storiografica secondo cui la città sarebbe stata fondata dai von Kyburg con la tacita approvazione di Reichenau. Altrettanto plausibile è l'ipotesi che la fortezza e forse un piccolo borgo esterno siano stati eretti da altri (forse su di un più antico complesso signorile), ad esempio da nobili della cerchia dei von Toggenburg, come i von Murkart o i von Hagenbuch. Quando, negli anni 1220, questi ultimi persero la loro influenza nella bassa valle della Murg, i von Kyburg e più tardi gli Asburgo riuscirono a conquistare gradualmente il controllo sui territori soggetti a Reichenau e sugli abitanti della fortezza. In questo contesto, il sostegno alla fondazione della città di Frauenfeld dalla metà del XIV secolo servì all'intensificazione del dominio signorile e alla formazione di un ceto nobiliare. Nel XIV secolo la città e il baliaggio di Frauenfeld dipesero amministrativamente da Kyburg. La fortezza di Frauenfeld assunse solo verso la fine del XIV secolo e per un certo periodo la funzione di sede signorile, quando, con il baliaggio di Kyburg dato in pegno e gli Asburgo intenti a consolidare la loro posizione in Turgovia, passò nelle mani di una delle più importanti famiglie della nobiltà rurale asburgica in Turgovia, i von Landenberg (fino al 1534). Posta sotto la protezione di un balivo imperiale dal 1415 al 1442, la città tornò temporaneamente all'Austria e nel 1460 passò definitivamente sotto il controllo dei sette cantoni confederati. Sotto il loro dominio, seguendo una tendenza già delineata durante il dominio austriaco e forse anche a causa di alcune particolarità del reclutamento delle truppe turgoviesi, la città si trasformò progressivamente nel centro dell'amministrazione confederata in Turgovia (baliaggi comuni). Fino al 1500/1515 e di nuovo dal 1712 accolse le sedute della Dieta federale e dal 1499 fu sede del tribunale. Dal 1504 il balivo di Turgovia risiedette a Frauenfeld (dal 1532 nel castello); egli era il protettore della città, per il resto sottoposta direttamente ai sette cantoni confederati.

Nel quadro di questi mutamenti del dominio signorile, l'antico borgo già nel XIII secolo si era trasformato in una città soggetta, in un primo tempo dotata di una fortificazione molto ridotta. Separate dalla fortezza dalle mura e dal fossato, le case di legno erano allineate lungo due strade principali e tre strade secondarie perpendicolari; non esisteva alcuna piazza centrale. L'estremo sudoccidentale era caratterizzato oltre che dalla fortezza dalla porta (Niedertor) e dallo Strasshof, quello nordoccidentale dalla chiesa e da una seconda porta (Oberturm); una fortezza, il cosiddetto Gachnanger Stock, dominava quello nordorientale e l'edificio dello Spiegelhof, con una terza porta (Holdertor), quello sudorientale. La fortificazione della città dovrebbe aver raggiunto il suo completamento nel XV secolo, anche se ancora nel 1460 le schiere di case sui lati esterni non risultavano protette (mura cittadine). Nel XVI secolo la maggior parte delle case in città fu edificata in pietra. I due incendi del 1771 e 1788 distrussero quasi tutte le abitazioni, cosicché l'apetto attuale della città vecchia è quello disegnato alla fine del XVIII secolo.

Veduta a volo d'uccello, da nord ovest, della parte della città all'interno delle mura prima dell'incendio del 1771. Olio su tela (1771) di artista sconosciuto tratto dal piano prospettico di Josef Bieg del 1762 (Museo nazionale svizzero, Zurigo, AG-176).
Veduta a volo d'uccello, da nord ovest, della parte della città all'interno delle mura prima dell'incendio del 1771. Olio su tela (1771) di artista sconosciuto tratto dal piano prospettico di Josef Bieg del 1762 (Museo nazionale svizzero, Zurigo, AG-176). […]
Veduta a volo d'uccello, da nord ovest, della città dopo l'incendio del 1771. Olio su tela realizzato nel 1771 da un autore sconosciuto (Museo nazionale svizzero, Zurigo, AG-177).
Veduta a volo d'uccello, da nord ovest, della città dopo l'incendio del 1771. Olio su tela realizzato nel 1771 da un autore sconosciuto (Museo nazionale svizzero, Zurigo, AG-177). […]

