Comune del canton Giura, distretto Les Franches-Montagnes, aggregatosi nel 2023 con La Chaux-des-Breuleux, comprendente inoltre diverse frazioni, tra cui Les Vacheries. Prima attestazione: Les Bruilluit (1429). Popolazione: 516 abitanti nel 1818, 736 nel 1850, 1472 nel 1888, 1442 nel 1900, 1240 nel 1950, 1347 nel 2000, 1388 nel 2010, 1513 nel 2020, 1620 nel 2023.
Fino al decreto del 1472 che delimitò il territorio del villaggio, i primi coloni dipendevano dalla comunità di La Chaux-des-Breuleux. Il comune fece parte della signoria delle Franches-Montagnes fino al 1792, dei Dipartimenti francesi del Mont-Terrible e dell'Haut-Rhin fino al 1814, e del baliaggio (Oberamt), poi distretto bernese delle Franches-Montagnes (1815-1978). Per le questioni spirituali, Les Breuleux dipese da Montfaucon e poi da Saignelégier (1629) fino al 1661. Il capo della comunità chiese di fondare una parrocchia motivando la richiesta con i pericoli legati alla prossimità della frontiera confessionale; la nuova parrocchia inglobò anche La Chaux-des-Breuleux e Le Roselet (sul territorio di Muriaux). La chiesa dedicata a S. Giuseppe venne edificata nel 1662, ricostruita nel 1852 e ampliata nel 1966. Nel 1975 Pierre-Joseph Bron, parroco di Les Breuleux, fu a capo dei preti delle Franches-Montagnes che organizzarono un ministero clandestino durante il Terrore. Nel 1860, il curato si rivolse alle suore della Carità di Besançon per l'insegnamento e la gestione delle scuole. Il primo orologiaio viene menzionato nel 1730. Nel 1770 la popolazione era attiva soprattutto nell'agricoltura (45%), nell'industria tessile (sartoria, filatura e tessitura del lino, 24%) e nell'industria del legno (14%); il settore orologiero (orologeria) si sviluppò considerevolmente solo verso la fine del XIX secolo. La prima linea ferroviaria del distretto, la Tramelan-Les Breuleux-Le Noirmont, venne inaugurata nel 1913. Nel 1926 il villaggio venne colpito da un ciclone che distrusse diverse case. Dagli anni 1970 la località sviluppò varie attività turistiche (turismo) grazie alla costruzione di una sciovia, piste di sci nordico e di infrastrutture per l'equitazione. Nel 1990 il 57% degli abitanti era attivo nel settore secondario (orologeria, meccanica), il 34% nel terziario e il 9% nel primario.