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Val-de-Traversvalle

Distr. NE e valle mediana del Giura neocastellano, che si estende su una superficie di 166 km2 e collega trasversalmente Altopiano e Franca Contea, ciò che spiega il suo nome; (ca. 1150: Vallis traversis; antico nome ted.: Traverstal; detta anche Le Vallon). Ebbe storicamente un ruolo di marca (territorio di frontiera) e di via di transito. Il distr. comprende i com. di V. (capoluogo), La Côte-aux-Fées e Les Verrières. Pop: 2000-3000 ab. nel 1340 (57% di non liberi; affrancamento generale nel 1628), 7511 nel 1750, 9531 nel 1800, 11'758 nel 1850, 17'177 nel 1900, 13'893 nel 1950, 12'174 nel 2000.

Veduta a volo d'uccello del corso dell'Areuse tra Saint-Sulpice e Travers. Carta orientata a sud disegnata nel 1583 da Guillaume Massonde (Archives de l'Etat de Neuchâtel).
Veduta a volo d'uccello del corso dell'Areuse tra Saint-Sulpice e Travers. Carta orientata a sud disegnata nel 1583 da Guillaume Massonde (Archives de l'Etat de Neuchâtel). […]

Sul piano topografico il V. si compone di due parti: l'Haut-Vallon (anticamente Les Montagnes), formato dai com. di Les Verrières e La Côte-aux-Fées e dall'ex com. di Les Bayards, a più di 900 m di altitudine, e il Bas-Vallon (detto nel passato La Baronnie), costituito dagli altri otto ex com., tra i 730 e i 770 m. Bagnato dall'Areuse e dai suoi affluenti, il Bas-Vallon è una sinclinale dalle estremità praticamente chiuse, salvo alcuni passaggi naturali stretti e scoscesi a ca. 1000 m: a est La Clusette e le gole dell'Areuse e a ovest le gole di Noirvaux (tra Buttes e Saint-Croix) e la stretta di Haut de la Tour (tra Saint-Sulpice e l'altopiano di Les Verrières). Non è attestata l'esistenza di una via romana o galloromana; sembra dunque che il collegamento più antico tra il V. e l'esterno sia la Vy Saulnier (l'antica via franco-sviz. del sale), tra Buttes (Longeaigue), La Côte-aux-Fées e il forte di Joux (Franca Contea). La salita, molto ripida, di Saint-Sulpice, chiamata Chemin de la Chaîne, fu percorribile solo dal XIII sec. Un altro sentiero, denominato Vy aux Moines, collegava invece il priorato di Saint-Pierre di Môtiers all'abbazia di Monbenoît (Franca Contea), attraverso Boveresse, Monlési e la valle di La Brévine. La strada di La Clusette è menz. solo dal XIV sec. La tratta postale Neuchâtel-Pontarlier fu aperta nel 1695. Nel XIX sec. furono risistemate le tre vie principali: La Clusette nel 1818, il tratto stradale verso la Francia tra Fleurier (Pont de la Roche) e l'altopiano di Les Verrières (Haut de la Tour) nel 1838 e quello attraverso le gole di Noirvaux nel 1843. Nel 1829 venne realizzato un collegamento stradale con le Montagnes neuchâteloises, tra Rosières e la valle di Les Ponts. Il V. è servito da due compagnie ferroviarie: la Franco-Suisse sul versante settentrionale (1860) e la ferrovia regionale del V. sul fondovalle (1883-86). Dal 1961 dispone pure di un piccolo aerodromo a Môtiers.

Dalle origini al 1848

Le prime tracce di presenza umana, attestate nella grotta di Les Plaints (Couvet), risalgono al Musteriano (Paleolitico medio). Alcuni reperti isolati lasciano supporre l'insediamento temporaneo o il passaggio tra l'Elvezia e la Gallia di uomini di civiltà successive. Il vero popolamento della valle coincise comunque con la fondazione del priorato di Saint-Pierre di Vautravers (Môtiers), avvenuta tra il 909 e il 1032 o, come sembrano dimostrare alcuni scavi del 1997, già nel VII-VIII sec. Il V., che allora non aveva legami con le zone neocastellane di pianura, restò di fatto sotto la sovranità dei conti di Borgogna, avogadri del priorato di Saint-Pierre e signori della regione, che costituiva un'estensione a est dei loro possedimenti. La loro autorità era però notevolmente indebolita dalle rivalità in seno alla fam., aggravate dalla lotta per le investiture che opponeva papi e imperatori; nel 1107 papa Pasquale II affidò perciò il priorato di Saint-Pierre, il cui controllo era ambito in particolare da quello di Payerne, all'abbazia di La Chaise-Dieu. Nel 1178, per ostacolare le mire dei signori de Neuchâtel sul V., l'imperatore Federico I Barbarossa prese il priorato sotto la propria protezione, pur riconoscendo ai conti di Borgogna l'avogadria ecclesiastica; ciò non impedì comunque a Ulrich II de Neuchâtel di fregiarsi dal 1185 del titolo di avogadro del convento. Il suo successore, Ulrich III, è attestato in un atto relativo al priorato di Saint-Pierre per la prima volta nel 1202. Nonostante la loro politica di espansione verso ovest e di appropriazione dei diritti temporali del priorato di Môtiers, i conti de Neuchâtel faticarono a imporre la loro sovranità sul V., di cui alcuni ab. avevano ottenuto la cittadinanza di Neuchâtel in seguito alla concessione della carta di franchigia del 1214. Nel 1237 Berthold, insediatosi nella regione dal 1229, prestò omaggio a Jean de Chalon, conte di Borgogna, per tutti i feudi che deteneva tra La Clusette e La Combette de Mijoux (situato lungo l'attuale frontiera franco-sviz. presso Les Verrières). Tuttavia, quando nel 1301 Rodolphe IV de Neuchâtel impedì a Amédée de Vautravers di fortificare una casa a Môtiers, che questi aveva ottenuto dal priorato, agì quale detentore della completa sovranità sul V., ormai divenuto parte integrante della contea. Tra il 1311 e il 1344 il V. fu elevato a castellania e a Môtiers fu costruito un castello. Un atto del 1357 conferma che tutta la valle e gli annessi contrafforti del Giura (compresa una parte della valle di La Brévine fino al 1624) sottostavano all'autorità dei conti, tranne un feudo del signore di Joux. Dal 1373 al 1848 Les Verrières, Les Bayards e La Côte-aux-Fées costituirono una propria signoria, eretta più tardi a giurisdizione (mairie) di Les Verrières, separata dalla castellania. Tra il 1413 e il 1827 Travers, Rosières e Noiraigue formarono invece un feudo privato, denominato signoria di Travers. Nella seconda metà del XIV sec. Môtiers, Couvet, Boveresse, Fleurier, Buttes e Saint-Sulpice crearono, nell'ambito della castellania di Vautravers, una corporazione economica, detta dei Six Communes, che gestiva un mercato coperto a Môtiers e i boschi comuni. Il priorato di Saint-Pierre, privato della maggior parte dei suoi diritti temporali, nel 1507 fu annesso da papa Giulio II alla mensa del capitolo collegiale di Neuchâtel prima di essere secolarizzato nel 1537.

