Menzionato la prima volta nel 1393 in un verdetto che condannava come eretico a Colonia il benedettino Martin von Mainz. In quella sede N. fu citato come maestro di quest'ultimo e capo di una setta di liberi pensatori. Forse è identificabile con il N., descritto dal Formicarius di Johannes Nider come un begardo visionario e illuminato, girovago lungo il Reno con un seguito di discepoli incondizionatamente devoti e arso sul rogo per eresia a Vienna con due suoi compagni poco prima del Concilio di Pisa (1409). Non è identificabile, invece, con il personaggio leggendario del Gottesfreund vom Oberland.
Riferimenti bibliografici
- K. Schmidt, Nicolaus von Basel, 1866 (con dati in parte erronei)
- F. W. Bautz, Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon, 6, 1993, 874
- Religion in Geschichte und Gegenwart, 6, 20014, 330
Scheda informativa
Dati biografici | Prima menzione 1393 ✝︎ 1409 |