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ReichenauGR

Signoria, castello e insediamento nel com. di Tamins, alla confluenza tra i bracci anteriore e posteriore del Reno; (rom. La Punt). Il toponimo deriva dal convento di R., sul lago di Costanza, che nell'alto ME acquisì diritti signorili nella regione. Nel ME R. formava, insieme a Tamins e Trin, la signoria di Hohentrins, il cui centro era costituito dalla fortezza di Crap Sogn Barcazi. Appartenente ai conti von Werdenberg-Heiligenberg (fino al 1428) e poi ai signori von Hewen, la signoria fu acquisita da Johann von Planta di Rhäzüns nel 1568 e da Rudolf von Schauenstein nel 1583. Dopo che Trin ebbe riscattato i diritti feudali, nel 1616 R. divenne sede della signoria, la cui estensione si era ridotta; da allora fu denominata signoria di R. All'inizio del XVII sec., probabilmente solo con il trasferimento del centro della signoria, a R. sorsero residenze signorili. Dopo l'estinzione dei von Schauenstein, R. passò ai Buol von Schauenstein. Attorno al 1755 Johann Anton Buol fece ampliare gli edifici utilitari e abitativi. Nel 1792 Johann Rudolf Buol vendette la signoria a un consorzio formato dalle fam. Bavier, Vieli e Tscharner.

Veduta del punto di confluenza tra Reno anteriore e posteriore e dell'insediamento composto dal castello, dalla locanda e dal posto di dogana; disegno realizzato attorno al 1824 da Edouard Pingret per la raccolta Promenade sur le Lac de Walenstadt et dans le Pays des Grisons, pubblicata a Parigi nel 1827 in collaborazione con il pittore, scrittore e membro del Consiglio di Stato francese Alexandre de la Motte Baracé, visconte di Sennones (Fundaziun Capauliana, Coira).
Veduta del punto di confluenza tra Reno anteriore e posteriore e dell'insediamento composto dal castello, dalla locanda e dal posto di dogana; disegno realizzato attorno al 1824 da Edouard Pingret per la raccolta Promenade sur le Lac de Walenstadt et dans le Pays des Grisons, pubblicata a Parigi nel 1827 in collaborazione con il pittore, scrittore e membro del Consiglio di Stato francese Alexandre de la Motte Baracé, visconte di Sennones (Fundaziun Capauliana, Coira). […]

Nel 1793 Johann Baptista von Tscharner trasferì da Jenins al castello di R. il suo ist. educativo, ispirato alle idee illuministe (Philanthropinum). La scuola, esistita fino al 1798, acquisì grande notorietà grazie a Johann Peter Nesemann e Johann Heinrich Zschokke, che vi furono attivi quali docenti. Per un certo periodo anche Luigi Filippo, futuro re di Francia, insegnò al castello di R. sotto lo pseudonimo di Monsieur Chabos. Nel 1803 l'Atto di mediazione abolì i diritti feudali. Nel 1820 il castello passò nuovamente ai von Planta, che gli conferirono il suo aspetto attuale (frontone triangolare sormontato da una torretta). Oggi il castello appartiene a una comunione ereditaria della fam. Tscharner. Considerato l'unica residenza signorile della regione costruita in stile classicista, comprende anche uno spazio esterno con giardino ed edifici utilitari. Degni di nota sono la sala da pranzo nell'edificio principale (arredata nel 1820 ca.) e una saletta nell'ala del giardino (pareti decorate con graziosi stucchi rococò).

L'insediamento di R. acquisì importanza grazie alla sua posizione favorevole, alla confluenza tra i bracci anteriore e posteriore del Reno. Fino alla costruzione di due ponti alla fine del XIV sec., fu verosimilmente in funzione un traghetto. Nel 1399 è menz. per la prima volta un ponte sottoposto a dazio sul Reno anteriore. Nel XIV sec. venne edificato un ponte a valle della confluenza, tra il cosiddetto Käppelistutz e la zona in cui sorse più tardi il castello. Attorno al 1570 a R. esisteva probabilmente solo una stazione di dogana, che serviva anche da taverna, ubicata verosimilmente sul sedime dell'attuale ristorante Adler. L'importanza della testa di ponte di R. aumentò dopo l'abbandono del ponte nei pressi di Domat/Ems (detto Punt'Arsa), fino ad allora utilizzato dal traffico della strada del Lucomagno. Nel 1755 il capomastro appenzellese Johannes Grubenmann edificò, in base a un progetto ardito, un nuovo ponte coperto, situato nel medesimo luogo di quello attuale. Nel 1799 le truppe rivoluzionarie franc. annientarono, presso R., la Landsturm della Surselva e incendiarono il ponte. Ricostruito nel 1819 da Johann Stiefenhofer, originario dell'Algovia, esso fu nuovamente distrutto dalle fiamme nel 1881 e venne sostituito da un manufatto in ferro; anche il ponte sul Reno anteriore fu realizzato in ferro (1889). Nel 1896 sul territorio di Domat/Ems venne costruita la stazione di R.-Tamins della Ferrovia retica.

Riferimenti bibliografici

  • K. A. Bieler, Die Herrschaft Rhäzüns und das Schloss Reichenau, 1916
  • MAS GR, 4, 1942 (19752), 23-26
  • P. E. Müller, Reichenau, 1969
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Suggerimento di citazione

Linus Bühler: "Reichenau (GR)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.08.2010(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/008079/2010-08-23/, consultato il 29.03.2024.