Al di là della sua importanza come sede balivale, nel Medioevo Frauenfeld poté assumere un numero limitato delle funzioni proprie di un centro regionale. Il tribunale cittadino, menzionato la prima volta nel 1296, allargò le sue competenze, originariamente di bassa giustizia, a casi di giustizia criminale fino al 1368. Nel XV secolo Frauenfeld acquisì, oltre a singoli baliaggi, diverse curtes circostanti e in particolare aree boschive, estendendo così il suo territorio fino a Kurzdorf, Felben, Strass, Gerlikon, Niederwil e Oberwil. Dal 1508 è attestato un ospedale e dopo il 1540/1543 ca. un cronicario. Anche sul piano ecclesiastico, l'importanza di Frauenfeld fu modesta: fino alla Riforma l'investitura degli ecclesiastici nella chiesa cittadina, documentata dal 1286, rimase formalmente di competenza di Reichenau. Fu solo nel 1595, con i cappuccini, che nella città si stabilì una comunità religiosa.

Le fonti permettono di seguire la formazione del comune dal tardo XIII secolo. Dal 1312 Frauenfeld fu retta da un balivo nominato dalla signoria territoriale e da un Consiglio di tre membri. In parallelo al declino del ruolo del balivo signorile e con l'accrescersi delle funzioni amministrative e di servizio svolte da abitanti di Frauenfeld per il balivo turgoviese, crebbe l'autonomia del Consiglio. Al più tardi dal secondo quarto del XV secolo i cittadini elessero, sotto la direzione del balivo della città, un Consiglio dei Tre, formato dallo scoltetto e da due Consiglieri. Questo organo si autocompletava con otto-nove uomini e formava il Piccolo Consiglio (o Consiglio dei Dodici), che doveva a sua volta ubbidienza allo stesso Consiglio dei Tre. Nel 1513 venne costruito un nuovo palazzo comunale. Gli atti del Consiglio (cancelliere), tramandati dal 1534, informano sulle attività delle autorità cittadine: nei casi giuridici complessi, ad esempio nei cambiamenti importanti che riguardavano i beni comunali, il Piccolo Consiglio, che si riuniva in sedute settimanali ed era il massimo organo amministrativo e di polizia, poteva convocare il Gran Consiglio, a sua volta composto dal Piccolo Consiglio e da 18 uomini da lui stesso scelti. Organo direttivo effettivo rimase però il Consiglio dei Tre, che aveva competenze al tempo stesso esecutive e giudiziarie. Nel 1712 la parità confessionale nel Piccolo Consiglio lasciò il posto a una rappresentanza proporzionale di otto riformati e quattro cattolici. A seguito di questo mutamento i cattolici si ritirarono da tutte le cariche cittadine fino al 1720.

Nel caso di Frauenfeld, la Riforma rese più difficile il successivo processo di formazione del comune. Malgrado che nel 1531 vivessero in città ancora solo 70 seguaci della vecchia fede, i cantoni sovrani cattolici imposero che la percentuale di cattolici tra le autorità di Frauenfeld non scendesse mai al di sotto del 33% e che lo scoltetto fosse alternativamente di una delle due confessioni. Per le questioni ecclesiastiche (parrocchia, comune parrocchiale) vi erano per ogni confessione un Grande e un Piccolo Consiglio, cui competeva anche la sorveglianza sulle due scuole cittadine. La chiesa cittadina e la chiesa di Oberkirch rimasero in un primo tempo paritarie; dal 1537 i riformati ebbero il diritto di eleggere autonomamente il loro pastore. La nuova chiesa cittadina della comunità riformata venne costruita solo nel 1645.

Fino al XV secolo la composizione della popolazione della città conobbe rapidi mutamenti: nell'arco di 30 anni i ruoli fiscali del XV secolo registrano per metà famiglie nuove; dal 1460 sono attestati borghesi esterni nobili, ecclesiastici e non nobili. Nel Medioevo e ancora nell'età moderna Frauenfeld era una città dal volto rurale, i cui abitanti vivevano per la maggior parte di agricoltura. Al più tardi dal 1340 ca. ciò fu il caso anche dell'élite locale, che abbandonò gradualmente le cariche nell'amministrazione asburgica e acquisì sempre più entrate (rendite) da feudi di Reichenau. Prima del 1440 questo patriziato cittadino fondò la Società dei Konstabler. Nel 1424 si unirono in una corporazione, con relativa taverna (Trinkstube), anche gli altri cittadini. Nel Medioevo non si formò un artigianato influente e organizzato in modo corporativo; mancavano alcune premesse indispensabili, quali la presenza di un mercato (attestato solo nel 1492; nel 1568 seguì la concessione per un nuovo mercato) e di privilegi doganali (concessi dal 1538 e mai molto lucrativi). Anche la posizione sul collegamento viario Zurigo-Costanza non sembra aver dato impulsi economici di rilievo; un indizio in tal senso è pure la tarda menzione (inizio del XVI secolo) del ponte sulla Murg.

