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Bugey

Regione naturale (Ain, F) situata sui rilievi del Giura, delimitata a est e a sud dal Rodano e a ovest dall'Ain. Le catene montuose parallele che si estendono da nord a sud sono tagliate da chiuse, da sempre sfruttate per la realizzazione di grandi vie di comunicazione (Nantua). Nella valle del Rodano, a Izernore, Valromey, Belley la romanizzazione fu rilevante; nel corso di scavi compiuti a Briord è venuta alla luce una basilica paleocristiana. La posizione dominante della Chiesa, con i suoi tre vescovadi (Belley a sud, Ginevra a est e Lione a ovest) e numerosi monasteri, comportò una limitazione dell'importanza e dell'estensione dei feudi, appartenenti perlopiù ai Coligny, Thoire-Villars, ai delfini del Viennois o della casa di Savoia. Quest'ultima realizzò l'unità della regione a partire dalla zona di Belley (XI sec.), mettendo sotto la sua protezione le abbazie (Saint-Rambert nel 1192) e acquisendo progressivamente tutte le altre terre (Delfinato della riva sinistra del Rodano nel 1355, signoria di Thoire nel 1402). Nel XV e XVI sec. si verificò una forte crescita demografica e la regione conobbe un momento di relativa prosperità (molte chiese vennero ricostruite), ma questo processo di sviluppo venne attenuato dalla conquista franc. del 1536 e dalla minaccia di un'incursione bernese. Il trattato di Lione del 1601 stabilì l'annessione definitiva del B. alla Francia. Nel XVII e XVIII sec. assunse notevole rilievo il commercio tra Lione e Ginevra attraverso la chiusa di Nantua (grano di Bresse, carta, pelli conciate con l'allume, vetri, canapa e legno di abete); il sale di Peccais scaricato a Seyssel veniva trasportato via terra verso Ginevra e la Svizzera. Durante la Rivoluzione, fallito il tentativo di creare un dip. autonomo, il B. venne diviso tra i circondari di Belley e di Nantua. Le chiuse sono state utilizzate per la ferrovia (linee Parigi-Roma, 1857 e Lione-Ginevra, 1858) e per l'autostrada (A40, terminata nel 1995). Nel corso del XIX sec. a Oyonnax e Bellegarde l'artigianato si è trasformato in una vera e propria industria.

Riferimenti bibliografici

  • AA. VV., Histoire de l'Ain, 4 voll., 1988-1991
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Suggerimento di citazione

Paul Cattin: "Bugey", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 26.10.2004(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/007036/2004-10-26/, consultato il 14.06.2025.