Sul piano ecclesiastico, prima della Riforma il V. contò solo due parrocchie. Quella di Vautravers, appartenente alla diocesi di Losanna, faceva capo al priorato di Saint-Pierre e alla chiesa di Nostra Signora di Môtiers, e contava cappelle filiali a Travers, Buttes e Saint-Sulpice. Quella di Les Verrières (con la chiesa di S. Nicola) dipendeva invece dalla diocesi di Besançon. Dopo la Riforma, tra il 1672 e il 1879, ogni com. costituì un com. parrocchiale rif. autonomo, tranne Môtiers e Boveresse che rimasero uniti. La parrocchia catt. del V., istituita nel 1865, fu divisa in due nel XX sec. in seguito alla crescita costante della comunità catt. per effetto dell'immigrazione (da 1703 membri nel 1865 a 4042 nel 1990).

Nel 1476 il V. fu coinvolto nelle guerre di Borgogna (stretta di Saint-Sulpice). Nel 1813-14 truppe alleate attraversarono la valle. Nel 1831 ab. del V. presero parte alle insurrezioni dei patrioti liberali. Fino a metà del XIX sec. l'economia si basò soprattutto sull'agricoltura, lo sfruttamento dei boschi, le attività legate ai trasporti (strada verso la Francia) e l'artigianato (industria del ferro, produzione di manufatti in ferro battuto, di strumenti da taglio, di vasellame e di tegole, molitura, concia, stampa di indiane, produzione di merletti e di articoli all'uncinetto, tessitura di calze al telaio, industria della carta, tipografia, orologeria, distillazione di assenzio ecc.).

Dopo il 1848

L'instaurazione, nel 1848, di un regime democratico e repubblicano nel cant. Neuchâtel, con il contributo decisivo del V., ridisegnò il paesaggio amministrativo e giudiziario della valle. Un'unica circoscrizione, comprendente tutti i com., si sostituì alla precedente tripartizione. Môtiers, designato capoluogo distr., era sede della prefettura (fino al 1935) e del tribunale civile e penale. Dopo il 1935 il distr. ebbe unicamente un ruolo di circoscrizione giudiziaria e di collegio elettorale per la designazione dei deputati al Gran Consiglio (otto su 115 nel 2012). Furono aperte nuove fabbriche e manifatture di diverse dimensioni e settori (orologeria, distillazione, produzione di asfalto, cemento, pasta di legno, rivestimenti di paglia per bottiglie, cartone ondulato, macchine per maglieria, paste alimentari, mobili, energia idroelettrica, macchine ecc.). Tre crisi economiche colpirono il V.: la prima fu provocata dalla proibizione dell'assenzio nel 1910, la seconda dalla ristrutturazione dell'industria orologiera negli anni 1970-80, la terza dal fallimento della fabbrica di macchine per maglieria Dubied nel 1987. Dagli anni 1980-90 si è riscontrata un'ulteriore diversificazione delle attività economiche. Nel 2005 il settore secondario offriva il 37% dei 4433 impieghi nel distr., spec. nel settore orologiero con fabbriche come Valfleurier, Piaget, Chopard, Vaucher o Parmigiani. Tra il 1929 e il 1989 furono attuate alcune ricomposizioni parcellari. All'inizio del XXI sec. Fleurier era sede della scuola secondaria inferiore (1862) e superiore (ginnasio nel 1949, aggregato al liceo Denis de Rougemont nel 1997). Dal 1997 l'ospedale di Couvet fa parte dell'ente ospedaliero neocastellano. L'istituzione di un unico com. di V., entrata in vigore nel 2009, è stata accolta da nove dei com. del distr. e rifiutata da Les Verrières e La Côte-aux-Fées.

Riferimenti bibliografici

  • MAS NE, 3, 1968, 13-132
  • E.-A. Klauser, A. Perrin, Val-de-Travers de la fin du XIXe siècle au milieu du XXe siècle par des photographies et des cartes postales anciennes, 1990
  • AA. VV., Le Val-de-Travers, 2008
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Suggerimento di citazione

Eric-André Klauser: "Val-de-Travers (valle)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 13.10.2023(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/007619/2023-10-13/, consultato il 19.04.2025.