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Goumoens-la-Ville

Ex comune VD, distretto Gros-de-Vaud, dal 2011 forma con Eclagnens e Goumoens-le-Jux il comune di Goumoëns; (1228: Guimuens li Vila). Pop: 40 fuochi nel 1416, 64 membri della comunità nel 1764, 336 ab. nel 1803, 443 nel 1850, 449 nel 1900, 392 nel 1920, 384 nel 1950, 611 nel 2000. G. fece parte della signoria di Goumoens fino alla sua divisione nel XIII sec., e in seguito formò una signoria distinta. I nobili di G. erano vassalli del vescovo di Losanna per una parte dei loro beni. Il capitolo di Losanna aveva a G. qualche possedimento. G. contava due castelli: il Châtel-Dessus, della signoria di Goumoens-le-Jux, oggi divenuto locanda, e il Châtel-Dessous, del signore di G., divenuto un centro socio-sanitario. Dal 1476 al 1798 G. fece parte del baliaggio comune di Orbe ed Echallens, poi del distr. di Echallens (fino al 2006). Alla fine del XVIII sec. la comunità, amministrata dall'assemblea com., ebbe numerosi conflitti con il proprio signore. G. ospitava una corte di giustizia che funzionava come corte dei feudi. Nel XII sec. la parrocchia comprendeva Villars-le-Terroir, Echallens, Oulens-sous-Echallens e Penthéréaz (fino alla fine del sec.). La chiesa di S. Teodulo dipese dall'abbazia di Montbenoît (diocesi di Besançon) dalla metà del XII sec. al 1476, poi da quella del Lac de Joux (fino al 1536). Gli ab. aderirono alla Riforma solo nel 1575, dopo il "Plus" (voto che aboliva la messa). La comunità rif. comprendeva Goumoens-le-Jux e Penthéréaz. Nel 1888 G. fu uno dei primi com. vodesi a dotarsi di una scuola secondaria (primaria superiore). Il villaggio è rimasto agricolo (cerealicoltura, barbabietole da zucchero, colza, allevamento). Dal 1962 al 1979 è stata eseguita la ricomposizione parcellare.

Riferimenti bibliografici

  • A. Veillon, Les origines des classes primaires supérieures vaudoises, 1978
  • AA. VV., Le district d'Echallens, 1985

Suggerimento di citazione

Marianne Stubenvoll: "Goumoens-la-Ville", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 06.02.2017(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002367/2017-02-06/, consultato il 20.06.2025.