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Storia della vita quotidiana

La stamperia di indiane e la locanda della famiglia Laué nei pressi di Wildegg. Dettaglio di un'acquaforte a colori di Johann Jakob Aschmann (Museo nazionale svizzero, Zurigo).
La stamperia di indiane e la locanda della famiglia Laué nei pressi di Wildegg. Dettaglio di un'acquaforte a colori di Johann Jakob Aschmann (Museo nazionale svizzero, Zurigo). […]

Il quotidiano, importante dimensione di vita ed esperienza sociale, tranne che nelle ricerche di storia locale e culturale, è stato a lungo ignorato dalla storiografia svizzera rispettivamente considerato un tema inerente allo studio del Folclore. Con l'ampliamento degli orizzonti teorici e metodologici e il riorientamento concettuale della Storia sociale negli anni 1970-1990, le condizioni materiali di vita e le attività ricorrenti della "piccola gente", il lavoro e il non-lavoro, le gioie, i dolori e i consumi occasionali divennero oggetto di un'attenzione crescente.

Scioperanti ad Arbon nel 1923. Fotografie di Walter Knabenhans (Gretlers Panoptikum zur Sozialgeschichte, Zurigo).
Scioperanti ad Arbon nel 1923. Fotografie di Walter Knabenhans (Gretlers Panoptikum zur Sozialgeschichte, Zurigo). […]

Grazie agli stimoli provenienti dall'antropologia culturale o sociale francese e anglosassone, dall'etnologia, dalla sociologia e dalla microstoria (approccio sviluppato dalla storiografia italiana), anche in Svizzera la storia sociale tentò di considerare le persone non più semplicemente come soggetti alla mercé di strutture e processi sovraordinati, ma nuovamente come individui agenti. Questo metodo si basava sulla volontà di analizzare la dimensione concreta e familiare, sull'idea che la sfera della quotidianità fosse dotata di senso, cioè che il pensiero e l'agire quotidiani seguissero regole razionali, sul concetto di costruzione intersoggettiva della realtà e sull'importanza delle consuetudini quali generatrici di strutture sociali. Allargando il campo della storia sociale, la storia della vita quotidiana sviluppò così un approccio ai processi culturali e sociali incentrato sull'individuo, sul suo operato e sulle sue esperienze. Dapprima focalizzata sulla "piccola gente", dagli anni 1990-2000 tale impostazione è stata sempre più estesa a tutti i gruppi e classi sociali.

Vendita di formaggio alla fiera di S. Martino a Mendrisio. Fotografia di Gino Pedroli, 1930 ca. (Archivio Pedroli, Chiasso).
Vendita di formaggio alla fiera di S. Martino a Mendrisio. Fotografia di Gino Pedroli, 1930 ca. (Archivio Pedroli, Chiasso). […]

Riferimenti bibliografici

  • R. Braun, Industrialisierung und Volksleben, 1960 (19792)
  • Arbeitsalltag und Betriebsleben, 1981
  • P. Ariés, G. Duby (a cura di), La vita privata, 5 voll., 1986-1988 (franc. 1985-1987)
  • A. Hauser, Was für ein Leben, 1987
  • A. Hauser, Das Neue kommt, 1989
  • G. Gentile et al. (a cura di), La vita quotidiana in Svizzera dal 1300, 1991
  • G. G. Iggers, Geschichtswissenschaft im 20. Jahrhundert, 1993, 73-87
Link

Suggerimento di citazione

Albert Tanner: "Storia della vita quotidiana", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 30.11.2000(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/008093/2000-11-30/, consultato il 18.03.2025.