In epoca moderna si chiusero verso l'esterno sia il patriziato amministrativo di recente formazione, che trovò molteplici possibilità di carriera al servizio dei balivi confederati, sia (e in misura ancora maggiore) la cittadinanza nel suo complesso. Gli esponenti delle classi dirigenti si orientarono decisamente verso le opportunità offerte dai servizi amministrativi dei sette cantoni confederati e in parte ottennero diplomi papali o imperiali di nobiltà. All'inizio del XVI secolo la cittadinanza incominciò a riscuotere una tassa di ammissione. Dal 1580 rese più difficile l'acquisizione dello status di borghese esterno; nel 1606 venne rinnovato il divieto di accesso alla cittadinanza, evidentemente introdotto in precedenza. I dimoranti erano gravati da un cosiddetto diritto perpetuo di prelazione (riservato ai cittadini) e dal divieto di accedere a certe professioni già esercitate da cittadini. Nel 1642 le Trinkstuben dei Konstabler e della società dei cittadini si unirono a formare la nuova Società dei Konstabler, che assunse anche compiti in materia di formazione degli artigiani. Dal 1685 si formarono infine 16 corporazioni, il cui primo obiettivo era l'eliminazione della concorrenza esterna. Nel XVIII secolo questo isolamento ostacolò fortemente una precoce industrializzazione del territorio cittadino, limitandola ad alcune aziende dell'industria serica (seta) insediate nei sobborghi.

Dal XIX secolo a oggi

Nel XVIII secolo Frauenfeld ospitò spesso le sedute della Dieta federale. La Costituzione elvetica del 1798 designò Frauenfeld quale capoluogo del nuovo canton Turgovia, sorto dal baliaggio comune degli otto vecchi cantoni. Il ruolo guida rivendicato dall'antica sede balivale, vicina al confine con il canton Zurigo, non fu però indiscusso: oltre a Winterthur e Costanza, che attorno al 1800 si sarebbero volentieri messe alla guida del nuovo cantone, Frauenfeld si trovò confrontata con la forte rivalità di Weinfelden, situata nel centro geografico del cantone e allora alla testa del movimento di liberazione turgoviese; è per questa rivalità, ancora oggi percettibile, che dal 1832 il parlamento cantonale alterna ogni sei mesi la sede di riunione tra Frauenfeld e Weinfelden. Il rivolgimento politico attorno al 1800 interruppe l'isolamento della città, con l'apertura dell'accesso alla cittadinanza (1807) e la demolizione delle porte cittadine (1808-1834); furono fondate la società del Casino (1807) e la Società economica (1808) e riorganizzata la Società dei Konstabler (1810), sciolta nel 1798. Nel 1798 apparve il Wochenblatt für den Kanton Thurgau (dal 1809 Thurgauer Zeitung). Bernhard Greuter, che nel 1805 aveva aperto a Frauenfeld una filiale della sua tintoria tessile di Islikon, nel 1813-1816 fece colmare il fossato attorno alla città e costruire la passeggiata, simbolo della nascita di una vita pubblica borghese nella piccola città che durante l'Elvetica era stata colpita dall'occupazione militare, da requisizioni e nel 1799 da una battaglia.

