
11.5.1940 San Gallo, 24.9.1993 Zurigo (suicida), catt., di Menzingen. Figlio di Alois e di Maria Bertha Geiges. Celibe. Dopo la scuola conventuale di Disentis, studiò storia a Friburgo, Zurigo e Parigi. Fu redattore della Weltwoche a Parigi (dal 1966), collaboratore del Tages-Anzeiger-Magazin (dal 1971; licenziato nel 1976), redattore dello Stern a Parigi (1982-83) e in seguito giornalista indipendente e scrittore. I suoi reportage e ritratti apparvero anche in diverse raccolte, tra cui Reportagen aus der Schweiz (1975), Das Schmettern des gallischen Hahns (1976) e Vorspiegelung wahrer Tatsachen (1983); critici nei confronti del potere, attestano una sensibilità linguistica che si ritrova nelle sue poesie (Geschichte der Liebe und des Liebäugelns, 1992). Attraverso i suoi principali reportage, Die Erschiessung des Landesverräters Ernst S. (1977) e Es ist kalt in Brandenburg (1980, sull'attentatore di Hitler Maurice Bavaud), da cui furono tratti dei film, e lo studio Die Welt als Wille & Wahn (1987, incentrato sul generale Ulrich Wille e il suo contesto fam.) contribuì a lanciare in Svizzera il dibattito sulla rielaborazione del passato. Osservatore attento, autore di indagini scrupolose, divenne il più importante esponente sviz. della letteratura documentaria improntata alla critica sociale.