
20.12.1921 Saint-Imier, 29.11.1997 Epautheyres, rif., di Tramelan. Figlio di Maurice, amministratore postale, e di Helena Mathey. 1) (1961) Monique Laederach; 2) (1975) Françoise Quillet. Dopo aver conseguito la licenza in lettere all'Univ. di Neuchâtel, fu insegnante di letteratura franc. alla scuola di commercio (dal 1954) e poi al liceo cant. di Neuchâtel. Pubblicati a Parigi, i suoi primi tre romanzi (L'amour difficile, 1953; La clarté de la nuit, 1956; Les algues du fond, 1960) propongono, in sintonia con i temi esistenzialisti, uno scavo nella vita interiore dei personaggi, alle prese con l'inquietudine, il dubbio, i limiti dell'esistenza e il disagio. I successivi tre romanzi (La terre première, 1965; L'arbre un jour, 1971; Ces vols qui n'ont pas fui, 1986) e il racconto L'allégement (1975), da cui Marcel Schüpbach trasse un film nel 1983, vennero pubblicati ciascuno presso editori romandi diversi. Autore anche di saggi sul ruolo e il senso della scrittura (L'age ingrat du roman, 1967; Ecrire en Suisse romande entre le ciel et la nuit, 1979) e di Pour mémoire (1992), sguardo retrospettivo sulla sua vita, venne insignito del premio Charles Veillon (1957), del premio Schiller (1961, 1980), del premio dell'Institut neuchâtelois (1967) e del premio Svizzera-Canada (1986)