Parte della regione autonoma it. F.-Venezia Giulia, con capitale Udine, il F. (ladino Friul, ted. Friaul, franc. Frioul) ospita una minoranza ladina strettamente legata ai Grigioni rom. per lingua e cultura.
Dopo la sottomissione dei popoli alpini e la romanizzazione dei Reti da parte di Roma, la lingua rom.-ladina si sviluppò in un territorio chiuso che dal F. e dall'Adriatico si estendeva fino al Rheintal e all'Oberland sangallesi, passando per le Dolomiti, il Tirolo, i Grigioni e il Vorarlberg. Nel VI sec. l'arrivo del popolo germ. dei Bavari nel territorio tirolese provocò la divisione di quest'area in regioni linguistiche isolate: Romancio dei Grigioni, ladino delle Dolomiti, friulano. Fondate dai Romani quali basi della propria presenza, Cividale (Castrum Forum Iulii) a est e Aquileia a sud divennero i centri spirituali e culturali della regione. In F. si conservano in parte ancora oggi manifestazioni legate a una ricca tradizione culturale, quali la Furlana (una danza), la Villotta (un canto popolare) e il lancio di dischi infiammati per scacciare l'inverno (usanza che si ritrova nei Grigioni). La letteratura friulana in lingua rom. produsse dal XIII/XIV sec. poesie liriche e canzoni, dal 1336 cronache locali e dal XVII sec. poeti e scrittori importanti, a volte discendenti da fam. aristocratiche (Colloredo, Percoto). La Soc. Filologica Friulana, fondata nel 1919, si prefigge di tutelare e divulgare la cultura e la lingua friulana-ladina (furlan). Il cineasta Pier Paolo Pasolini, autore di poesie in friulano e fondatore dell'Academia di lenga furlana, contribuì a rafforzare la coscienza linguistica della regione e l'impegno in difesa della lingua, attualmente parlata da ca. 500'000 persone. Dal 1954 vengono organizzati periodicamente incontri fra rappresentanti delle lingue rom. e ladine a Ortisei (val Gardena), Udine e Coira. Nel 1978 un gruppo di volontari grigionesi prese parte ai lavori di ricostruzione nel F. dopo il forte terremoto del 1976.