
22.12.1735 Näppis (com. Wattwil), 11.9.1798 Wattwil, rif. Figlio di un lavoratore a giornata, piccolo contadino e salnitraio. (1761) Salome Ambühl. B. era soprannominato "Näppis-Ueli", per il suo luogo d'origine, o "il pover'uomo del Toggenburgo", con riferimento alla sua opera principale. Nonostante la scarsa formazione scolastica, B. fu un assiduo lettore di opere di devozione pietiste, ma non riuscì a diventare predicatore come desiderava. Assunto come mercenario da un reclutatore prussiano, B. disertò all'inizio della guerra dei Sette anni, nel corso della battaglia di Lobositz (1756), e tornò nel Toggenburgo, dove costruì una casa sull'Hochsteig. Su sollecitazione della moglie, che non comprendeva la sua necessità di leggere e scrivere, B. ricorse a un prestito e si lanciò nel commercio del filo. Gli affari non ebbero buon esito e B., con a carico una numerosa fam., si indebitò pesantemente. Nell'intento di dar conto degli avvenimenti in un'ottica religiosa, nel 1768 iniziò a scrivere annotazioni e diari, attività che proseguì fino al 1798. I suoi scritti non testimoniano unicamente la sua evoluzione interiore, da pietista a osservatore degli avvenimenti politici mondiali, ma costituiscono anche una preziosa fonte di informazioni sulle condizioni di vita dei ceti sociali bassi e della cultura contadina alla fine del XVIII sec. Grazie all'ammissione nella Soc. morale di Lichtensteig nel 1776, B. ebbe accesso alla biblioteca di quest'ultima e cominciò a occuparsi anche di letteratura profana, come attesta il suo libro dedicato a Shakespeare Etwas über William Shakespears Schauspiele (1780), in cui interpretò e commentò tutte le opere del drammaturgo inglese. Nel 1788 venne pubblicato il suo lavoro più famoso, di carattere autobiografico, Il poveruomo del Tockenburg, che fu accolto con grande entusiasmo dai suoi contemporanei e ancora oggi è fonte di interesse, come dimostrano le numerose traduzioni fatte nel XX sec.