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LeLanderoncomune

Veduta a volo d'uccello della regione dell'Entre-deux-lacs con le castellanie di Le Landeron e Pont-de-Thielle. Disegno a penna di autore sconosciuto realizzato all'inizio del XVII secolo (Archives de l'Etat de Neuchâtel; fotografia Stefano Iori).
Veduta a volo d'uccello della regione dell'Entre-deux-lacs con le castellanie di Le Landeron e Pont-de-Thielle. Disegno a penna di autore sconosciuto realizzato all'inizio del XVII secolo (Archives de l'Etat de Neuchâtel; fotografia Stefano Iori). […]

Com. NE, distr. Neuchâtel; (verso il 1209: Landiron). Borgo fortificato situato su un'area di origine morenica nella pianura paludosa della Thielle, vicino al lago di Bienne, sui cui versanti si trovano diverse case isolate e frazioni, tra cui Combes. Dal borgo, edificato per proteggere la parte orientale della contea di Neuchâtel, si controllavano le vie terrestri e fluviali ai piedi del Giura. Dalla sua fondazione fino al 1848 L. fu capoluogo di una castellania. Pop: 591 ab. nel 1750, 956 nel 1850, 1423 nel 1900, 1724 nel 1950, 4227 nel 2000.

Sulle sponde della Thielle sono venuti alla luce resti di una bottega di vasaio attiva verso il 961-957 a.C. e a Les Carougets una tomba del Bronzo finale, una villa romana e fondi di capanne dell'alto ME; nella zona sono state rinvenute anche altre vestigia di epoca romana, tra cui alcune statuette raffiguranti Ercole, un gallo e forse un pavone. Il toponimo compare la prima volta attorno al 1209 in relazione alla concessione di un diritto di pesca da parte del vicino convento di S. Giovanni a Erlach. All'epoca la zona non doveva essere abitata; gli insediamenti, denominati genericamente Nugerol, si trovavano invece a mezza costa, in particolare in un borgo fortificato in località La Tour. Il borgo venne distrutto dopo il 1309 e nel 1316 una sentenza arbitrale del duca d'Austria ne proibì pure la ricostruzione. Per questo motivo l'1.9.1325 il conte Rollin de Neuchâtel acquistò, nella pianura, il prato di L., dove dal 1328/29 edificò una cittadella fortificata. L. rilevò le franchigie di Nugerol, che erano simili a quelle di Neuchâtel e vennero confermate dal conte Louis nel 1350. Nel 1373 pure Varenne de Neuchâtel, nuova signora di L., concesse alla località una carta, confermata nel 1424 dopo il ritorno della baronia sotto l'amministrazione diretta della contea. Da quel momento la comunità di L., seconda solo a quella di Neuchâtel, si amministrò autonomamente. Si dotò di un proprio vessillo e di un Consiglio (composto nel XVIII sec. da un Piccolo Consiglio dei Dodici e da un Gran Consiglio dei Ventiquattro), nel quale gli ab. di Cressier detenevano un terzo dei seggi. Nel 1449 L. stipulò con Soletta un patto di comborghesia che avrebbe influito sulle sue sorti religiose. La chiesa, fondata probabilmente dall'abbazia di Saint-Maurice d'Agaune, all'inizio dell'XI sec. fu acquisita dall'avogadro Rodolphe a seguito di una permuta. Il diritto di collazione, detenuto dai conti de Neuchâtel, nel 1231 passò all'abbazia di S. Giovanni, dopo la Riforma alla città di Berna e nel 1827 allo Stato di Neuchâtel. La cappella dedicata ai Diecimila Martiri nel vecchio borgo, consacrata nel 1455, dal 1695 fu gestita dai cappuccini. Un'altra cappella fu edificata a Combes. I parrocchiani, sostenuti da Soletta, rimasero fedeli alla dottrina catt.; solo Lignières aderì al protestantesimo nel 1556. Da quel momento, L. difese con fermezza le proprie peculiarità. La località si schierò risolutamente con la duchessa de Nemours. Nel 1707 si sottomise all'autorità del re di Prussia soltanto sotto la minaccia delle armi. Nel XIX sec. L., borgo a carattere viticolo e agricolo, conobbe profonde trasformazioni. Dopo l'avvento della Repubblica, i beni patriziali furono divisi tra L. e Cressier (1868). La municipalità, creata nel 1875, riunì L. e Combes, anche se ciascuna località costituiva un com. (patriziale); questo tipo di organizzazione scomparve con la legge sui com. neocastellani del 1888 e il termine municipalità fu sostituito da quello di com., inteso nella sua accezione moderna. Le opere di correzione delle acque del Giura consentirono di prosciugare la palude e di sviluppare la coltivazione di ortaggi. Nel 1869-70 venne costruita una stazione ferroviaria. L'industria, limitata in precedenza ad alcuni mulini, si specializzò nell'orologeria (abbozzi, pietre per l'orologeria), settore oggi scomparso. Mentre il borgo rimase isolato, sui declivi sorsero molte abitazioni. I nuovi ab., in maggioranza rif., fondarono una parrocchia nel 1894. Nel corso del XX sec. l'importanza economica del settore primario è diminuita (320 impieghi nel 1910, 45 nel 2000). All'inizio del XXI sec. i vigneti di L., che costituiscono un decimo delle vigne del cant., si collocavano al secondo posto per estensione. La fiera antiquaria di L., uno dei più importanti mercati di antichità in Svizzera, viene organizzata annualmente dal 1973. L. è collegato all'autostrada A5 dal 1974. Il centro scolastico Les Deux-Thielles, una delle cinque sedi della scuola secondaria regionale di Neuchâtel, è stato inaugurato nel 1991. All'inizio del XXI sec. L. è un com. residenziale con un tessuto industriale costituito da varie piccole imprese, attive in particolare nel settore della microtecnica.

Riferimenti bibliografici

  • Le Landeron: histoires d'une ville, 2001
  • L. Bartolini, Une résistance à la Réforme dans le pays de Neuchâtel: Le Landeron et sa région (1530-1562), 2006
Completato dalla redazione
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Suggerimento di citazione

Germain Hausmann: "Landeron, Le (comune)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 10.03.2009(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/003212/2009-03-10/, consultato il 19.04.2024.