
Valico (2757 m) che collega l'alta Val Venosta (S. e Prato) alla Valtellina (Bormio). In it. è anche noto come Giogo dello S. Situato a quota molto alta, sembra che già nei sec. centrali del ME venisse utilizzato sporadicamente per il traffico e gli scambi regionali in alternativa al passo dell' Umbrail. Il traffico commerciale attraverso lo S. crebbe con la nascita dei mercati di Müstair (1239) e Glorenza (1290). Verso il 1319 e il 1328, Enrico, conte del Tirolo e duca di Carinzia, concesse alla maggioranza delle città commerciali della Lombardia il privilegio di trasportare le mercanzie da Bormio verso nord attraverso le montagne; a questo scopo si prestava meglio la mulattiera sul passo dell'Umbrail che quella sullo S. Verso sud convergevano spec. sale proveniente da Hall e panno grigio, verso nord vino. Dopo che la Lombardia passò all'Austria (1815), per motivi militari quest'ultima era interessata alla realizzazione di un collegamento diretto tra la Lombardia e il Tirolo. Costruita negli anni 1819-25 sotto la direzione di Carlo Donegani, ingegnere bresciano già responsabile della strada dello Spluga, la strada dello S. misurava 7-8 m di larghezza e costituiva un'opera audace di ingegneria civile con numerosi manufatti. Dall'1.8.1825 una diligenza austriaca percorse in estate il tratto tra Bormio e la località di S. nella Valle di Trafoi. Da notare che negli anni 1869-76 le poste sviz. offrirono, a proprie spese ma sovvenzionate da quelle it., un servizio di diligenze tra Colico (sul lago di Como) e Bormio, dove avveniva il trasbordo per lo S. Nel 1848 e 1859 nella regione del passo vennero mobilitate truppe e nel periodo 1915-18 ebbero luogo combattimenti accaniti tra Italia e Austria in mezzo al ghiaccio e alla neve, mentre le truppe sviz. difendevano il confine. Dopo la costruzione della strada dell'Umbrail, la Svizzera garantì un servizio di diligenze da Santa Maria Val Müstair al passo dello S. (1913-14, 1922-27); dal 1927 (con un'interruzione negli anni 1940-46) venne rimpiazzato dalle corse autopostali che percorrevano la stessa tratta. All'inizio del XXI sec. il valico costituiva solo una meta per il traffico turistico e lo sci estivo.