Comune del canton Ticino, distretto Lugano, situato sullo spartiacque tra valle del Vedeggio e valle del Cassarate, collegate da una strada a sud di Cureglia. Prime attestazioni: Curea, Curilia (1335). Popolazione: 35 fuochi nel 1591, 200 abitanti nel 1696, 218 nel 1769, 175 nel 1801, 277 nel 1850, 304 nel 1900, 335 nel 1950, 1219 nel 2000, 1312 nel 2010, 1421 nel 2020.
Nel 1468 Comano si staccò dalla parrocchia di Lugano, integrando anche C., che divenne parrocchia indipendente solo nel 1594. La chiesa parrocchiale di S. Cristoforo, menz. già nel 1420, subì importanti trasformazioni nel XIX sec.; l'oratorio di S. Maria del Buon Consiglio risale al XVIII sec. A C., villaggio a carattere prevalentemente agricolo (viticoltura, formaggeria sociale), vi sono le dimore fatte edificare nei sec. XVI e XVII da alcune fam. notabili (Caresana, Rinaldi, Saroli, Tarilli, Brilli), legate a una prestigiosa emigrazione artistica. Il processo di suburbanizzazione dell'agglomerato di Lugano e l'insediamento degli studi televisivi a Comano hanno favorito una rapida crescita della pop.: tra il 1950 e il 2000 il numero degli ab. del com. è quasi quadruplicato, con un conseguente sviluppo edilizio anche al di fuori del nucleo tradizionale.