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Servizio civile

Malgrado la Costituzione federale preveda il principio del servizio militare obbligatorio, dal 1992 contempla anche la possibilità di prestare un servizio sostitutivo non militare in caso di obiezione di coscienza. Nel 1903 il pastore riformato Paul Pettavel presentò per la prima volta una petizione volta all'istituzione di un servizio civile, che fu però respinta dal Consiglio federale. Anche quella inoltrata nel 1923 da Leonhard Ragaz, Pierre Cérésole e 40'000 cofirmatari, che chiedeva la creazione di un servizio civile della durata di un terzo più lunga rispetto al servizio militare, si scontrò con l'opposizione di governo e parlamento. In seguito fallirono anche altri tentativi: ad esempio la proposta del Consiglio federale, fondata sull'iniziativa di Münchenstein, di introdurre un servizio civile sostitutivo equivalente fu bocciata con il 62,4% dei voti (1977) e l'iniziativa popolare «per un vero servizio civile basato sulla prova del fatto» con il 63,8% (1984). Solo con la revisione del Codice penale militare del 1991 (la cosiddetta riforma Barras) approvata dal popolo con una maggioranza del 56%, fu introdotto un servizio di lavoro per gli obiettori di coscienza. L'anno successivo la modifica costituzionale proposta da Helmut Hubacher per istituire il servizio civile fu accolta in votazione popolare dall'82,5% dei suffragi. La relativa legge e l'ordinanza di applicazione entrarono in vigore nel 1996.

Un attivista del Gruppo per una Svizzera senza esercito con un elmo militare, travestito da prigioniero e incatenato al Rathaussteg a Lucerna, distribuisce volantini contro la riforma Barras. Fotografia, 1991 (Schweizerisches Sozialarchiv, Zurigo, F 5055-Fc-004).
Un attivista del Gruppo per una Svizzera senza esercito con un elmo militare, travestito da prigioniero e incatenato al Rathaussteg a Lucerna, distribuisce volantini contro la riforma Barras. Fotografia, 1991 (Schweizerisches Sozialarchiv, Zurigo, F 5055-Fc-004). […]

Il servizio civile non rappresenta una libera alternativa al servizio militare; l'idoneità a quest'ultimo e i motivi di coscienza costituiscono condizioni essenziali. Chi presta servizio civile, per una durata pari a una volta e mezza quella del servizio militare, lavora per enti pubblici o che svolgono attività di utilità pubblica negli ambiti della sanità, dei servizi sociali, della conservazione dei beni culturali, della protezione dell'ambiente e della natura, dell'agricoltura, delle foreste, della cooperazione allo sviluppo e dell'aiuto in caso di catastrofe. Dal 1996 si registrarono ca. 1450 ammissioni al servizio civile all'anno. I candidati dovevano presentarsi davanti a una commissione d'ammissione per un colloquio personale (esame di coscienza). In seguito all'abolizione di quest'ultimo nel 2009, il numero di ammissioni aumentò sensibilmente (6720 nel 2009). Il Consiglio federale successivamente ridusse, mediante ordinanza, l'attrattività del servizio civile, determinando un calo delle ammissioni (4670 persone nel 2011). Entro il 2017 il numero di civilisti è comunque costantemente salito a 6785 persone. Il servizio civile è stato preferito al servizio militare non solo da reclute, ma anche da soldati che avevano già adempiuto la scuola reclute, da ufficiali e da specialisti dell'esercito, ad esempio da medici. Nel 2017 sono così stati ammessi al servizio civile 401 sottufficiali e 88 ufficiali. Sempre più accettato a livello sociale, questo cambio di prospettiva si è tradotto anche nella sostituzione dell'organo di esecuzione con un nuovo Ufficio federale del servizio civile (Civi) nel 2019.

Per contrastare questa evoluzione, dal 2017 i partiti borghesi hanno perseguito una revisione della legge sul servizio civile. L'intenzione era quella di rafforzare il principio secondo cui non vi è libera scelta tra il servizio militare e il servizio civile sostitutivo introducendo nuove esigenze per la prova dell'atto da parte degli obiettori di coscienza. Attraverso l'adozione di otto misure, tra cui il divieto di prestare aiuto all'estero o di impieghi che richiedono un diploma in medicina umana, dentaria o veterinaria, il servizio civile avrebbe dovuto perdere di attrattiva e il passaggio di soldati già incorporati nel servizio militare a quello civile reso più difficoltoso. A sorpresa, nel 2020 il progetto è stato bocciato in votazione finale dal Consiglio nazionale.

Riferimenti bibliografici

  • Wyder, Theodor: Wehrpflicht und Militärdienstverweigerung. Entstehung, Gesetz, Arten und Sanktionen in der Schweizer Armee, 19882.
  • Winet, Ruedi: Rendersi utili. Il manuale del servizio civile, 1996 (tedesco 1996, 20044).
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Suggerimento di citazione

Hans Rudolf Fuhrer: "Servizio civile", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 24.02.2021(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/008691/2021-02-24/, consultato il 10.09.2024.