
18.8.1880 Winterthur, 5.6.1963 Winterthur, rif., di Winterthur. Figlio di Theodor (->). Fratello di Georg (->), Werner (->) e Oskar (->). Celibe. Studiò filosofia, psicologia, germanistica e storia dell'arte, del teatro e della musica a Heidelberg, Berlino, Zurigo, Parigi, Lipsia e Monaco di Baviera. La sua estrazione sociale gli consentì di dedicarsi alla poesia e alla drammaturgia. Scrisse liriche e tradusse e adattò testi tra l'altro di Paul Claudel, René Morax e Denis de Rougemont, musicati tra gli altri da Gustave Doret e Arthur Honegger. In seguito all'incontro con Rudolf Steiner nel 1905 si avvicinò all'antroposofia. Le sue poesie furono rappresentate da gruppi euritmici; inoltre partecipò alla costruzione del primo Goetheanum a Dornach. Con Rudolf Hunziker fondò la Soc. letteraria di Winterthur (1917) e ne pubblicò l'annuario (1918-23); insieme a Willy Storrer dal 1926 al 1929 fu editore della rivista Individualität. Intrattenne rapporti epistolari tra l'altro con Hermann Hesse, Honegger, Rainer Maria Rilke, Othmar Schoeck e Albert Steffen. Perlopiù dimenticato come autore, acquisì fama duratura quale traduttore della Storia del soldato di Charles Ferdinand Ramuz e fondatore dell'Anello Hans Reinhart, dal 1957 conferito ogni anno dalla Soc. sviz. di studi teatrali a personalità attive nel mondo del teatro.