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Gian FadriCaderas

Ritratto di Gian Fadri Caderas. L'incisione su legno realizzata da Men Rauch illustrava una nota biografica, pubblicata il 20 gennaio 1933 sulla Gazetta Ladina (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).
Ritratto di Gian Fadri Caderas. L'incisione su legno realizzata da Men Rauch illustrava una nota biografica, pubblicata il 20 gennaio 1933 sulla Gazetta Ladina (Biblioteca nazionale svizzera, Berna).

13.7.1830 Modena, 25.11.1891 Samedan, rif., di Ruschein e Luven. Figlio di Gian, uomo d'affari. Dopo un apprendistato commerciale a Modena, lavorò a Modena, Bologna e Casale Monferrato. Tornato in Engadina nel 1856, fino al 1875 fu impiegato di banca a S-chanf e poi titolare di un ufficio assicurativo a Samedan. Redattore delle riviste Il Progress (1872-73) e Fögl d'Engiadina (1880-91), fu poeta melanconico e sentimentale sui temi della natura e della nostalgia, nella linea del romanticismo europeo. Autore, fra il 1849 al 1857, di liriche in it., inedite, pubblicò nell'idioma rom. dell'Alta Engadina Rimas (1865), Nouvas Rimas (1879), Fluors Alpinas (1883), Sorrirs e larmas (1887). Sue sono pure diverse novelle, quali Il preschuner da Fuentes (1862-63), e traduzioni da poeti europei, fra cui Schiller, Goethe, Ludwig Uhland, Alfred de Musset e Henry W. Longfellow.

Riferimenti bibliografici

  • Bezzola, Litteratura, 3
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Dati biografici ∗︎ 13.7.1830 ✝︎ 25.11.1891

Suggerimento di citazione

Clà Riatsch: "Caderas, Gian Fadri", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 10.04.2003(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/009099/2003-04-10/, consultato il 16.02.2025.