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GiovanniAiroldi

16.1.1823 Lugano, 3.8.1894 Lugano, catt., di Lugano. Figlio di Antonio, possidente. Celibe. Laurea in diritto a Pisa, avvocato e notaio nel Ticino dal 1847. Per il partito liberale radicale fu deputato al Gran Consiglio (1850-55, 1867-93) e Consigliere agli Stati (1851-52, 1867-73). A partire dal 1850 assunse posizioni democratico-socialisteggianti, battendosi per il suffragio universale e l'emancipazione popolare attraverso l'istruzione dalle colonne del giornale L'Elettore ticinese (1851-52), da lui stesso fondato. Nel 1851 fu tra i fondatori della Soc. democratica popolare ticinese, organismo che raggruppava le soc. operaie sorte nel cant. Nel 1854 fu tra i principali fautori della fusione dell'ala democratica del partito liberale radicale con quello conservatore, che portò l'opposizione alla vittoria nelle elezioni (poi annullate da Berna) per il Consiglio nazionale il 29.10.1854. Abile oratore e giornalista, fu pure autore di alcune opere letterarie (Il prete, 1852; Il Signor Repubblica, 1881). Buona parte della sua produzione poetica venne pubblicata sul giornale Il Pancacciere a partire dal 1887.

Riferimenti bibliografici

  • C. Biasca, Gli anni del Pronunciamento, 1986
  • A. Nessi, Scrittori ticinesi, a cura di R. Martinoni, C. Caverzasio Tanzi, 1997
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Suggerimento di citazione

Corrado Biasca: "Airoldi, Giovanni", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.04.2001. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/003479/2001-04-23/, consultato il 18.04.2024.