Ex comune del canton Ticino, distretto Lugano, dal 2004 aggregato con Breganzona, Cureggia, Davesco-Soragno, Gandria, Pambio-Noranco, Pregassona e Viganello al comune di Lugano. Situato ai piedi del monte San Salvatore, Pazzallo comprendeva, tra le altre, le frazioni di Capo San Martino e Carzo. Prime attestazioni: Paciallo (932), Pazallo (1335). Popolazione: 110 abitanti nel 1591, 131 nel 1850, 154 nel 1900, 297 nel 1950, 848 nel 1980, 1162 nel 2000, 1214 nel 2003.
Scavi condotti a Carzo nel 1966 hanno portato alla luce tre tombe della seconda età del Ferro, dotate di corredo. Nel ME con Pambio-Noranco (oggi com. Lugano) e Calprino (com. Paradiso) faceva parte del concilio di S. Pietro di Pambio (1335); questa comunanza sopravvisse fino al 1888 (consorzio dei quattro com.). Passato sotto il dominio conf. P. fu attribuito al baliaggio di Lugano e poi al distr. omonimo (dal 1803). Sul piano ecclesiastico dipese e dipende tuttora da Pambio-Noranco. Nel 1686 P. si sottrasse all'obbligo di contribuire alla manutenzione della chiesa di S. Lorenzo di Lugano. La località di San Martino (frazione di P. dal 1863, in precedenza in territorio it.) era denominata anche Forca di San Martino perché durante l'epoca moderna vi si eseguivano impiccagioni (l'ultima volta nel 1804). L'economia tradizionale era basata sulla viticoltura, l'agricoltura e la bachicoltura. A P. si trova la stazione intermedia della funicolare del monte San Salvatore (costruzione nel 1890). Nel 1899 grazie allo sfruttamento della sorgente di Molago fu inaugurato l'acquedotto, che serve tuttora le località limitrofe. Dagli anni 1970-80 P. ha conosciuto un notevole incremento demografico, legato alla creazione di quartieri residenziali.