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Pierre-Pertuis

Veduta del varco roccioso da cui deriva il nome del passo; acquaforte acquerellata realizzata attorno al 1792 da Peter Birmann e pubblicata a Basilea da Christian von Mechel (Museo della comunicazione, Berna).
Veduta del varco roccioso da cui deriva il nome del passo; acquaforte acquerellata realizzata attorno al 1792 da Peter Birmann e pubblicata a Basilea da Christian von Mechel (Museo della comunicazione, Berna).

Situato a sud di Tavannes, il passo del P. (815 m), che collega la valle della Birsa con quella della Suze, fu ininterrottamente utilizzato, in mancanza di itinerari alternativi, dall'epoca romana fino all'apertura della galleria autostradale nel 1997. La via romana proveniente da Petinesca, che sul valico passava attraverso un varco roccioso naturale - da cui deriva il nome P. (dal lat. petra pertusa, pietra forata) -, collegava due strade militari (Avenches-Soletta-Augst e Besançon-Mandeure-Kembs). I sondaggi archeologici effettuati sul tracciato nei pressi di Tavannes fanno risalire la strada alla seconda metà del I sec. Un'iscrizione di 159 x 96 cm, posta sul versante settentrionale del passo, menziona Marcus Dunius Paternus, duoviro della colonia di Aventicum, come costruttore di questa via. In base alla dedica in onore degli imperatori, si può dedurre che l'iscrizione, risalente al 200 ca., si riferisce al rifacimento e all'ampliamento della strada già esistente e all'allargamento del varco roccioso naturale.

Il passo del P. è menz. per la prima volta nel 1179. Fino alla Riforma segnò il confine tra le diocesi di Losanna e Basilea e tra la prepositura di Moutier-Grandval e il baliaggio dell'Erguel. La strada costruita nel 1752, che attraversava le gole di Court e Moutier e il valico del P., permise di collegare le città di Basilea e Bienne. Essa fu intensamente percorsa dal traffico postale e turistico. Nel 1797 il passo fu annesso, insieme alla parte meridionale del principato vescovile di Basilea, alla Francia. Dopo che il principato vescovile fu attribuito al cant. Berna (1815), quest'ultimo fece allargare la strada tra Bözingen e Courtelary. La linea Sonceboz-Tavannes, con il tunnel ferroviario del P., venne aperta nel 1874. La galleria autostradale del P. ha rappresentato un'importante tappa nella costruzione della A16 (Transgiurassiana).

Riferimenti bibliografici

  • G. Walser, Römische Inschriften in der Schweiz, 2, 1980, 34 sg.
  • C. Gerber, La route romaine transjurane de Pierre Pertuis, 1997
  • SPM, 5, 398
  • Documentazione IVS BE, 39
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Suggerimento di citazione

Martin Bossert: "Pierre-Pertuis", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 28.09.2010(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/008869/2010-09-28/, consultato il 19.03.2024.