Ex comune del canton Ticino, distretto Bellinzona, dal 2017 aggregato con Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo e Sementina al comune di Bellinzona. Il territorio comunale comprendeva diverse frazioni, tra cui Carena (958 m), situate su terrazzi del versante destro dell'alta valle Morobbia. Popolazione: 550 abitanti nel 1653, 300 nel 1761, 688 nel 1850, 763 nel 1870, 599 nel 1900, 346 nel 1950, 168 nel 2000, 207 nel 2010, 233 nel 2016.
È stato rinvenuto un sepolcro risalente alla prima età del Ferro (750-400 a.C.). La squadra o frazione di S. fece parte dell'antico com. medievale e dal 1803 del com. politico di Vallemorobbia; nel 1831 divenne com. autonomo. Dipendente dalla chiesa matrice di Bellinzona fino al 1600, S. divenne una parrocchia autonoma attorno al 1680. La chiesa parrocchiale dei SS. Antonio Abate e Abbondio, menz. nel 1371, fu ricostruita nel XVI sec. L'economia era basata sulla pastorizia, sull'agricoltura e sull'emigrazione. Nel 1464 fu avviata l'estrazione di minerale ferroso dalle miniere di Carena che, a fasi alterne e con cambiamenti di proprietà, proseguì fino al 1831. Sul territorio di S. è situato l'alpe di Giumello, di proprietà del cant. (Ist. agrario cant. di Mezzana). Nel 2000 oltre i tre quarti della pop. attiva erano pendolari in uscita, spec. verso Bellinzona.