Particolare della pianta d'insieme in scala 1:3000 realizzata nel 1871 da U. Gentsch (Zentralbibliothek Zürich, Abteilung Karten und Panoramen).
Particolare della pianta d'insieme in scala 1:3000 realizzata nel 1871 da U. Gentsch (Zentralbibliothek Zürich, Abteilung Karten und Panoramen). […]

L'organizzazione definitiva della Munizipalgemeinde di Frauenfeld e delle sei Ortsgemeinden che vi appartenevano, cioè Frauenfeld, Langdorf, Kurzdorf, Herten, Horgenbach e Huben, ebbe luogo nel 1812. In una prima fase il comune patriziale rimase il motore della vita politica; dagli anni 1830 incontrò la crescente concorrenza dell'assemblea degli Ansassen e della Ortsgemeinde. Nel 1849 alla città furono assegnate le frazioni di Aumühle e Schönenhof. Nel 1854 la Ortsgemeinde si dotò per la prima volta di statuti, e nel 1859 regolò le reciproche relazioni con il comune patriziale, cui succedette in maniera definitiva nel 1871. Nel corso della spartizione dei beni comuni il comune patriziale poté conservare la maggior parte del proprio patrimonio, tra cui figurava anche il palazzo comunale, costruito da Joseph Purtscher nel 1793 e completamente restaurato negli anni 1900-1906 e 1980-1983. Grazie al patrimonio e alle istituzioni gestite (ad esempio la casa per anziani dello Stadtgarten, aperta nel 1957), ma anche perché ente organizzatore dell'elite locale, il comune patriziale, corporazione di diritto pubblico, gode ancora di un considerevole influsso.

Nel 1919 la Munizipalgemeinde e le sei Ortsgemeinden vennero riunite in un'unica entità politica, la cosiddetta Einheitsgemeinde. Da allora, la «Grande Frauenfeld» venne retta da un consiglio comunale di 19 membri, eletti con il sistema maggioritario, e da una commissione municipale di esame preliminare, composta da cinque membri. Nel 1922 la votazione alle urne sostituì l'assemblea comunale. L'ordinamento comunale del 1946 creò come organo legislativo un consiglio comunale di 40 membri, eletto secondo il sistema proporzionale, e come esecutivo un municipio di cinque membri (autorità comunali); l'ordinamento comunale fu sottoposto a revisione nel 1979 e nel 1995.

Nel XIX secolo sorsero due grandi aree industriali lungo i canali della Murg, già utilizzati in precedenza dalle manifatture. Nel 1835 i figli di Bernhard Greuter acquistarono l'area del mulino del castello sulla sponda destra, trasferirono la sede principale della ditta a Frauenfeld e trasformarono la tintoria (la cosiddetta Rotfarb) in una grande azienda, che attorno al 1865 dava lavoro a ca. 600 persone. Dopo la chiusura nel 1881, i fratelli Brauchlin di Wigoltingen vi installarono una fabbrica di scarpe (1890-1931); da allora l'area viene utilizzata sia dall'industria e dall'artigianato, sia dall'amministrazione e dai servizi. Fino al 1850 ca. sui terreni della sponda sinistra si candeggiavano i tessuti; più tardi Michael Maggi vi gestì un mulino (Neumühle). Nel 1867 Friedrich von Martini e Heinrich Tanner rilevarono il mulino e trasferirono la loro fabbrica di macchinari, fondata nel 1860, nella Bleiche. Con la fabbricazione di piegatrici, pinzatrici, cucitrici, motori a gas, viti, fucili, automobili e altro, la ditta Martini ebbe fama internazionale fino alla sua vendita nel 1906. Da essa derivarono diverse altre industrie: la ferriera di Frauenfeld (1908-1983), le fabbriche di automobili di Frauenfeld (fino al 1916) e Saint-Blaise (fino al 1934) e la fabbrica di macchine per la legatura di libri a Felben-Wellhausen.

Veduta verso sud degli stabilimenti industriali che dalla fine del XVIII secolo occuparono progressivamente l'area dove in precedenza veniva effettuata la candeggiatura. Fotografia di autore anonimo realizzata nel 1927 (Stadtarchiv Frauenfeld).
Veduta verso sud degli stabilimenti industriali che dalla fine del XVIII secolo occuparono progressivamente l'area dove in precedenza veniva effettuata la candeggiatura. Fotografia di autore anonimo realizzata nel 1927 (Stadtarchiv Frauenfeld). […]

