
24.12.1848 Rapperswil (SG), 14.12.1914 Thun, catt., di Rapperswil. Figlio di Carl Ulrich, avvocato e cancelliere cittadino. Pronipote di Basil Ferdinand (->). Emmy Dorothea Frey (1857-1931), figlia di Jacob, medico, di Gontenschwil. Frequentò la scuola cant. di San Gallo (1863), poi studiò lingue, medicina, diritto e filosofia a Ginevra, Zurigo e Würzburg, dove (1866-70) fu sostenitore del Comitato per la riforma (Reformverein). Fu redattore della Frankfurter Zeitung (1870), direttore del foglio liberale democratico St. Galler Zeitung (1871-73) e poi nuovamente redattore della Frankfurter Zeitung (1873-79), per la quale curò la corrispondenza dall'Alsazia-Lorena, dalla Francia e dalla Svizzera. Nel 1879 fondò con Reinhold Rüegg il foglio Züricher Post di cui fu redattore fino al 1894; dal 1902 al 1914 diresse la Frankfurter Zeitung. Fu Consigliere nazionale radicale democratico del cant. San Gallo (1881-90, 1896-1902) e del cant. Zurigo (1890-96), membro del Gran Consiglio zurighese (1891-94) e Consigliere di Stato sangallese (1894-1902, Dip. dell'economia pubblica): come tale nel 1899 fu tra i fondatori dell'Acc. di commercio di San Gallo.

C. aveva posizioni politicamente e confessionalmente libere: educato cattolicamente, aveva una sensibilità religiosa e un'autonomia di pensiero che lo portarono ad assumere un atteggiamento critico nei confronti della Chiesa e della borghesia di tradizione liberale. Rifiutò il Kulturkampf, si batté in favore della tolleranza e della libertà della Chiesa, incoraggiò lo Stato a tutelare una società libera, la cultura e il giusto ordine, si adoperò per la democrazia referendaria, il voto proporzionale, l'iniziativa costituzionale, una politica economica e sociale nazionale, per la statalizzazione delle ferrovie e il monopolio bancario della Conf. Amico di Caspar Decurtins, nell'ambito delle questioni sociali si impegnò a favore dei contadini, dei lavoratori, degli artigiani e della protezione intern. dei lavoratori; fu contrario al socialismo. Accanto all'attività giornalistica pubblicò opere di politica, cultura e storia (Geschichte der Schweiz im XIX. Jahrhundert, 1902), scrisse poesie e nel 1876 il romanzo in tre volumi Johann Elmer, in cui celebrò la tolleranza religiosa.