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Erschmatt

Ex comune VS, distretto Leuk, dal 2013 parte del comune di Leuk; (1328: Huers; 1357: Hoers; in dialetto Eersch). Il territorio com. comprendeva il villaggio di E., situato a 1230 m nelle cosiddette Leuker Sonnenberge, come pure il maggengo di Brentschen a 1540 m di altitudine, un tempo probabilmente abitato tutto l'anno. Pop: 180 ab. nel 1802, 194 nel 1850, 323 nel 1900, 267 nel 1950, 302 nel 2000. A monte del villaggio sono state rinvenute alcune tombe dell'età del Ferro (I sec. a.C.), mentre altre risalenti all'epoca romana (I sec. d.C.) erano situate all'uscita orientale del villaggio, sull'antica via per la chiesa di Bratsch. I primi statuti com. risalgono al 1535. Prima di diventare una parrocchia autonoma nel 1710, E. fece capo a quella di Leuk. La chiesa venne costruita (1710-12) dove presumibilmente già in precedenza sorgeva una cappella più antica. Il torrente Feschelbach era attraversato a E. da un ponte ad arco, il cosiddetto ponte alto o ponte del diavolo, menz. la prima volta nel 1563 come ponte nuovo; nel 1691 alla sua estremità orientale fu costruita una cappella. Il ponte in calcestruzzo (del 1966) è parte dell'autostrada per Leuk, che collega E. con la valle del Rodano; realizzata a tappe, raggiunse E. già nel 1956. La posizione di E., sul versante soleggiato della valle del Rodano, era favorevole alla pratica della piccola agricoltura, che con la campicoltura, l'allevamento, l'economia lattiera e la viticoltura si estendeva dal fondovalle (vigneti a 500 m di altitudine) fino al limite degli alpeggi (2000 m). Gli appezzamenti detti superiori e inferiori, coltivati a segale su estesi terrazzi (ca. 1200-1500 m) e poi lasciati per un anno a maggese (avvicendamento biennale), furono lavorati fino agli anni 1960-70. Per decenni l'agricoltura di montagna fu praticata da contadini-operai, che dal 1897 arrotondavano il loro reddito lavorando presso la Lonza di Gampel, l'Alusuisse di Chippis (dal 1908) e soprattutto presso l'Alusuisse di Steg (dal 1963). L'agricoltura divenne progressivamente più estensiva e i contadini-operai si dedicarono all'agricoltura solo nel tempo libero. Nel frattempo i campi di cereali sono stati invasi dai cespugli o adibiti a pascolo per le pecore. Il turismo non ha avuto un grande sviluppo (nessun albergo nel 1998; 80 residenze secondarie, di cui solo sei affittate a persone non domiciliate).

Riferimenti bibliografici

  • G. Budmiger, Erschmatt, 1970
  • P. Jossen, Erschmatt, Bratsch und Niedergampel im Zenden Leuk, 1970

Suggerimento di citazione

Werner Bellwald: "Erschmatt", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.01.2017(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002715/2017-01-04/, consultato il 06.02.2025.