
20.1.1753 Morges, 16.9.1833 Morges, rif., di Vullierens, Morges e Chardonne. Figlio di Emmanuel, giudice del Concistoro ed esattore balivale, e di Catherine Marie Perronnet. Signore di Bioley-Magnoux. Marie-Eléonore Bourgeois, figlia di Louis, commerciante residente in Inghilterra. Dopo gli studi a Tubinga (1773), dove divenne amico di Frédéric-César de La Harpe, nel 1776 conseguì il dottorato in diritto a Valence. Lavorò come avvocato alla Camera suprema d'appello per i territori di lingua franc. a Berna (1777) e come appaltatore dei sali (1778). Al momento dello scoppio della lite tra Morges e Berna a causa della strada Losanna-Ginevra (affaire du grand chemin, 1782-92), era assessore balivale e consigliere a Morges. Tali avvenimenti gli fecero prendere coscienza dello stato di assoggettamento in cui si trovava il suo Paese e in una prima fase cercò negli antichi diritti e privilegi gli strumenti per moderare le pretese di Berna. Falliti i tentativi presso alcuni esponenti del governo bernese, accettò infine di guidare la rivoluzione vodese con lo scopo di meglio contenerla e di sventare il pericolo dell'anarchia. Dal 17.1.1798 fu pres., con Philippe Secretan, del Comitato centrale, la futura Assemblea provvisoria del Paese di Vaud, e nel marzo 1798 pres. della Camera amministrativa del cant. Lemano. Si dimise in seguito al colpo di Stato del 7.1.1800 e per due anni visse a Parigi con la fam. Nell'estate del 1802 accettò la carica di prefetto del Lemano e lottò per evitare il ritorno dell'ancien régime nella Repubblica elvetica. Dopo essere stato membro della Consulta a Parigi (1802), assunse la presidenza della commissione provvisoria incaricata di insediare le autorità del neonato cant. Nel marzo 1803 fu eletto (a vita) membro del Gran Consiglio vodese e in aprile nominato pres. del Piccolo Consiglio; alcuni mesi dopo rassegnò le dimissioni da entrambi i Consigli. Trasferitosi di nuovo a Parigi, si dedicò alla scrittura e alla storia, interrompendo il suo ritiro per svolgere due missioni ufficiali per conto del governo vodese (Parigi, 1808, e Basilea, 1810). Rieletto nel Piccolo Consiglio nell'aprile del 1811, difese la causa vodese presso lo zar Alessandro I (1813) e rappresentò il cant. Vaud alla Dieta di Zurigo (1813-15). Dopo esser stato il primo Landamano vodese, lasciò definitivamente il governo nel 1830. Spirito moderato e desideroso di servire il suo Paese in un periodo di instabilità politica, agì in posizioni di primo piano per mantenere l'ordine e l'uguaglianza liberi da vincoli di dipendenza dall'estero, soprattutto dalla Francia. Attraverso l'attività di memorialista e storico, volle infine sottoporre alla valutazione pubblica il suo operato.