Il pugnale sviz. (ted. Schweizerdolch), così chiamato attorno al 1500 per il favore che godeva come arma da campo presso i Conf., è un pugnale a lama corta, linguiforme e a doppio taglio, con impugnatura convessa, pomo e guardia semilunari piegati l'uno verso l'altra. Nel fodero, di legno o cuoio, venivano talvolta conservati un piccolo coltello e una lesina. Ne sono state tramandate raffigurazioni realizzate da Urs Graf il Vecchio, Niklaus Manuel (ca. 1484-1530) e Hans Holbein il Giovane. Dopo il 1550 divenne un'arma ornamentale e un simbolo di distinzione sociale per i ceti superiori. Fodero e impugnatura erano per lo più realizzazioni artistiche in metallo dorato e spesso decorati con scene di storia biblica, antica o conf. Il pugnale sviz. scomparve attorno al 1600. In tutto il mondo sono noti ca. 150 pugnali nello stile del tardo XVI sec., di cui più della metà sono imitazioni o contraffazioni del XIX sec. Esso servì da modello per il pugnale da ufficiale introdotto nell'esercito sviz. nel 1943.
Riferimenti bibliografici
- H. Schneider, Der Schweizerdolch, 1977
- F. Egger, Der Schweizerdolch mit dem Gleichnis des verlorenen Sohnes, 2001
- F. Egger, «Der Schweizerdolch - von der Waffe zum Symbol», in Waffen- und Kostümkunde, 2007, fasc. 2, 99-115
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Classificazione
Stato, potere, politica / Armamento / Armi ed equipaggiamento |