Com. VD, distr. Jura-Nord vaudois, situato su un altopiano che domina la valle del Mujon, affluente della Thielle; (972/973: Rancias). Pop: 80 fuochi nel 1684, 385 ab. nel 1764, 518 nel 1850, 493 nel 1900, 412 nel 1950, 314 nel 1970, 419 nel 2000.
Dalla Preistoria all'alto Medioevo
Dalla metà del XIX sec. Frédéric Troyon, Gustav von Bonstetten ed Edouard Mabille portarono alla luce alcuni tumuli della cultura di Hallstatt a Champs des Bois, nella zona di Bois du Vuavre e a Le Montet. La sepoltura di Champs des Bois fu la prima a essere indagata con criteri scientifici nel cant. Vaud: coperta da un'imponente massa di pietre, la tomba centrale conteneva i resti di un carro, un bacile in bronzo, la fibbia di una cintura e un pugnale in ferro risalenti al periodo finale della cultura di Hallstatt, come pure una tomba secondaria del La Tène antico con una fibula. A Pra Técoz nel 1861 furono rinvenute tre inumazioni del La Tène antico con una fibula e numerose sepolture senza corredo. A Vy-des-Buissons vennero scoperte nel 1945 due pietre cuppelliformi, risalenti forse al Neolitico, e in seguito, nel corso degli scavi del 1974-76, un focolare e oggetti in ceramica del Neolitico antico o medio, una fossa adibita a silo con ricchi resti animali e ceramiche della cultura di La Tène, un'inumazione con una fibula e un gruppo di tombe con corredo del La Tène antico (fibula, collare e anello con scanalature). Nella località di Sur-la-Cheneau fu ritrovata nel 1974 una struttura (forse un fossato di cinta) protostorico con ceramica del Neolitico finale (cultura del bicchiere campaniforme) e del La Tène. Gli scavi di Champ-Vully (1974-81), contemporanei allo sfruttamento delle cave di ghiaia, rilevarono la presenza di un importante abitato dell'inizio dell'età del Bronzo medio: vennero portati alla luce diverse centinaia di fori di pali e fosse (resti di edifici), una grande quantità di ceramiche (vasi interi), una punta di freccia e un frammento di falce, così come - in uno strato più antico - un vasto insediamento e attrezzi litici della cultura del bicchiere campaniforme. Nel territorio di R. sono state rinvenute solo poche vestigia dell'epoca romana (tegole, ceramiche). Presso Champ-Vully si trova una necropoli dell'alto ME e presso Le Crêt du Châtelard un'altura fortificata forse medievale.
Comune
Attestato dal X sec., R. era la principale località della signoria di Les Clées. Nel 1539 Jacques de Gallera, donzello e cittadino di Les Clées, vendette a Berna la giurisdizione (métralie) di R., acquisita dalla sua fam. nel 1286. Durante il dominio bernese (1536-1798) R., integrato nel baliaggio di Yverdon (castellania di Les Clées), fu sede di una corte di giustizia. In seguito il com. fece parte del distr. di Orbe (1798-2006). La chiesa di S. Sulpizio, parrocchiale dal 1228 (che ebbe per filiale la cappella di Valeyres-sous-R.), restaurata nel 1896, ha conservato alcuni elementi del XV sec. La casa parrocchiale risale al 1541. La parrocchia di R. comprendeva L'Abergement, Sergey e Valeyres-sous-R., e inoltre, fino al 1662 e nel 1846-49, Montcherand. Dal 2000 R. e Valeyres-sous-R. fanno parte del com. parrocchiale di Baulmes-R. Nel 1548 il villaggio fu distrutto da un incendio. Sul territorio com., che si estende su diversi livelli, erano praticate la viticoltura, l'agricoltura, l'economia forestale e l'alpicoltura. Una cooperativa lattiera fu fondata nel 1889. Nel 2005 il settore primario offriva ancora il 45% degli impieghi a R. L'apertura dell'A9 (1989) ha accelerato la trasformazione del com. in un centro residenziale. Il Mont Suchet (1588 m) e la zona di estivazione di La Mathoulaz sono mete turistiche.
Riferimenti bibliografici
- M. Fontannaz, Les cures vaudoises, 1986, 33-35, 423
- G. Kaenel, Recherches sur la période de La Tène en Suisse occidentale, 1990, 52-58, 92-94
- C. Dunning, Le premier âge du fer sur le versant méridional du Jura, 2005