
1767/68 Vionnaz, 6.12.1843 Monthey, catt., di Vionnaz. Figlio di Barthélemy, proprietario, ministeriale (métral) e segr. di corte di giustizia, e di Marie Raboud. (1787) Marie-Marguerite Du Fay, figlia di Pierre-Louis, castellano e alfiere generale di Monthey; grazie a questo matrimonio, D. entrò a far parte di un clan assai influente a Monthey. Cognato di Gaspard-Etienne Delasoie e di Isaac de Rivaz, cugino di Charles Emmanuel de Rivaz. Studiò diritto a Chambéry e divenne notaio e avvocato. La rivoluzione del basso Vallese del 1790 segnò l'inizio del suo impegno politico. Dal 1792 al 1798 esercitò la carica di comandante della "bandiera" di Monthey. Membro del Comitato provvisorio del basso Vallese (1798), fu giudice del Tribunale cant. e ispettore delle milizie della parte franc. del Vallese (1798-1802), deputato alla Dieta vallesana, di cui fu il segr. franc. (1802-06), gran castellano della decania di Monthey e giudice del Tribunale supremo vallesano (1805-06). Dal 1806 al 1809 fu Consigliere di Stato e dal 1811 al 1813 sottoprefetto di Saint-Maurice. Nel 1814 e nel 1815 fece parte di diverse assemblee costituenti e di delegazioni che si recarono a Zurigo presso i ministri alleati e la Dieta fed. Favorevole all'entrata del Vallese nella Conf., si oppose vigorosamente alla volontà egemonica dell'alto Vallese. Delegato alla Dieta fed. (1815-17), fu uno dei firmatari dell'atto di unione del Vallese alla Conf. Fu gran giudice (pres.) del Tribunale supremo e deputato alla Dieta vallesana, di cui fu il segr. franc. (1815-17). Consigliere di Stato, membro di diritto della Dieta (1817-39), vice gran balivo (1821-25, 1831-35, 1837-39) e gran balivo (1829-31, 1835-37), fu una delle figure simbolo dell'emancipazione politica del basso Vallese. All'epoca della Restaurazione divenne il primo capo, assai moderato, dei liberali vallesani.