Centro industriale regionale, attorno al 1900 la Munizipalgemeinde contava oltre 1400 impieghi in fabbrica; Brauchlin e Martini da soli occupavano insieme ca. 750 persone. Le tre fabbriche tessili Altermatt, Zwicky e Murkart contavano più di 100 dipendenti. Tra i principali settori di crescita figuravano l'industria alimentare e di generi voluttuari (ad esempio nel 1897 la fabbrica di conserve alimentari Sulzberger, dal 1906 Hero) e l'industria metalmeccanica. Anche nel XX secolo, quando a Langdorf (anche Frauenfeld-Ost) e a Kurzdorf sorsero nuovi quartieri industriali, il settore secondario riuscì a lungo a mantenere la sua vitalità (1941: 66%; 1980: 47%; 2000: 26%). Di importanza sovraregionale erano la casa editrice e tipografia Huber, la fabbrica di abrasivi SIA (Schweizer Schmirgel- & Schleifindustrie), la fabbrica di prodotti d'alluminio Sigg, installata nell'ex Walzmühle Frauenfeld (1832-1872), la ditta di costruzioni in metallo Tuchschmid, l'azienda chimica Tanner (1887-1991), la Baumer Electric (dal 1952) e la fabbrica di zucchero (dal 1963). All'espansione industriale contribuirono oltre alla forza idrica della Murg anche le linee ferroviarie da Zurigo a Romanshorn (1855) e da Frauenfeld a Wil (SG, 1887). Con la costruzione dell'officina del gas (1878), della centrale idrica (1885-1889) e di quella elettrica (1907) si creò un'infrastruttura urbana moderna che incluse anche Kurzdorf e Langdorf; Herten, Horgenbach e Huben hanno invece conservato il loro carattere rurale fino al XX secolo avanzato.

Frauenfeld ricevette importanti impulsi dalla costruzione della caserma, finanziata dal comune patriziale (1862-1865), e dalla piazza d'armi federale per l'artiglieria nella piana della Thur (Grosse Allmend). Tra il 1860 e il 1870 il numero degli abitanti della Munizipalgemeinde aumentò del 31%, e da allora l'esercito divenne un regolare datore di lavoro per la manifattura e l'industria locali. Nel 1886, a causa del forte impegno finanziario, il comune patriziale vendette la caserma alla Confederazione; ampliato nel 1931-1933, l'edificio venne poi sostituito dalla caserma di Auenfeld, realizzata in cinque tappe tra il 1983 e il 2000. L'importanza economica della piazza d'armi, colpita a metà degli anni 1990 dalla soppressione di posti lavoro dovuta alla riforma dell'esercito, si rispecchia, fra l'altro, nella rilevanza quantitativa dell'industria alberghiera. In generale, la presenza militare è stata bene accolta dalla popolazione, nonostante sporadici conflitti, ad esempio in occasione dell'ampliamento della piazza d'armi nel 1953.

Malgrado la notevole presenza di fabbriche industriali e, dal 1909, del Segretariato operaio cantonale, Frauenfeld non fu mai considerata una città operaia; diversamente che ad Arbon, Kreuzlingen o Weinfelden, a Frauenfeld praticamente non vi furono scioperi. Ciò dipese soprattutto, oltre che dall'importanza dell'artigianato e dalla presenza dell'esercito, dalla funzione di capoluogo del cantone. L'amministrazione cantonale, sviluppatasi dal 1803, era di dimensioni ridotte, tanto che fino al trasferimento nel palazzo governativo, costruito nel 1868 da Johann Joachim Brenner, poté trovare posto in edifici già esistenti, come l'antica cancelleria e il castello (proprietà del cantone nel periodo 1803-1867 e dal 1955). In un primo momento il capoluogo non fu preso in considerazione nemmeno in occasione della nascita di istituzioni cantonali: l'ospedale sorse a Münsterlingen, la scuola magistrale a Kreuzlingen, la Banca cantonale a Weinfelden e la centrale elettrica ad Arbon. A Frauenfeld, sede del governo e dei tribunali, viveva tuttavia un numero consistente di giuristi, insegnanti, medici e pastori, che anche associazioni come la Società di utilità pubblica e istituzioni come la Banca ipotecaria turgoviese (1852), la scuola cantonale (1853) e le Chiese contribuivano a infoltire, rinsaldando nel contempo l'elemento borghese: Frauenfeld rimase in genere saldamente in mano ai radicali. Attorno al 1900, anche grazie all'immigrazione italiana, guadagnarono influenza i democratici (Partito democratico), i membri della Società del Grütli e i cattolici; questi ultimi diedero un chiaro segno della rafforzata consapevolezza di sé con la costruzione nel 1906 della chiesa di S. Nicolao di Albert Rimli. Il dominio dei radicali (Partito radicale democratico, PRD) o del cosiddetto blocco borghese fu interrotto unicamente nelle elezioni comunali del 1946, quando i cristiano-sociali (Movimento cristiano-sociale) si allearono temporaneamente con il Partito socialista (PS).

