Comune del canton Ticino, distretto Lugano. Il comune è formato da due abitati principali, disposti lungo l'antica strada che portava al Monte Ceneri. Prime attestazioni: Medio Vico, Vira (1335). Popolazione: 775 abitanti nel 1591, 345 nel 1801, 465 nel 1850, 467 nel 1900, 493 nel 1950, 828 nel 1990, 938 nel 2000, 1159 nel 2010, 1378 nel 2020.
Il recente ritrovamento di una stele con iscrizioni in alfabeto nord-etrusco fa supporre che la località fosse abitata già in epoca preromana. Un'indagine archeologica svolta nel 1990 ha permesso di verificare l'esistenza, sotto la chiesa parrocchiale di S. Abbondio di M., di una necropoli romana a cremazione e di tutta una serie di successivi sviluppi edificatori: da una chiesetta in legno del VI sec. fino all'ultima importante trasformazione attuata in epoca barocca. Si ritiene che nell'alto ME la località fosse una curtis, comprendente la villa (Vira), il vicus di mezzo (Mezzovico) e Sigirino. Nel ME appartenne alla circoscrizione territoriale della val Carvina, comprendente i villaggi dell'alto Vedeggio a partire da Sigirino e il cui centro civile e spirituale era Bironico. M. e Vira, da sempre formanti un unico com., sono invece divisi dal punto di vista spirituale dal 1838, quando la chiesa di S. Antonio di Vira fu eretta a parrocchiale. Facente capo alla parrocchia di M., la chiesa coparrocchiale di S. Mamete, di impianto romanico, è stata ampliata nel XII, XV e XVI sec. La tradizionale economia agricola comprendeva lo sfruttamento di alpi e di numerosi maggenghi. Negli ultimi decenni del XXI sec., nella vasta area pianeggiante del territorio com., attraversata dal fiume Vedeggio, dall'autostrada, dalla strada cant. e dalla ferrovia, si è avuto un notevole incremento degli insediamenti per attività industriali e commerciali. Il fenomeno è da inserire nello sviluppo della fascia suburbana luganese che risale il Vedeggio ed è sostenuto dalla vicinanza del raccordo autostradale e della stazione ferroviaria di Rivera.