
19.8.1625 Basilea, 9.2.1675 Basilea, rif., di Basilea. Figlio di Johann, arcidiacono, e di Maria Just. Maria Magdalena, figlia di Theodor Zwinger . Dopo gli studi di teol., fece un viaggio di studio di tre anni che lo portò a Ginevra, Parigi, in Inghilterra e nei Paesi Bassi. Tornato a Basilea (1648), divenne predicatore di corte presso il tenente generale Johann Ludwig von Erlach a Breisach (1649) e in seguito diacono generale (1650-53), arcidiacono e antistite (dal 9.2.1655 alla morte) presso la cattedrale cittadina. Professore di dogmatica e controversistica (1656), conseguì il dottorato e divenne professore di Antico Testamento (dal 1665). La sua principale opera letteraria sono le Disputationes exegeticae in confessionem helveticam, un'interpretazione frammentaria della seconda Confessione elvetica pubblicata a intervalli irregolari dal 1661. Fu fortemente coinvolto nella formulazione del Syllabus controversiarum religionis (1662), un'esposizione della dottrina della Chiesa rif. in 588 tesi, destinata alle disputazioni acc., e alla stesura della Formula consensus ecclesiarum helveticarum reformatarum, l'ultima formulazione della dottrina rif. Con la sua teol. strettamente ortodossa e antiunionista perseguì obiettivi di riforma e di rafforzamento delle strutture ecclesiastiche. Si occupò inoltre di migliorare la morale pubblica e la scuola nella sua città. Curò la riedizione del manuale religioso Das grössere Geistliche und Herzliche Kleinod der Kirchen Gottes (1666) per promuovere l'insegnamento cristiano. Fra i massimi predicatori del suo tempo, fu un rappresentante battagliero della stretta ortodossia rif. Malgrado si sia opposto all'assolutismo statale, la sua attività ecclesiastica e teol. presenta tratti assolutistici.