
3.12.1745 Zurigo, 26.12.1832 Zurigo, rif., di Zurigo. Figlio di Rudolf (->). 1) (1765) Maria Barbara Schulthess, figlia di Heinrich, commerciante; 2) (1786) Susanna Maria Magdalena Mayr, figlia di Johann Anton, medico. F., detto anche l'Obmann, fu allievo di Johann Jakob Bodmer, Johann Jakob Breitinger e Johann Jakob Steinbrüchel. Un soggiorno di studio a Ginevra (1762-63) rafforzò il suo interesse per Jean-Jacques Rousseau, che F. visitò a Môtiers; un viaggio a Roma gli consentì di fare la conoscenza di Johann Joachim Winckelmann (1763), che segnò fortemente la sua visione dell'antichità. A Zurigo partecipò al cosiddetto movimento politico giovanile (1762-68); fu coeditore della rivista Der Erinnerer dal 1765 fino al 1767, data della sua soppressione. Nel 1765 entrò a far parte della Soc. elvetica (segr. 1773-81, pres. 1782). In seguito fu attivo come insegnante e storico, politico, editore, letterato e redattore. Tra il 1757 e il 1764 fu inoltre segr. del Consiglio. Sul piano politico, fu un esponente del patriottismo moderato. Succedette a Bodmer come professore di storia nazionale al Carolinum (1775-85). Quale storico lavorò molto presto sulle fonti, tra l'altro nel corso delle ricerche su Hans Waldmann (1780). Mise a disposizione di Johannes von Müller la sua raccolta di documenti, affinché la potesse utilizzare per la sua storia della Svizzera.
Ricoprì le più alte cariche politiche: fece parte del Gran Consiglio di Zurigo (1777) e del Piccolo Consiglio (1785); fu balivo di Erlenbach (1785-90) e di Horgen (1790-96), membro del Consiglio segreto (1793), e amministratore (Obmann) dei beni dei conventi secolarizzati (1795). Nell'affare di Stäfa (1794-95) svolse un ruolo di mediazione. Durante la Repubblica elvetica si schierò con gli unitari, divenendo membro e pres. del Consiglio legislativo (1800-01), senatore (1802), membro del Piccolo Consiglio (Dip. interni) e secondo Vicelandamano (aprile 1802). La caduta dell'Elvetica mise fine alla sua carriera politica; a Zurigo, dove gli veniva rimproverato il cannoneggiamento della città (1802), poté tuttavia mantenere il mandato al Gran Consiglio (1803-29). La Orell, Gessner, Füssli & Co, di cui F. era comproprietario, grazie alle sue conoscenze e alla sua rete di relazioni si trasformò in una delle case editrici più importanti di lingua ted. e acquisì un orientamento illuminista, attento anche all'educazione del popolo. Curò l'edizione di diversi almanacchi, tra cui lo Schweitzerisches Museum (1783-90) e il Neues Schweitzerisches Museum ( 1793-96), e la pubblicazione dei propri discorsi e scritti. Dal 1803 fu proprietario principale della ditta Orell, Füssli & Co. Tra il 1806 e il 1820 diede alle stampe un'edizione ampliata dell'Allgemeines Künstlerlexikon, pubblicato in origine dal padre. Dal 1803 al 1821 fu redattore della Zürcher Zeitung (NZZ dal 1821).