Com. TI, distr. Lugano. Villaggio situato sulla sponda sinistra del fiume Vedeggio, vicino allo svincolo autostradale di Lugano-Nord; (1004: Cadampinus). Pop: 157 ab. nel 1850, 254 nel 1900, 309 nel 1950, 898 nel 1970, 1317 nel 2000. Proprietà della fam. dei Totonidi di Campione, le terre di C. furono donate nell'844 all'abbazia di S. Ambrogio di Milano; a C. vi erano pure beni dell'abbazia di S. Pietro in Ciel d'Oro di Pavia (confermati nel 1004) e del capitolo della cattedrale di Como. La chiesa dei SS. Gervasio e Protasio (attestata dal XIV sec.) venne aggregata nel 1468 alla parrocchia di Lamone; nel 1910 divenne vicariato. I diritti di pastura che C. deteneva con Lamone sull'alpe di Traverno e Guzzala furono ceduti a Isone nel 1507. Le annose vertenze territoriali con Lamone furono regolate nel 1887. Nel passato C. era una comunità agricola i cui redditi venivano integrati dai proventi dell'emigrazione e dallo sfruttamento di alcune cave di sabbia. In tempi recenti sono sorti insediamenti industriali e commerciali nella zona pianeggiante lungo il Vedeggio e l'autostrada; attualmente prevalgono le attività legate al settore secondario (36 stabilimenti con 948 persone occupate nel 2001) rispetto a quelle del terziario (75 stabilimenti con 531 persone occupate nel 2001). La pop. (30% di stranieri nel 2000) è triplicata nel dopoguerra.
Riferimenti bibliografici
- G. Sarinelli, Lamone Cadempino, 1941 (19762)
Classificazione
Entità politiche / Comune |