
26.12.1941 Flims, 6.8.2006 Flims, di Flims. Figlio di Arthur Schmidt, albergatore e musicista, e di Carla Bivetti, albergatrice. Celibe. Studiò storia e giornalismo alla Libera Univ. di Berlino (1962-68) e all'Acc. ted. di cinema e televisione a Berlino (1966-69). Dopo una prima opera televisiva, Fate tutto nell'oscurità [...] (1970), si affermò a livello intern. con film quali Questa notte o mai (1972), La Paloma (1974), Hécate (1982), Il bacio di Tosca (1984), Jenatsch (1987) e Beresina, ovvero gli ultimi giorni della Svizzera (1999). Segnato da un'educazione che affondava le sue radici nei valori del XIX sec. e influenzato, come il suo amico Rainer Werner Fassbinder, dal cinema espressionista ted. e dai melodrammi lirici di Douglas Sirk, incarnò la visione di una Svizzera magica. Il suo estetismo raffinato non escludeva tuttavia la critica sociale e la satira provocatoria. Con la sua opera, di grande originalità, fu il cineasta più cosmopolita e uno dei più importanti del panorama sviz. Nel 1999 fu insignito del Pardo d'onore del Festival intern. del film di Locarno.