Ex comune del canton Ticino, distretto Bellinzona, dal 2017 aggregato con Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant'Antonio e Sementina al comune di Bellinzona. Il villaggio di Gorduno è situato sulla sponda destra del Ticino a nord di Bellinzona. Prima attestazione: medius locus de Gorduno (1182). Popolazione: 400 abitanti nel 1591, 262 nel 1801, 299 nel 1850, 426 nel 1900, 467 nel 1950, 621 nel 2000, 695 nel 2010, 813 nel 2016.
La località, abitata sin da epoche preistoriche, è nota per la contesa tra Como e la chiesa di Milano risolta dalla sentenza del 1202 che assegnava a Como la chiesetta dei SS. Carpoforo e Maurizio nel castello detto di Gnosca, situato però nel territorio di G. in posizione strategica presso il fiume Ticino. Nel tardo ME G. (che comprendeva pure la frazione montana di Sassa) figurava nell'elenco dei com. del contado bellinzonese; nel 1374, con Gnosca, era sottoposto a un podestà nominato dai canonici milanesi. Lo smembramento dalla plebana bellinzonese avvenne negli anni 1538-83 e le funzioni parrocchiali passarono dalla chiesa nel castello a quella del villaggio, dei SS. Rocco e Sebastiano. Dalla valle di G. si estraevano già nel ME rubini (donde il nome di gordunite dato alla roccia eruttiva contenente granato). Nel territorio sono state costruite negli ultimi decenni del XX sec. numerose abitazioni e la località, da agricola, si è trasformata ampiamente in residenziale.