Quarto concorso ippico di Pentecoste a Frauenfeld, 6 giugno 1922. Film muto, 35 mm, di Willy Leuzinger (Cinémathèque suisse, Collezione Cinema Leuzinger, segnatura 5; copia di consultazione Memobase ID CS-13_2).
Quarto concorso ippico di Pentecoste a Frauenfeld, 6 giugno 1922. Film muto, 35 mm, di Willy Leuzinger (Cinémathèque suisse, Collezione Cinema Leuzinger, segnatura 5; copia di consultazione Memobase ID CS-13_2). […]

La crescita della popolazione tra il 1950 e il 1970 portò alla nascita di nuovi quartieri e al graduale estendersi della città fino a inglobare le vecchie Ortsgemeinden. Ciò rese necessario uno sviluppo dell'infrastruttura: nel 1952 entrarono in vigore il regolamento edilizio e il piano regolatore (sottoposto a revisione nel 1968), nel 1959 fu costruito l'impianto sportivo, nel 1969 l'impianto di depurazione delle acque, nel 1972 la pista di pattinaggio, nel 1973 la piscina coperta e all'aperto, nel 1974 l'allacciamento al gas naturale; nello stesso periodo furono realizzati numerosi nuovi edifici scolastici. Nell'integrazione dei nuovi arrivati e nella vita pubblica in generale ebbero un ruolo importante le associazioni di quartiere, le numerose società sportive e di musica e quelle volte all'organizzazione di concerti e spettacoli teatrali. Fino al 1970 gli immigrati stranieri provenivano per la maggior parte dall'Italia, dopo il 1980 dal Portogallo e dalla ex Iugoslavia; alcuni gruppi si sono organizzati in associazioni patriottiche e culturali. Grandi manifestazioni ricorrenti, come il concorso ippico di Pentecoste (dal 1919), la corsa pedestre militare (dal 1934), le gare di motocross (dal 1960), il concerto Openair Frauenfeld (dal 1987), ma anche il centro culturale Eisenwerk, aperto nel 1987 in una fabbrica in disuso, richiamano un pubblico anche da fuori regione.

Dal 1980 il comune ha effettuato considerevoli investimenti per introdurre un servizio di bus urbano, per la costruzione o il rinnovo di case per anziani, per la fusione delle aziende comunali e per il risanamento di strutture per il tempo libero. Il continuo sviluppo della popolazione indica che in presenza di una mobilità crescente, professionalmente orientata verso Winterthur e Zurigo e culturalmente verso i centri di Zurigo, San Gallo e Costanza, la «città nel verde» rimane attrattiva.

Riferimenti bibliografici

  • Pupikofer, Johann Adam: Geschichte der Stadt Frauenfeld von ihrer ältesten Zeit bis auf die Gegenwart. Festschrift auf den hundertsten Erinnerungstag der Feuersbrunst vom 19. Heumonat 1771, 1871.
  • Leisi, Ernst: Geschichte der Stadt Frauenfeld, 1946.
  • Knöpfli, Albert: Der Bezirk Frauenfeld, 1950, pp. 46-189 (Die Kunstdenkmäler des Kantons Thurgau, 1).
  • Inventario svizzero di architettura, 1850-1920, vol. 4, 1982, pp. 71-162.
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  • Luginbühl, Marianne: Frauenfeld in alten Drucken, 1996.
  • Stercken, Martina; Güntert, Gabriela: Frauenfeld, 1997 (Historischer Städteatlas der Schweiz, 1-2).
  • Hux, Angelus: Von der Lateinschule zur Oberstufe. Geschichte der Sekundarschule Frauenfeld im Rahmen des Frauenfelder Schulwesens, 2002.
  • Hux, Angelus: Die katholische Pfarrei Frauenfeld. Vom Mittelalter bis zur Gegenwart, 2004.
Link
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Suggerimento di citazione

Erwin Eugster; Gregor Spuhler; Beat Gnädinger: "Frauenfeld", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 15.01.2021(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/001898/2021-01-15/, consultato il 20.04.2024.