
12.5.1794 Ginevra, 6.11.1878 Le Petit-Saconnex, rif., di Ginevra. Figlio di Jean-Samuel, proprietario di manifatture di indiane, e di Jeanne-Marie nata F., cugina di Jean-Samuel. Joséphine-Marie Sprenger, figlia di Jean-Jacques, maestro di musica nel reggimento di fanteria leggera 27 a Saarburg. Dopo il collegio a Ginevra, visse negli internati della comunità dei Fratelli moravi a Neuwied (Renania-Palatinato, 1802-06) e a Choisy-le-Roi, presso Parigi (1806-07); in seguito studiò sotto la guida di un precettore (1807-09). Dopo un apprendistato di commercio a Bolbec (Normandia) e Lione (1809-14), compì studi di diritto a Parigi (1814-21). Tra il 1814 e il 1833 risiedette alternativamente a Ginevra e Parigi, dove strinse amicizia con La Fayette, che lo iniziò al bicameralismo statunitense, aderì alla Carboneria e alla soc. segreta Aiutati che il cielo ti aiuta, presieduta da François Guizot, pubblicò articoli nei giornali liberali, partecipò a diversi moti insurrezionali, frequentò i seguaci di Saint-Simon e Charles Fourier, prese parte ai preparativi della rivoluzione del 1830, fondò giornali e fu condannato per infrazioni alla legge sulla stampa. A Ginevra fondò il Journal de Genève (1826), organo dell'opposizione che si schierò a difesa del suffragio universale e promosse un'azione a favore della liberazione della Grecia, e L'Europe centrale (1833), organo del radicalismo ginevrino; nel 1834 riacquistò il Journal de Genève, che nel frattempo aveva venduto. Nel campo dell'urbanistica, si occupò della valorizzazione dell'area della fabbrica Fazy, a Les Bergues. Nel 1835 si unì a Luigi Napoleone Bonaparte e nel 1836 partecipò alla preparazione del colpo di Stato di Strasburgo.
Nel 1841 F., a capo dell'ala sinistra, radicale, dell'Association du Trois Mars, pubblicò un opuscolo che rivendicava per la città di Ginevra il diritto di amministrarsi autonomamente, originando così la rivoluzione del 1841. La Costituzione del 1842, tuttavia, non corrispose alle sue aspettative. In seguito al rifiuto del Consiglio rappresentativo di prendere posizione contro i cant. del Sonderbund, F. fomentò la rivoluzione del 1846, rovesciando il governo con l'appoggio degli operai di Saint-Gervais e della pop. rurale catt. Deputato alla Dieta nel 1848, Consigliere agli Stati (1848-49, 1851-54, 1856-57, 1871-72) e Consigliere nazionale (1857-66), sostenne il modello americano del bicameralismo. Fu relatore della legge sulle ferrovie (1852) e della legge sull'istituzione del Politecnico fed. (1854).
F. è l'autore della Costituzione ginevrina del 1847 che sancì i principi della democrazia rappresentativa e della separazione dei poteri. Consigliere com. di Ginevra (1842-44), deputato alla Costituente cant. (1842, 1862) e al Gran Consiglio (1842-74) e Consigliere di Stato (1846-53, 1855-61), dovette far fronte a movimenti di opposizione in seno al suo partito: nel 1864, la sua mancata rielezione in governo provocò una sommossa e l'intervento di commissari fed. A partire dal 1850, fece demolire le fortificazioni cittadine, che vennero sostituite da un anello urbano, la cosiddetta ceinture fazyste. Facilitò l'insediamento di nuove industrie e creò la Cassa ipotecaria (1847), la Banca di Ginevra (1848), la Banca di sconto (1849, Banco di sconto dal 1855) e la Banca generale sviz. di credito intern. mobiliare e fondiario (1853); il clamoroso fallimento di quest'ultima nel 1865 portò F. alla rovina. Istituì inoltre la scuola laica e l'istruzione elementare gratuita (legge del 1848), allontanò i professori conservatori dall'Acc. e fondò l'Ist. nazionale ginevrino, quale alternativa alla conservatrice Soc. delle arti. Creò l'ospedale cant., il ricovero per gli anziani e una casa da gioco (Cercle des étrangers). Si interessò anche alle belle arti e alla drammaturgia. Nel 1867 organizzò il Congresso della pace di Ginevra. Dal 1871 insegnò legislazione e storia costituzionale all'Univ. di Ginevra. Il complesso delle sue opere fa di F. il creatore della Ginevra moderna.