Antico com. GR, incorporato nel com. di Coira nel 1852 per decisione del Gran Consiglio; (1266: in castro Curie). Situato su uno sperone roccioso sopra il nucleo urbano, l'insediamento fortificato comprende la cattedrale, il castello vescovile, torri ed edifici raggruppati intorno alla corte interna. Pop: 240 ab. nel 1850. Nel 1514 l'imperatore Massimiliano I separò il territorio dello H. dalla città di Coira e lo assegnò al vescovo come feudo imperiale. Questa enclave nel territorio delle Tre Leghe doveva assicurare al vescovo una base di potere temporale per la sua carica di principe dell'Impero. La Riforma comportò la separazione confessionale tra lo H., di pertinenza vescovile, e la città di Coira. Gli articoli di Ilanz (1526) attribuirono la sovranità politica sulla diocesi di Coira alla città di Coira, ma garantirono al vescovo nello H. la sovranità giur., il diritto d'asilo, l'esenzione fiscale e la regalia sulle monete. Il recesso della Dieta imperiale del 1803 mise fine al dominio temporale del principe vescovo di Coira; l'amministrazione politica e giudiziaria passò da allora al com. di H.
Riferimenti bibliografici
- J. Danuser, Die staatlichen Hoheitsrechte des Kantons Graubünden gegenüber dem Bistum Chur, 1897
- J. G. Mayer, Geschichte des Bistums Chur, 2 voll., 1907-1914
- P. L. Surchat, «Zum Churer Bischofsstaat im Ancien Regime», in Kirche, Staat und katholische Wissenschaft in der Neuzeit, 1988, 146-156
Classificazione
Entità politiche / Ex comune |