
25.4.1793 Beromünster, 25.10.1866 Lucerna, catt., di Beromünster e Marbach (LU). Figlio di Karl Martin, piccolo contadino e delegato di Sursee, e di Anna Maria Ineichen. Sabina Gloggner, figlia di Melchior, di Lucerna. Frequentò la scuola del convento di Beromünster, il ginnasio e il liceo di Lucerna e studiò filologia classica a Friburgo in Brisgovia (1812-14), soggiornando per motivi di studio a Parigi (1814-15). Insegnante ad Aarau, Hofwil e Zurzach, fu poi professore di lingue antiche al liceo di Lucerna (1819-65). La sua carriera politica si concentrò in brevi periodi: fu membro del Gran Consiglio lucernese (1828-31) e della Costituente cant. (1831, 1841), Consigliere di Stato conservatore democratico e pres. del Consiglio dell'educazione (1841-45). Convinto oppositore del richiamo dei gesuiti, dal 1845 abbandonò deluso la politica lucernese. Autore di diversi drammi e poesie, si distinse spec. come storico e pioniere dello studio critico delle fonti, dando una nuova interpretazione della nascita della Conf. in opere quali Urkunden zur Geschichte der eidgenössischen Bünde e Geschichte der eidgenössischen Bünde. Contrariamente a Johannes von Müller, si basò esclusivamente sulle fonti tramandate, scartando gli elementi popolari dei miti di fondazione come Guglielmo Tell o il giuramento del Grütli e rivalutando gli Asburgo fino ad allora proscritti. Ne scaturirono dibattiti polemici all'interno e al di fuori degli ambienti scientifici. Nel 1839 curò la prima edizione della Amtliche Sammlung der ältern eidgenössischen Abschiede 1291-1420. Fu tra i fondatori (1843) della Soc. storica dei cinque cant. Membro delle Acc. delle scienze di Berlino, Vienna e Monaco, gli fu conferito il dottorato h.c. dell'Univ. di Basilea. Nel 1852 rifiutò un incarico a Vienna. Fu legato da stretta amicizia allo storico ted. Johann Friedrich Böhmer.