30.6.1760 Innsbruck, 23.10.1833 San Gallo, nella cripta dei vescovi della cattedrale di Coira. Figlio di Johann Anton Baptista (->). Studiò a Feldkirch, Dillingen an der Donau (Baviera) e Roma (collegio Germanico). A Coira fu canonico (1777) e cantore della cattedrale (1781); nel 1783 fu ordinato sacerdote. Nel 1794 fu eletto vescovo di Coira (consacrazione a Bressanone, Alto Adige) e nel 1796 investito delle regalie imperiali. Dopo la morte del vicario generale Franz Bernhard Göldlin von Tiefenau, nel 1819 divenne amministratore dei territori sviz. della diocesi di Costanza. Fu vescovo di San Gallo (1824-33, doppia diocesi di Coira-San Gallo).
Vescovo di Coira in un periodo di radicale rovesciamento dei rapporti ecclesiastici e politici, B. restò fedele alla sua origine nobile anche dopo il crollo del vecchio ordinamento. La riorganizzazione della Chiesa e dello Stato ebbe luogo senza la partecipazione di B., principe-vescovo estremamente colto e di aspetto imponente. Nel 1799 B. si recò a Merano (Alto Adige) per sfuggire ai Francesi. Nel 1807 il governo bavarese, vedendo in lui l'anima dell'insurrezione popolare tirolese contro l'occupazione bavarese, lo condusse alla frontiera grigionese. Nello stesso anno B. fondò il seminario di S. Lucio negli edifici dell'antica abbazia premonstratense. Nel 1809, per sfuggire alla persecuzione del governo bavarese, riparò a Soletta. Alla fine del 1814 B. ritornò a Coira. Nel 1808 la diocesi di Coira era stata ridotta ai suoi territori sviz. La perdita delle terre austriache aveva privato la diocesi di forti introiti e al tempo stesso aveva rafforzato la posizione del governo grigionese risp. del Corpus catholicum nei confronti del vescovo. Ne derivarono contrasti che durarono anni. L'amministrazione della parte sviz. dell'antico principato vescovile di Costanza divenne per B. un grosso peso a causa dei diversi progetti per una nuova diocesi. Anche gli anni in cui fu vescovo della doppia diocesi di Coira-San Gallo furono per lui carichi di preoccupazioni, in quanto il clero sangallese era rimasto in prevalenza fedele alla tradizione di Costanza e di Wessenberg, estranea alla diocesi di Coira. Le tensioni che opponevano le autorità e il clero sangallesi al vescovo, legato all'ancien régime, erano insormontabili. La controversia culminò nell'affare Alois Fuchs. Con la morte di B. terminò la breve unione delle due diocesi.