
24.1.1855 Zell (LU), 9.8.1929 Lucerna, catt., di Ermensee e Lucerna. Figlio di Andreas, medico, e di Elisabeth Hübscher. (1889) Elisabeth Jurt, figlia di Jakob, proprietario di una tintoria a Sursee. Studiò diritto a Innsbruck, Basilea e Heidelberg, conseguendo il brevetto di avvocato a Lucerna nel 1879. Fu cancelliere del tribunale cant. a Lucerna (1878-91) e redattore del Vaterland (1892-1929, dal 1901 caporedattore e direttore amministrativo). Catt.-conservatore, fece parte del Gran Consiglio di Lucerna (1891-1929, pres. nel 1898 e 1925) e del Consiglio degli Stati (1897-1929, pres. nel 1910-11). Fu maggiore delle truppe con compiti amministrativi. Fece parte dei consigli di amministrazione della fabbrica di pietre artificiali di Lausen (1899-1929, pres. dal 1908), dell'ATS e della sede del circolo catt. Hôtel Union a Lucerna (membro fondatore nel 1891, pres. nel 1920-29) e del consiglio di vigilanza della Rentenanstalt (1909-29). Pres. della commissione dei conti della Banca cant. di Lucerna, fu autore del rapporto sull'affare finanziario attorno alla fabbrica di cioccolato semipubblica Lucerna (1910). Giornalista politico e parlamentare di grande importanza sul piano cant. e fed., ebbe un ruolo decisivo all'interno del partito conservatore (oggi PPD) lucernese e nella formazione di quello sviz.; considerato uno dei suoi leader più influenti, contribuì alla redazione del programma di partito. Fu membro della direzione cittadina del partito (1888), poco dopo anche di quella cant. e, dal 1912 al 1929, del comitato centrale sviz. Josef Zemp e Heinrich Walther furono tra i suoi amici politici. Come Consigliere agli Stati si impegnò per l'introduzione del Codice civile sviz. e fece parte della commissione per le questioni legislative e, dal 1914 al 1918, di quella della neutralità. Dal 1891 sul quotidiano Vaterland difese la politica del Consigliere fed. Zemp, votata all'integrazione. A fronte di un orientamento prevalentemente filoted., durante la prima guerra mondiale si impegnò per un atteggiamento equilibrato. Nel 1920 sostenne fortemente l'adesione sviz. alla SdN.