
Com. del cant. di Ferrette (Dip. Haut-Rhin, F); (1136: Lucela; 1194: Lucelan; 1196: Lucelach; 1316: Lützel). L'antica abbazia cistercense di L., una filiazione di Bellevaux appartenente alla linea di Morimond, venne fondata nel 1123-24 dai conti di Montfaucon su un possedimento della Chiesa di Basilea. Situata sul confine linguistico e caratterizzata da una forte comunità bilingue (200 monaci attorno al 1200), nel XII sec. L. fondò sette abbazie-figlie, divenendo un punto di riferimento per l'espansione dell'abbazia di Cîteaux nei paesi germ. Il suo ragguardevole patrimonio fondiario era distribuito in una quindicina di grange sparse in Alsazia e nel principato vescovile di Basilea, più tardi raggruppate in cinque o sei priorati-fattorie dove risiedevano i religiosi incaricati della cura d'anime nella decina di parrocchie dipendenti dall'abbazia. Nel 1526 L. acquistò anche la signoria di Löwenburg, raddoppiando i suoi possedimenti diretti. L. ebbe legami di comborghesia con diverse città, tra cui Basilea. Nel XVII sec. aderì alla Congregazione germ. della comune osservanza e il suo abate fu visitatore dell'ordine per le province di Alsazia, Svizzera e Brisgovia. Nel corso dei sec. l'abbazia venne ripetutamente e duramente danneggiata dalle guerre: nel 1638 quella dei Trent'anni sancì la rovina del convento e la dispersione della comunità. I monaci vi tornarono solo nel 1657, stabilendosi dapprima in un alloggio di fortuna, sostituito fra il 1700 e il 1730 da una grande e bella abbazia, che comprendeva diverse officine: una vetreria, una fabbrica di tegole, una fonderia-forgia e una rinomata conceria. Nel 1789 L. e tutti i suoi possedimenti vennero dichiarati beni nazionali e venduti a privati e nel 1792 la comunità si disperse. Gli edifici del convento e l'ampia chiesa romanico-gotica vennero demoliti, mentre gli altri fabbricati furono adibiti a fonderia e a fucina fino al 1882. Nel XX sec. L. è diventato un centro turistico e culturale.