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Dombresson

Ex comune NE, distretto Val-de-Ruz, dal 2013 forma con Boudevilliers, Cernier Chézard-Saint-Martin, Coffrane, Engollon, Fenin-Vilars-Saules, Fontainemelon, Fontaines (NE), Le Pâquier (NE), Les Geneveys-sur-Coffrane, Les Hauts-Geneveys, Montmollin, Savagnier e Villiers il comune di Val-de-Ruz; (1178: ecclesiam de Danbrizun). Il territorio com. si sviluppava in pianura, lungo il fiume Seyon, canalizzato e coperto nel 1928 per allargare la strada che collega Neuchâtel a Saint-Imier, e in montagna, con la frazione di Les Vieux-Prés (1030 m), e contava alcune abitazioni sparse. Pop: 145 ab. nel 1531, 467 nel 1750, 818 nel 1850, 1043 nel 1900, 962 nel 1950, 1157 nel 1990, 1521 nel 2000. Nel 1824 fu rinvenuto un tesoro di 400 monete d'oro e d'argento, coniate tra il 145 a.C. e il 55 d.C. La parrocchia (chiesa di S. Brizio) comprende Savagnier (fino al 1876), Villiers e Le Pâquier; il diritto di collazione appartenne alla collegiata di Saint-Imier, dal 1530 alla città di Bienne, che vi introdusse la Riforma (1531), e venne riacquistato da René de Challant nel 1552. La chiesa rif. del XVII sec. è stata distrutta da un incendio nel 1994 e in seguito ricostruita. D. fece parte della signoria, poi giurisdizione (mairie), di Valangin. L'agricoltura praticata a D. è di tipo misto, con cerealicoltura in pianura e allevamento in montagna; il com. acquisì l'alpe di Frienisberg sullo Chasseral nel 1804. D. è il villaggio natale dell'agronomo David Fallet (1735-1798), che bonificò il terreno con la marna. L'industria orologiera è presente con piccoli laboratori. D. conobbe un lento sviluppo economico nella prima metà del XX sec. e fu sede dell'orfanotrofio François-Louis Borel (1880), divenuto centro pedagogico nel 1974. I collegamenti furono assicurati da una ferrovia a scartamento ridotto dal 1903, sostituita dal filobus nel 1948 e poi dall'autobus in direzione di Neuchâtel e Les Hauts-Geneveys (stazione FFS).

Riferimenti bibliografici

  • MAS NE, 3, 1968, 241-253
  • R. Scheurer, «Temple national et chapelle indépendante à Dombresson», in MN, 1973, 114-131
  • M. Evard, Dombresson, 2004
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Suggerimento di citazione

Maurice Evard: "Dombresson", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 27.02.2017(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/002860/2017-02-27/, consultato il 18.04.2024.