1.10.1768 Zurigo, 10.2.1859 Zurigo, riformato, di Zurigo. Ufficiale e politico zurighese conservatore.

Jakob Christoph Ziegler era figlio di Jakob Christoph Ziegler, agronomo e proprietario terriero a Neftenbach, e di Anna Elisabetha Escher vom Glas. Acquisì una formazione militare in un reggimento svizzero al servizio della Francia (1785-1791) e nel 1792, probabilmente a seguito del licenziamento delle truppe svizzere dopo il massacro delle Tuileries, entrò al servizio dell'Impero austriaco e di Zurigo. Nel 1795 sposò Johanna Margaretha Meiss von Teufen, figlia di Hans Meiss von Teufen, signore giustiziere a Teufen (ZH). La coppia ebbe otto figli.
Nel contesto dei disordini seguiti all'introduzione di nuove misure da parte della Repubblica elvetica, nel maggio 1799 Ziegler divenne, in modo involontario, il leader degli abitanti di Neftenbach opposti alle truppe francesi e fu perciò condannato a morte in contumacia da un tribunale militare francese. Dopo che i Francesi ebbero evacuato Zurigo il 6 giugno 1799 (battaglie di Zurigo), Ziegler reclutò un battaglione di soldati svizzeri, con cui combatté contro i Francesi al soldo dell'Inghilterra e sotto la guida dell'Impero austriaco fino alla pace di Lunéville del 9 febbraio 1801. In occasione del cannoneggiamento della città di Zurigo da parte di truppe elvetiche, comandate da Joseph Leonz Andermatt, nel settembre 1802 Ziegler guidò una parte della difesa della città e partecipò con il suo battaglione allo scontro con il governo elvetico (guerra dei bastoni), che si protrasse fino all'ottobre 1802. Dopo il cambiamento di regime fu promosso colonnello delle truppe confederate.
Dall'inizio della Mediazione nel 1803 Ziegler fu attivo nelle commissioni militari zurighese e federale e progettò una nuova organizzazione militare (OM) cantonale (milizie cantonali) e federale. Nella guerra di Bocken del 1804 fu comandante delle truppe confederate, che repressero la rivolta in alcuni comuni zurighesi, e durante l'occupazione delle frontiere del 1805 e del 1809 comandante di divisione. Dopo la capitolazione francese nel 1814 Ziegler si impiegò nuovamente nel servizio mercenario, assumendo il comando tra il 1815 e il 1829 di un reggimento svizzero con un effettivo teorico di 2000 soldati nei Paesi Bassi. Durante i Cento giorni di Napoleone (da marzo a giugno 1815) reggimenti svizzeri, fra cui anche quello di Ziegler, ebbero per missione di assicurare la difesa della città di Maastricht. Successivamente Ziegler, promosso maggiore generale dei Paesi Bassi nel 1816, fu di stanza a Gorinchem (fino al 1817), a Liegi (1817-1819, dal 1818 come comandante dell'omonima provincia) e a Namur (1819-1825), di cui fu comandante provinciale. In questo periodo agì pure da persona di collegamento tra Svizzeri nelle colonie olandesi e i loro parenti in patria, come attestano lettere da Sumatra del sottufficiale omonimo Jakob Christoph Ziegler. Nel 1824 fu insignito dell'ordine del Leone d'Olanda dal re dei Paesi Bassi Guglielmo I. Tra il 1825 e il 1830, prima del suo rientro in Svizzera, Ziegler fu infine stanziato a Breda con il suo reggimento. Durante il suo soggiorno nei Paesi Bassi non fu mai coinvolto in combattimenti.
In ambito politico Jakob Christoph Ziegler fu membro del Gran Consiglio (1804-1814 e 1831-1838) e del Piccolo Consiglio (1805-1815; governi cantonali) zurighesi. Inoltre nel 1806 partecipò alla fondazione della Società degli artisti svizzeri e amici dell'arte sul modello della Società di belle arti di Zurigo e tra il 1834 e il 1838 presiedette la Società degli artisti zurighesi. Trascorse la vecchiaia nella casa Zum Pelikan a Zurigo, fatta costruire da Jakob Christoph Ziegler, fratello di un trisavolo.