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Boscéaz

Località e sito archeologico nel com. di Orbe (VD). Conosciuto grazie a fonti storiche antiche, celebre a partire dal XIX sec. per i suoi mosaici, B. è oggetto di scavi archeologici sistematici dal 1986. La presenza dell'uomo è attestata fin dal Neolitico (oggetti), per l'età del Bronzo (abitazione) e per la seconda età del Ferro (fattoria e sepoltura). Contrariamente a quanto supposto in passato, in epoca romana non era un vicus, ma un vasto insediamento rurale all'incrocio delle arterie Rodano-Reno e Italia-Bretagna. Rivolta verso le Alpi, dominante la pianura dell'Orbe, la villa signorile occupa il centro di un recinto di 420 x 400 m; vero e proprio palazzo, si sviluppa su 260 m di lunghezza e ca. 100 m di larghezza. Un lungo corridoio (o portico) collega due ali simmetriche prominenti; sul lato posteriore, i locali di abitazione e di servizio (alcuni ornati da mosaici e affreschi) sono disposti attorno a cortili delimitati da colonnati (peristili). Una sofisticata rete di canalizzazioni e fognature permette l'evacuazione delle acque luride e piovane. All'interno della cinta, separati gli uni dagli altri per evitare i rischi di incendio generalizzato, sorgono gli edifici destinati all'agricoltura (fienili, stalle e scuderie, botteghe, alloggi per il personale). Edificata nel II sec. sul terreno di una prima costruzione risalente al I sec. d.C., la villa fu abbandonata nel corso del III sec.; materiali da costruzione vennero sistematicamente recuperati, mentre alcune parti furono sommariamente restaurate e occupate almeno fino all'inizio del V sec. I nove mosaici, conservati sul posto in appositi padiglioni, illustrano in particolare le divinità della settimana, Teseo e il Minotauro, Ulisse che scopre Achille nascosto dalle figlie di re Licomede, e una scena autunnale. All'esterno del recinto, un tempio consacrato a Mitra fu luogo di culto dal III fino ai primi anni del V sec.

Dopo l'epoca romana, B. conservò intatta la sua vocazione agricola. Durante il ME, i benefici dei diritti feudali e della decima erano ripartiti tra i priorati di Romainmôtier e di Baulmes. Sotto il regime bernese, il prodotto di questa fiscalità andò ai baliaggi di Romainmôtier e di Yverdon. La tenuta di B. (o Bossaye) fece parte del baliaggio comune di Echallens-Orbe dal 1476 al 1798.

Riferimenti bibliografici

  • W. Drack, R. Fellmann, Die Römer in der Schweiz, 1988, 463-465
  • ASSPA, 71-85, 1988-2002 (rapporto degli scavi)
  • AA. VV., Vie de palais et travail d'esclave: La villa romaine d'Orbe-Boscéaz, 2001

Suggerimento di citazione

Daniel Paunier: "Boscéaz", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 13.10.2004(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/012282/2004-10-13/, consultato il 20.01.2025.