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Josef AntonHersche

26.3.1924 Appenzello, 21.5.1976 Teufen (AR), catt., di Appenzello (Rhode di Gonten). Figlio di Josef Anton, commerciante, e di Marie Koller. Marie Gmünder, di Weissbad. Dopo un apprendistato commerciale, nel 1962 rilevò il negozio dei genitori, il Bazar Hersche (emporio con cartoleria, giocattoli, articoli in pelle e souvenirs), per il quale fu poi costruito un nuovo e spazioso edificio (1964). Fu deputato al Gran Consiglio di Appenzello (1962), municipale (1962) e primo capitano (1967-69) del com. di Appenzello, Consigliere di Stato a capo del Dip. delle opere pubbliche (circonvallazione di Appenzello, 1969-72) e giudice cant. (1975-76). Fu membro della direzione o del consiglio di amministrazione di numerose aziende, fra cui le Ferrovie appenzellesi, l'ente del turismo, la tipografia cooperativa e la teleferica di Ebenalp. Morì con sua moglie in un incidente presso Teufen. Fu stimato per aver innovato la politica e il commercio e per la sua personalità aperta e leale anche nei confronti di altri gruppi professionali.

Riferimenti bibliografici

  • IGfr., 22, 1977/1978, 201
  • C. Sutter, «Die Standeskommission des Kantons Appenzell Innerrhoden», in IGfr., 31, 1988, 31-122, spec. 110
  • Appenzeller Volksfreund, 7.12.1999
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Dati biografici ∗︎ 26.3.1924 ✝︎ 21.5.1976

Suggerimento di citazione

Hermann Bischofberger: "Hersche, Josef Anton", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 30.08.2006(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/005626/2006-08-30/, consultato il 18.04.2024.